Hembery: "Oggi il vento forte non ha aiutato i team"
Secondo il responsabile della Pirelli questo è uno dei motivi per cui le squadre hanno faticato a trovare l'assetto ideale a mantenere le performance degli pneumatici nella finestra ottimale.
Foto di: GP2 Series Media Service
Oggi i team si sono confrontati con la seconda pista più lunga in calendario, quella di Baku, che racchiude una serie di caratteristiche uniche, tra cui velocità massime elevate che superano i 350 km/h.
Di conseguenza, la priorità è stata familiarizzare con il tracciato e raccogliere i dati con tutte e tre le mescole P Zero nominate: medium (usata solo per giri di installazione nelle FP1), soft e supersoft, che diversi team hanno utilizzato durante entrambe le sessioni. Come previsto, le temperature sono state elevate e l’evoluzione della pista notevole, con una superficie estremamente scivolosa in particolare a inizio giornata. Nel pomeriggio, cielo coperto.
Dopo le FP1, è stato identificato un problema coi cordoli, che ha danneggiato alcuni pneumatici posteriori sinistri, ma senza sgonfiamenti o perdite di pressione. Il problema è stato corretto prima delle FP2, anche se il direttore di gara ha avvisato i piloti di stare lontani da certi cordoli, che saranno sistemati questa notte.
Miglior tempo della giornata per il pilota della Mercedes Lewis Hamilton, che ha stabilito quello che è il record attuale sulle supersoft, durante le FP2. Finora c’è stato un gap in termini di performance di un secondo tra pneumatici soft e supersoft ma, con la pista in così rapida evoluzione, il divario definitivo – e quindi la possibile strategia in gara – si vedrà solo dopo le FP3 di domani.
"Baku si è dimostrata una sfida diversa rispetto alla maggior parte dei circuiti su cui corriamo. Essendo nuova, all’inizio la superficie era leggermente sporca, ma poi si è evoluta durante le sessioni. Oggi il vento forte non ha aiutato, con i team alla ricerca dell’assetto ideale per massimizzare le prestazioni e mantenere le performance dei pneumatici nella finestra ottimale. Adesso confronteremo i dati reali dopo aver girato in pista con quelli delle simulazioni pre-gara, per capire le differenze" ha detto Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli.
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