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Horner: "L'ingaggio di Mekies da parte della Ferrari è sbagliato"

Il team principal della Red Bull, Christian Horner, sostiene che l'ingaggio da parte della Ferrari dell'ex responsabile della sicurezza della FIA, Laurent Mekies, è un qualcosa di "sbagliato".

Laurent Mekies, Direttore della Sicurezza FIA osserva la Ferrari SF70-H con il dispositivo shield installato

Laurent Mekies, Direttore della Sicurezza FIA osserva la Ferrari SF70-H con il dispositivo shield installato

Sutton Motorsport Images

Laurent Mekies, FIA Safety Director nel garage Ferrari
Laurent Mekies, F1 Deputy Race Director, FIA, Charlie Whiting, Race Director FIA tengono una conferenza stampa sull'introduzione dell'Halo
FIA Safety Director Laurent Mekies and F1 Technical and Sporting Coordinator Marcin Budkowski.
Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing e Cyril Abiteboul, Managing Director Renault Sport F1
Cyril Abiteboul, Managing Director, Renault Sport F1 Team, Helmut Markko, Consultant, Red Bull Racing, Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing
Charlie Whiting, Delegato FIA e Laurent Mekies, Direttore della sicurezza FIA
Christian Horner, Red Bull Racing Team Principal
Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari
Ferrari SF71H, dettaglio della carrozzeria
Paravento fuori dal garage Ferrari
Charlie Whiting, Delegato FIA, cammina lungo il circuito

La firma di Mekies con la Ferrari ha creato un po' di polemica la scorsa settimana, quando è emerso che inizierà a lavorare a Maranello a settembre, a soli sei mesi dal suo ingaggio.

Questo si scontra con il pensiero di alcune squadre, che ritengono che all'interno dello Strategy Group le squadre si fossero impegnate a non utilizzare dell'ex personale FIA prima che abbia terminato un periodo di gardening di 12 mesi.

Sebbene dalla Ferrari sia stata negata l'esistenza di un gentleman agreement di questo tipo, Horner ritiene che tutti i presenti a quell'incontro avevano capito chiaramente quale fosse la posizione di tutti.

"Era abbastanza chiaro, con la FIA, la FOM e le squadre, che ci sarebbe dovuto essere un periodo di gardening di 12 mesi" ha detto Horner a Motorsport.com.

"Io avevo persino detto che questo avrebbe dovuto essere accompagnato da una donazione di un milione di euro alla FIA Road Safety Foundation, cosa che aveva apprezzato particolarmente il presidente (Jean Todt)".

"Quindi è deludente che a sole sei settimane da quell'incontro ci sia un tecnico che se ne va con un grande bagaglio di conoscenze e di know-how".

"Solo lo scorso novembre o dicembre, il nostro staff tecnico era seduto con lui a parlare di sospensioni e di altre cose. Questo è il suo valore".

"Ed è sbagliato, perché giustamente riponi fiducia in queste persone, perché fanno parte della Federazione. E' sbagliato quindi che possa andare a lavorare per un nostro concorrente".

"Il suo valore è la sua conoscenza. Ok, è bravo nel suo lavoro, ma il suo valore è rafforzato dal fatto che conosce delle informazioni privilegiate, che può portarsi via in maniera legale, a patto che non possegga disegni e dati, cosa di cui dubito fortemente".

"Ma ha ancora tante informazioni nella sua testa... Questo è quello su cui non siamo d'accordo".

Quando poi gli è stato chiesto di commentare il fatto che la Ferrari abbia negato l'esistenza di un accordo, Horner ha detto: "Eravamo in quella stanza e tutti quelli che erano d'accordo ne sono a conoscenza".

L'affare Budkowski

Quanto discusso all'interno dello Strategy Group era mirato ad evitare che potessero ripresentarsi le polemiche legate al passaggio dell'ex delegato tecnico della FIA, Marcin Budkowski, alla Renault.

Visto che le altre squadre temevano che Budkowski potesse portarsi dietro un importante bagaglio di segreti, la Renault ha accettato di iniziare a farlo lavorare ad Enstone solo ad aprile, quando saranno passati sei mesi dalla sua uscita dalla Federazione.

Alcuni hanno suggerito che un accordo sulla parola lascia spazio a diverse interpretazioni, ma secondo Horner sarebbe stato impossibile raggiungerne uno formale a causa delle leggi legate al diritto al lavoro.

Si aspetta però che la questione venga discussa nell'incontro dello Strategy Group che andrà in scena il mese prossimo.

"Penso che sia una situazione tremendamente deludente, perché ci eravamo accordato sulla cosa solo un paio di mesi fa, ma il diritto del lavoro è un argomento molto difficile da gestire, in particolare tra paesi con legislazioni e norme sull'occupazioni differenti" ha detto Horne.

"Ma ciò che era assolutamente chiaro e che ho presentato io è che non possiamo far rispettare questa cosa attraverso delle regole, ma che potevamo fare un chiaro gentlemen agreement".

"Nessuno era contento di quello che era successo con Budkowski, ma la Renault ha fatto la cosa giusta ed ha detto che: 'ok, non inizierà a lavorare subito".

"Quello che è stato deludente è che la Ferrari, che era stata la più critica e desiderava un periodo di gardening di tre anni. Sono sicuro che questo sarà uno degli argomenti all'ordine del giorno del prossimo incontro".

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