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Honda: motore depotenziato in attesa di un'unità tutta nuova

Yusuke Hasegawa spiega quale sarà la strategia della Honda per rilanciare le sorti della McLaren dopo aver depotenziato la power unit in Australia: arriverà un motore nuovo a partire dal GP di Monaco.

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32

LAT Images

La Honda è di fatto il bersaglio per eccellenza di queste prime fasi del Mondiale 2017. E a ragion veduta, visti i problemi che la power unit giapponese ha evidenziato nei test pre-campionato. Ma qualcosa si muove, almeno secondo il responsabile del programma Honda F1 Yusuke Hasegawa.

Nella prima giornata di attività a Melbourne Alonso e Vandoorne hanno coperto quasi cento giri, ma la power unit è stata chiaramente depotenziata, come dimostra il gap di oltre dieci chilometri orari di velocità massima sul rettilineo dei box. Ma questo era il piano dopo i disastri di Montmelò: prima trovare un minimo di affidabilità, poi cercare la performance.

Ed infatti Honda sta lavorando già da tempo ad una nuova versione della sua power unit che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe consentire di avvicinare le zone più alte della classifica.

La nuova versione manterrà il concetto turbina e compressore separati, che Honda ha adottato per questa stagione, ma sarà caratterizzato da modifiche hardware di notevole portata. I giapponesi sperano che la nuova power unit possa essere deliberata in tempo per il Gran Premio di Monaco quando molte squadre passeranno alla seconda delle quattro power unit a disposizione per il Mondiale 2017.

“La differenza di potenza attuale è grande – ha spiegato Hasegawa - per ridurre questo divario è necessario aumentare l'efficienza di combustione, ma per fare questo è necessario cambiare l'hardware della power unit. Stiamo sviluppando una nuova versione, ma ci vorrà del tempo per completare il lavoro programmato. L’obiettivo è quello di poter installare questa power unit sulle monoposto nel giro di due mesi”.

A complicare molto la vita di Alonso e Vandoorne in questa prima fase stagionale sono i persistenti problemi di vibrazioni. Per minimizzare il problema in attesa di una soluzione definitiva, è stata ridotta la performance, come confermato da Hasegawa:
“Quando risolveremo questo problema guadagneremo immediatamente in performance”.

C’è voglia di riscatto in casa Honda, anche se le speculazioni su possibili cambiamenti dei piani futuri della McLaren non aiutano a mantenere la calma. Ma per ora c’è un Mondiale da disputare assieme, poi sarà tempo di riflessioni.

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