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Intervista

Horner: "I team potrebbero affrontare due anni di premi ridotti"

Il team principal della Red Bull ha dichiarato come le scuderie di Formula 1 potrebbero ricevere una quota di premi in denaro ridotta per il 2018 ed il 2019 a seguito degli investimenti di Liberty Media effettuati per migliorare la popolarità della F.1.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13, Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, Max Verstappen, Red Bull Raci

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Charles Leclerc, Sauber C36
Pierre Gasly, Scuderia Toro Rosso STR12
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13, Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H, Max Verstappen, Red Bull Raci

La recente rivelazione di Liberty Media, secondo la quale l'importo complessivo dei premi in denaro da distribuire è calato di 46 milioni di sterline paragonato all'ultimo quarto del 2016 perché impegnato per rendere lo sport maggiormente popolare, ha creato non pochi allarmi nel paddock.

Christian Horner, tuttavia, non è apparso preoccupato come altri suoi colleghi e spera che si possa concedere del tempo alla nuova proprietà della Formula 1 per ottenere un ritorno economico degli investimenti che sta effettuando.

"Devi nel business e credo che Liberty Media abbia trascorso un anno di apprendistato" ha dichiarato.

"Hanno completato la loro prima stagione quest'anno, hanno messo le persone giuste al posto giusto, e stanno preparando i loro piani per il 2021".

"E' molto semplice criticare per le spese sostenute, ma hanno un modo di operare diverso rispetto a Bernie Ecclestone. Durante il suo periodo tutto era concentrato nelle sue mani, lui era il responsabile del marketing e delle vendite".

"Liberty Media, dopo aver acquisito la F.1, sta effettuando delle analisi per il futuro e questo richiede dei costi. Inevitabilmente ci sarà un investimento che ricadrà sulla quota da ridistribuire nel 2018 e probabilmente anche nel 2019, ma dopo questo periodo biennale ci sarà un ritorno".

Horner ha poi affermato come la Formula 1 necessiti di una spinta per attrarre nuovi sponsor, evidenziando inoltre che gare noiose come quella andata in scena ad Abu Dhabi siano deleterie per lo sport.

"Per attirare dei nuovi sponsor devi offrire un prodotto attraente e fino a quando lo spettacolo non sarà all'altezza non avremo dei nuovi investitori".

"Siamo stati in grado di attrarre dei grandi brands per le attività che abbiamo svolto sia in pista che lontano dai circuiti, ma la Formula 1 non è più simile a quella di 20 anni fa quando i team avevano dei profitti ed erano presenti dei grandi marchi sulle monoposto".

"Basta paragonare la foto di fine stagione dei piloti del 1997 con quella del 2017 e noterete come il numero di sponsor presenti sulle tute sia diminuito in maniera considerevole. Dobbiamo creare uno show maggiormente attraente che invogli le grandi marche ad investire nella Formula 1".

Quando gli è stato chiesto se la situazione attuale sia più difficile rispetto a quella vissuta al momento della grande crisi globale di fine anni 2000 Horner ha risposto: "Direi che è più complessa la situazione attuale visto che ci sono maggiori possibilità di scelta dovute all'evoluzione del mondo".

"Attualmente abbiamo più piattaforme ma lo show che produciamo non è fantastico. Una gara come quella di Abu Dhabi non è un buon biglietto da visita per la Formula 1. Possiamo offrire decisamente di meglio, la Formula 1 è decisamente migliore di quella vista in quel gran premio".

"Ovviamente è stata una gara noiosa su venti ed abbiamo vissuto una stagione con grandi corse, ma bisogna sempre imparare da quanto accade".

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