Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Horner: "Il pit lento di Max frutto delle nuove direttive"

Il team principal della Red Bull ha spiegato come il pit lento di Monza, che ha fatto retrocedere Verstappen alle spalle di Hamilton, sia dipeso da un errore provocato dalle nuove direttive FIA.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, ai box

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, ai box

Steven Tee / Motorsport Images

Alla fine dello scorso mese di giugno la FIA ha avvisato i team che, per motivi di sicurezza, avrebbe preso provvedimenti per rallentare i pit stop eliminando alcuni elementi di automazione e questa stretta è entrate in vigore in occasione del weekend del Gran Premio del Belgio.

Domenica scorsa la Red Bull, solitamente uno dei team più veloci nel cambio gomme, ha faticato quando Max Verstappen è entrato ai box per montare mescole fresche a causa di un problema riscontrato sull’anteriore destra.

Il disguido è costato caro a Max Verstappen, con l’olandese scivolato alle spalle della Mercedes di Lewis Hamilton e poi entrato in contatto nell’ormai noto incidente avvenuto alla prima variante.

Subito dopo la gara, Christian Horner aveva dichiarato come il team avrebbe dovuto indagare per scoprire le ragioni che avevano portato a quella sosta lunga ed oggi ha comunicato come l’errore sia dipeso proprio dalla nuova direttiva tecnica diramata dalla FIA.

“C’è stato un errore umano in occasione del pit stop, una rarità, ed è dipeso dalla nuova direttiva tecnica imposta. È un qualcosa da cui dobbiamo trarre insegnamento” ha scritto Honer nella sua rubrica pubblicata sul sito del team Red Bull.

“Quella sosta ha impattato sulla gara di Max facendolo uscire in una posizione differente da quelle che avrebbe dovuto mantenere. Anche la Mercedes ha riscontrato un problema al pit sull’auto di Hamilton ed i due piloti si sono trovati testa a testa”.

“Entrambi erano consapevoli che si sarebbero dovuti trovare davanti viste la difficoltà di sorpasso. Max era ansioso di recuperare la posizione, mentre Lewis di mantenerla”.

Il risultato di questi errori si è tradotto nell’incidente alla prima variante avvenuto proprio quando Hamilton è uscito dai box.

Entrambi i piloti sono stati costretti al ritiro e entrambi si sono accusati a vicenda per determinare le responsabilità del contatto. I commissari hanno indicato in Verstappen il colpevole del contatto e l’olandese sarà costretto ad arretrare di tre posizioni sullo schieramento di partenza del prossimo GP di Russia.

A caldo Horner aveva affermato come sia Max che Lewis avrebbero potuto darsi più spazio. Il team principal della Red Bull è rimasto della medesima opinione anche a giorni di distanza ma ha calcato la mano affermando come la FIA avrebbe dovuto punire entrambi i piloti.

“Sono ancora della steppa opinione: Max e Lewis hanno auvto un ruolo nell’incidente ed è difficile attribuire più colpe ad uno piuttosto che all’altro”.

“Se la FIA avesse voluto rilasciare una dichiarazione avrebbe potuto imporre la medesima penalità ad entrambi i piloti, ma hanno considerato Max il responsabile e considerando che entrambi non hanno  concluso la gara l’unica opzione era quella di penalizzarlo per il prossimo appuntamento. È una decisione che accettiamo”.

La penalità che dovrà scontare l’olandese a Sochi non preoccupa particolarmente Horner, anche se il team principal della scuderia di Milton Keynes si è detto consapevole di affrontare un circuito che ben si sposa con le caratteristiche della Mercedes.

“Ho guardato i risultato del GP del 2018 e Max era riuscito a risalire dall’ultimo al primo psoto prima di effettuare la sosta, mentre lo scorso anno abbiamo ottenuto il secondo gradino del podio”.

“E’ una roccaforte Mercedes, ed un circuito dove non siamo mai riusciti a vincere. Monza e Sochi li ho inquadrati mentalmente come tracciati favorevoli a loro e per noi sarà una vera sfida”.

 

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Raikkonen: il momento giusto per dire addio alla Formula 1
Prossimo Articolo Calendario F1 2022: ecco perché non c'è (ancora) Imola

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia