La Williams dopo qualche gara vissuta in affanno, sempre tirare su la testa. Il team di Grove è andato in difficoltà a Monaco dove la demolizione di due telai negli incidenti di gara ha pesantemente condizionato lo sviluppo della FW32.
Ora sembra che la scuderia inglese possa risollevarsi dai bassifondi della classifica costruttori: attualmente è settima a pari punti con la Toro Rosso (8), mentre dietro c'è solo la Sauber (1) fra i team che non sono debuttanti.
Hulkenberg ottavo e Barrichello nono, sono il segno più eloquente di questo risveglio che ha portato la Williams ad avere tutte e due le monoposto in Q3.
L'aspetto interessante della vicenda è che i due piloti sono arrivati ad un risultato molto simile in configurazioni molto diverse.
Barrichello, infatti, in qualifica ha usato la FW32 dotata dell'F-Duct: Rubens dice di aver tratto degli oggettivi benefici dal sistema che permette di stallare l'ala posteriore alle alte velocità, mentre il giovane Hulkenberg ha provato questa novità nelle libere e poi l'ha scartata.
Nico non si è adattato a muovere il ginocchio per chiudere il famoso "buco" che attiva il funzionamento dell'F-Duct e ha chiesto alla squadra di modificare la posizione del foro visto che la sua statura è ben diversa da quella Rubens.
Se per il brasiliano il movimento è naturale, per il tedeschino è molto più faticoso. Un problema simile lo aveva avuto anche Felipe Massa che era costretto ad un doppio movimento per attivare il sistema della Ferrari, mentre Alonso si era trovato da subito con una posizione di guida più ergonomica.
Il fatto curioso è che Hulkenberg, benché privo dell'F-Duct è riuscito a mettere il suo muso davanti a quello dell'esperto compagno di squadra...
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