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Honda: "Il metodo di lavoro McLaren rende difficile far cambiamenti"

Masashi Yamamoto, boss di Honda, ha lanciato una stoccata al team di Woking, riponendo poi grande fiducia nella partnership con Toro Rosso: "Tost conosce la nostra cultura e il team è in crescita. Per noi è terreno fertile".

Fernando Alonso, McLaren MCL32

Fernando Alonso, McLaren MCL32

Sutton Motorsport Images

Masashi Yamamoto, Honda nella conferenza stampa
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR12
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32, ai box
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR12
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Eric Boullier, Racing Director, McLaren, Masashi Yamamoto, General Manager della Divisione Motor Sports, Honda Motor Co
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR12
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso STR12

Da pochi giorni Honda ha annunciato il divorzio consensuale dalla McLaren e la nuova partnership con la Scuderia Toro Rosso, che si attiverà all'inizio della prossima stagione e continuerà per le prossime tre.

Masashi Yamamoto, boss Honda, ha spiegato uno dei motivi per cui il legame con McLaren non sia risultato produttivo tanto quanto quelli precedenti, che sono inoltre passati alla storia.

"Lavorando con McLaren ho realizzato che sono una grande compagnia, che è anche molto sistematica. Per questo motivo è sempre stata molto forte e competitiva, ma allo stesso tempo possono trovare difficoltà ad adattarsi al cambiamento".

Ecco invece perché con Toro Rosso, Honda potrebbe trovare terreno fertile per esprimere tutto il suo vero potenziale a partire dalla prossima stagione. "La Toro Rosso, invece, è una realtà che sta crescendo. E' molto importante per noi lavorare assieme verso il medesimo obiettivo. Quindi siamo impazienti di iniziare a lavorare con loro".

"Se confrontiamo le squadre e pensiamo a loro come due stili di cucina, direi che la McLaren è una cucina francese molto sofisticata. Toro Rosso assomiglia a una cucina di campagna, stufato fatto in casa, dove si possono aggiungere nuovi ingredienti. Siamo entusiasti di farlo".

Yamamoto ha poi sottolineato come il differente approccio dei vertici del team Toro Rosso possa effettivamente risultare una delle chiavi per il succersso di questa nuova partnership.

"In primo luogo, il signor Franz Tost conosce bene il Giappone. Capisce la nostra cultura e abbiamo una buona comunicazione. Abbiamo visto che hanno un'impresa giovane e stanno crescendo. Questo per noi è molto importante perché possiamo lavorare con la stessa mentalità e avere il medesimo approccio".

"Possiamo lavorare di pari passo e farlo assieme. Toro Rosso inizieranno a lavorare assieme appena possibile e lo faranno anche nei prossimi anni. Tuttavia è importante che fino al termine della stagione tra Honda e McLaren vi sia una buona comunicazione per fare buone prestazioni nelle rimanenti gare della stagione".

L'obiettivo Honda, però, non è legato solamente al nuovo legame con Toro Rosso che scatterà ufficialmente dalla prossima stagione. Per terminare il Mondiale attualmente in corso mancano ancora 6 Gran Premi. Per questo motivo la Casa giapponese farà di tutto per confermare i progressi mostrati a Singapore e, in secondo luogo (anche se mai lo diranno apertamente), di far pentire McLaren di questo divorzio voluto a tutti i costi dopo i risultati deludenti delle ultime stagioni.

"L'attuale regolamento legato ai motori andrà avanti sino alla stagione 2020 compresa, quindi abbiamo ancora tre stagioni in cui mostrare i nostri miglioramenti nella tecnologia attuale. Vogliamo mostrare le potenzialità di Honda. Per noi questo è molto importante. Vogliamo che il mondo veda come possiamo progredire e come possiamo farlo con successo", ha concluso Yamamoto.

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