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Honda, Yamamoto: "Vogliamo mantenere Red Bull al livello attuale. Poi farla migliorare molto"

Il direttore di Honda Motorsport fissa gli obiettivi per il futuro poche ore dopo l'annuncio dell'accordo che legherà la Casa giapponese alla Red Bull per le prossime due stagioni.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Foto di: Francois Trembley / Motorsport Images

Masashi Yamamoto, General Manager, Honda Motorsport
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14, arriva nel parco chiuso
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Franz Tost, Team Principal, Toro Rosso, e Masashi Yamamoto, General Manager, Honda Motorsport
Pierre Gasly, Toro Rosso STR13, nell'abitacolo della sua monoposto

La notizia del giorno è certamente legata all'annuncio fatto dalla Red Bull riguardo il motorista scelto per la prossima stagione. Dal 2019 le RB15 saranno equipaggiate da motori Honda, lasciando così Renault dopo 12 anni (anche se gli ultimi propulsori portavano un nome differente).

Per Red Bull sarà una scommessa, ma lo sarà anche per Honda, che in questa stagione assieme alla Scuderia Toro Rosso ha comunque mostrato progressi significativi rispetto alle ultime stagioni in cui è stata legata a McLaren.

Masashi Yamamoto, direttore di Honda Motorsport, ha parlato dell'accordo appena sottoscritto con il team che ha sede a Milton Keynes (così come la sezione motori della Casa giapponese).

"Red Bull è uno dei top team della F1. Ha vinto diversi titoli e quest'anno ha mostrato di poter vincere qualche gara (due delle prime sette disputate). E' ovvio che loro abbiano davvero un ottimo telaio, e questo significa che avremo migliori possibilità di vincere le gare".

"La loro competitività darà ulteriori motivazioni a tutti i membri di Honda, ma, allo stesso tempo, è una pressione ulteriore e una responsabilità molto grande per noi. Tuttavia è nella natura di Honda aspirare a obiettivi molto alti ed è quello che ha reso Honda... la Honda".

Yamamoto non si è tirato indietro e ha subito parlato del primo obiettivo che Honda si dovrà porre per la prossima stagione, ma non solo. Sono arrivate parole importanti legate non solo a quella che sarà la prima stagione di Honda con Red Bull, ma anche per il prosieguo del rapporto sportivo con il team diretto da Christian Horner.

"Come punto di partenza di questa nuova sfida, non vogliamo vedere calare le performance del team Red Bull Racing dal livello attuale. Ma il nostro obiettivo è andare oltre e fare meglio di quanto stiano facendo in questo momento".

"Il contratto sottoscritto da Honda e Red Bull è equo. Dovremo attenerci alle loro elevate aspettative, ma si può vedere come loro abbiano molto rispetto per noi. Daremo tutto quello che abbiamo nello sviluppo per la prossima stagione".

Honda dovrà prepararsi in fretta per cercare di provvedere alla mole di lavoro a cui dovrà far fronte nelle prossime settimane. Dal 2019 i team da supportare saranno due, Toro Rosso e Red Bull, per cui occorrerà migliorare l'organizzazione e ampliare il personale per riuscire a fare un lavoro adeguato alle aspettative delle due squadre.

"Credo che tutti i team siano partiti nella preparazione del Mondiale 2019, dunque dobbiamo iniziare anche noi a farlo, dovremo iniziare a preparare il motore per alloggiarlo sul telaio della RB15. Avremo più tempo rispetto a quello avuto nel 2017 nella preparazione del nostro motore sulla Toro Rosso STR13. Dovremo avere un'ottima comunicazione con il team per preparare assieme la nuova monoposto".

"Lavoreremo anche per migliorare la nostra organizzazione e per aumentare il personale. Chiaramente è un vantaggio avere la nostra sede molto vicina a quella di Red Bull. E' vero che oggi possiamo contare su tecnologie molto utili che mettono in contatto persone fisicamente molto distanti tra loro, ma penso che parlarsi faccia a faccia sia un tipo di comunicazione molto importante e che faccia ancora la differenza".

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