Hembery: "Le F.1 2017 saranno 7 secondi più veloci di quelle 2015!"
Quando l'anno scorso è stato varato il regolamento 2017 si parlava di F.1 che sarebbero dovuto essere 3/4 secondi più veloci di quelle 2015, ma solo quest'anno la crescita è stata di un paio di secondi con le stesse regole. Si è esagerato?
Foto di: Red Bull Content Pool
Sette secondi! Due quest'anno e cinque il prossimo. La Formula 1 nel 2017 farà un salto prestazionale mostruoso, come non è mai stato nella sua storia. Anzi, di solito i cambiamenti normativi sono scattati per limitare la crescita delle prestazioni delle monoposto che arrivavano alla soglia della capacità dei piloti di controllarle e dei circuiti di assorbirne senza danni gli incidenti, anche quelli più cruenti.
L'anno scorso, invece, il mondo della Formula 1 ha deciso di dare un'impronta nuova alle monoposto del prossimo anno, mettendo sulla carta un miglioramento prestazionale che doveva essere intorno ai tre/quattro secondi grazie alle gomme Pirelli più larghe e regole aerodinamiche che dovrebbero favorire un incremento della downforce del 25%.
Vale la pena di ricordare che nel 2015 lo Strategy Group F1 e poi la Commission F1 avevano votato la proposta regolamentare portata avanti dalla McLaren e non quella più estrema che era stata avanzata dalla Red Bull Racing che si proponeva un salto nelle prestazioni di cinque secondi dai tempi delle monoposto dello scorso anno.
Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport, a Spa ha sottolineato che l'impegno di produrre le gomme larghe per il prossimo anno è una sfida molto impattante per la Casa milanese: "Le simulazioni ci dicono che avremo monoposto che potranno essere anche sette secondi al giro più veloci rispetto al 2015. In questa stagione abbiamo registrato un aumento delle prestazioni di oltre due secondi mentre nel 2017 ce ne aspettiamo circa cinque!".
I test Pirelli svolti a inizio agosto con Ferrari e Red Bull (Mercedes entrerà in azione a settembre), che hanno messo in pista monoposto 2015 opportunamente modificate nell'aerodinamica per simulare il carico aerodinamico della prossima stagione sulle gomme larghe, hanno dimostrato che gli pneumatici non hanno assolutamente patito gli sforzi perché le vetture si sono rivelate palesemente inadeguate nel produrre i livelli di downforce che si registreranno effettivamente quando scenderanno le macchine 2017.
La Pirelli, quindi, beneficierà del lavoro che verrà svolto in pista (Sebastian Vettel ha già detto che vuole seguire personalmente la crescita delle gomme larghe), ma è facile pensare che lo stato dell'arte lo si scoprirà solo nella prima sessione di test inbernale del prossimo anno.
"Cercheremo di essere molto flessibili - ha spiegato Hembery - mettiamo nel conto che ci possano essere degli interventi da fare anche dopo la delibera delle gomme che avverrà ad Abu Dhabi in novembre ed è per questo che abbiamo deciso di scegliere noi le mescole delle prime gare per tutte le squadre, almeno fino alla Spagna, per avere l'opportunità di intervenire in fretta se ce ne fosse bisogno".
La disponibilità della Pirelli è ammirevole, così come l'impegno dei top team (tutte le squadre avranno dei report completi sullo stato dei lavori), ma c'è da domandarsi se non si stia facendo un passo più lungo della gamba in materia di sicurezza...
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments