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Horner: "Mercedes può alzare o abbassare i tempi di mezzo secondo!"

Il team principal Red Bull è categorico: "Ascoltando i messaggi-radio Mercedes si è capito quando i piloti hanno utilizzato le mappature del motore più spinte e in quei momenti era imprendibili nel settore centrale della pista".

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull

Andrew Hone / Motorsport Images

Nico Rosberg, Mercedes F1 W06, davanti a Lewis Hamilton, Mercedes F1 W06
Bandiera a scacchi per Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Paul Monaghan, Chief Engineer Red Bull Racing, Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing e il
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Jerome Stoll, Director of Renault Sport F1 and Christian Horner, Red Bull Racing Team Principal
Max Verstappen, Red Bull Racing, selfie con un fan
Max Verstappen, Red Bull Racing nella foto di gruppo del team Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13, ritirato dalla gara
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13, ritirato dalla gara

L’ultima conferenza stampa stagionale di Christian Horner ha ripercorso i punti salienti di un 2017 che ha visto la Red Bull risalire dopo un inizio stagione poco promettente, ma ha anche chiarito la posizione della squadra sui caldissimi temi in discussione sul futuro della Formula 1.

Iniziamo dal bilancio delle ultime due gare. Dopo il trionfo del Messico cosa è accaduto alle vostre monoposto?
“Abbiamo corso su circuiti sensibili alla potenza. Il Brasile è uno di questi, e a Yas Marina abbiamo visto che la Mercedes è stata una classe a parte. Ascoltando i loro messaggi-radio si può capire quando i piloti hanno utilizzato le mappature del motore più spinte, e in quel momento nel settore centrale erano imbattibili".

"A seconda della mappatura che scelgono possono alzare o abbassare il tempo di mezzo secondo, quindi tanto di cappello. Non scopriamo oggi che sul fronte power unit stanno facendo un gran lavoro, e i cavalli del motore fanno la differenza”.

Nella seconda metà di stagione avete comunque confermato di esservi avvicinati molto alla Ferrari…
“Si, ma insieme a 13 podi sono arrivati 13 ritiri. Se pensiamo che ogni ritiro sia costato tra i 10 ed i 12 punti, non serve un professore di matematica per capire quanto abbiamo lasciato per strada. L'affidabilità sarà un problema chiave il prossimo anno, ed anche mantenendo lo sviluppo del telaio che siamo riusciti a fare nella seconda metà di stagione, avremo disperatamente bisogno del motore per poter ambire a un ruolo da protagonisti”.

Cosa prevedi nel 2018 quando avrete a disposizione solo tre power unit?
“Credo che vedremo molte penalità in griglia, ed il rischio di vedere un campionato condizionato da questo aspetto, è davvero pazzesco. Qualunque cosa dica Toto oggi, il suo presidente non esecutivo (Niki Lauda) era sulla linea del mantenimento dei quattro motori all'inizio dell'anno, perché di fatto è una falso risparmio ridurre il numero di power unit. Economia”.

Avete provato a bloccare questo regolamento?
“Nell’ultimo incontro Sergio (Marchionne) ha detto di essere contrario a cambiare le cose, quindi non ci sono chance per il prossimo anno”.

Adrian Newey è coinvolto di più sul progetto 2018?
“Adrian è coinvolto nella stessa misura del progetto 2017. Può variare di qualche settimana, ma in generale lui dedica il cinquanta per cento del suo tempo lavorativo alla Formula 1”.

E’ soddisfatto dalle promesse fatte dalla Renault in merito al motore 2018?
“Chiedetemelo il prossimo febbraio”.

Si sta parlando di un budget cup per i team di Formula 1. Sei favorevole?
“Non sono un grande supporter di questa idea, perché ogni squadra ha una sua struttura, non so quanto sia gestibile ed applicabile. Credo invece che i costi vengano generati dai regolamenti, sono le regole che determinano gli importi che spendiamo, quindi bisogna andare a monte, alla causa principale che determina la crescita dei budget”.

La Ferrari ha minacciato di lasciare la Formula 1 se non ci saranno certe condizioni. Sarebbe un danno cruciale per il Circus?
“Ovviamente! Vogliamo correre contro la Ferrari, è uno dei marchi più prestigiosi nella storia della Formula 1. Magari si sopravvivrebbe anche senza la Ferrari, ma credo che tutti noi preferiamo correre in una Formula 1 con la Ferrari piuttosto che senza. Ma a patto che non alterino le regole del gioco a loro favore, ma questa è una domanda che va posta a Liberty Media…”.

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