Hembery: "Prevediamo stint lunghi anche con le supersoft"
Il tracciato di Sochi è uno di quelli con il degrado minore dell'intero mondiale di Formula 1, anche se la data primaverile rispetto a quella autunnale potrebbe modificare la temperatura e creare nuove incognite.
Foto di: Pirelli
Per la quarta volta in altrettante gare, questo weekend vedrà in pista le mescole media, soft e supersoft. Giunto alla terza edizione, il Gran Premio di Russia si corre su un circuito vario e tecnico, con una superficie molto liscia che per le gomme comporta bassi livelli di consumo e degrado.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI:
- Anche se la pista ha ormai tre anni, l’asfalto è ancora in evoluzione e potrebbe essere differente rispetto al passato.
- Con consumo e degrado bassi, non prevediamo un numero elevato di pit stop.
- Le condizioni meteo tendono a essere miti, quindi il degrado termico non è un fattore determinante.
- La curva più impegnativa è la 3: un curvone a sinistra con più apici che ricorda la Curva 8 di Istanbul.
- Circa 1,7 dei 5,848 km del giro sono su strade normalmente aperte alla normale circolazione.
- Si prevede una notevole evoluzione della pista, visto che non è molto utilizzata durante l’anno.
LE TRE MESCOLE NOMINATE:
- White medium: una mescola low working range, compromesso ideale tra prestazioni e durata.
- Yellow soft: cruciale per la vittoria di Rosberg in Cina, dato che ha iniziato la gara con questa mescola.
- Red supersoft: il significativo vantaggio in termini di performance ne fa il pneumatico da qualifica.
COSÌ UN ANNO FA:
- Vincitore: Hamilton (una sosta: partito sulle supersoft, passato alle soft nel giro 32).
- Miglior piazzamento con strategia alternativa: Perez, terzo (anche lui su una sosta, ma sfruttò la safety car per passare dalle supersoft alle soft nel giro 12, percorrendo 41 giri fino al traguardo).
- In pratica tutti i piloti si fermarono una sola volta, soltanto due effettuarono due pit stop.
PAUL HEMBERY, DIRETTORE MOTORSPORT PIRELLI:
“Torniamo in Russia dopo soli sei mesi dalla gara precedente, per cui probabilmente le condizioni primaverili saranno diverse da quelle dello scorso autunno. Questo è uno dei circuiti in calendario con il degrado più basso, sono quindi prevedibili stint piuttosto lunghi anche sulle supersoft, come mostrato da Lewis Hamilton lo scorso anno. Tuttavia, l’aumento delle prestazioni delle monoposto 2016 cui stiamo assistendo porterà a un aumento del consumo, e le prove libere saranno molto importanti per avere una lettura accurata sul comportamento dei pneumatici in queste nuove condizioni con le vetture di ultima generazione”.
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