Harakiri Ferrari a Suzuka, Hamilton vede già il quarto titolo
Vettel si ritira per un problema di motore al via mentre Hamilton vince il GP del Giappone e porta a 59 punti il suo vantaggio nel mondiale piloti sul ferrarista. Verstappen secondo ha provato nel finale a riprendere la Mercedes.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Gli alibi sono finiti: Lewis Hamilton ipoteca il quarto titolo mondiale vincendo il GP del Giappone e incasellando la 61esima affermazione in carriera e la terza a Suzuka. Quella dell'inglese è stata una gara agguantata per la resa della Ferrari: Sebastian Vettel si è ritirato alla fine del Giro 1 con il motore borbottante confermando il problema alla candela che aveva messo in apprensione il team di Maranello prima della partenza.
E' chiaro che non si è trattato solo di una candela e di una bobina, ma è altrettanto chiaro che sono venuti al pettine i nodi di un'affidadabilità che è venuta a mancare nel momento decisivo della stagione. Il paradosso è che nel momento in cui telaio e aerodinamica della SF70H sono all'altezza della W08 (se non meglio) il "tradimento" è arrivato dal motore, il cuore della Rossa che sta mettendo in subbuglio il Reparto Corse.
E' incredibile come il momento difficile della Ferrari si concentri fra la qualifica e il via della gara: ricordiamo che Raikkonen a Sepang non è riuscito nemmeno a partire per la rottura del condotto fra il compressore e l'aspirazione del 6 cilindri. La resa della Rossa brucia, anche se Sebastian Vettel ha abbozzato la cocente delusione indossando i panni dell'uomo squadra, ma ci domandiamo quale sarà la reazione del presidente Sergio Marchionne che non si aspettava certo una Ferrari che nel momento decisivo si sarebbe sciolta come... neve al sole.
Hamilton ha dovuto ricorrere all'aiuto di Valtteri Bottas per tenere a bada lo scatenato Max Verstappen: l'inglese ha accusato il previsto aumento del degrado sulle gomme posteriori a causa dell'incremento delle temperature rispetto al fresco delle qualifiche, quando c'erano le condizioni ideali per le frecce d'argento. Ma Lewis non ha festeggiato con il consueto entusiasmo il suo successo perché era preoccupato della vibrazione che lo ha atterrito negli ultimi giri: non erano problemi di gomme, ma di... motore. All'inglese bastano 16 giri per laurearsi campione per la quarta volta e la Mercedes potrebbe usare il motore 3 ad Austin per mettersi al riparo da problemi...
La W08 era vulnerabile in gara, ma nessuno ha avuto la forza per metterla seriamente in crisi: il finlandese ha assolto appieno il ruolo del guardaspalle di Lewis nel momento nevralgico della gara. Poi nel box della Mercedes è tornato il sorriso sul volto di Toto Wolff e Niki Lauda, quel gnigno che Marchionne sperava di cancellare dopo Monza, mentre è lui che non ha più avuto occasione di ridere.
Dietro a re Lewis ci sono le due Red Bull: Max Verstappen ci ha provato nel finale a mettere il sale sulla coda della Mercedes. Il 20enne olandese è stato davanti a Ricciardo in tutto il weekend: dopo tanti ritiri il ragazzo comincia a raccogliere i frutti del suo talento e negli ultimi giri ha provato a ricongiungersi ad Hamilton in crisi con le gomme finite, ma ha accusato un blister alla gomma anteriore. Ci ha pensato Fernando Alonso, doppiato, a dare una mano al britannico che ha fatto passare subito la W08 ma non la Red Bull, tanto da meritarsi di finire sotto osservazione dei commissari sportivi. Ha rifatto quello che non è stato punito a Sepang con Vettel.
Ricciardo chiude sul podio difendendosi dal ritorno di Valtteri Bottas che ha siglato il giro più veloce in 1'33"144 con le gomme Supersoft. Il finlandese della Mercedes ha svolto appieno il suo compito, mentre è stato inesistente il ruolo dell'altro nordico, Kimi Raikkonen. Il ferrarista, scattato decimo per la sostituzione del cambio dopo il botto nelle libere, è risalito al quinto posto con la stessa tattica di gara di Valtteri, ma Iceman ha pagato 22 secondi dal connazionale. Una vita! La sua gara è iniziata male con un dritto che lo ha fatto scivolare fino al 15esimo posto. Non è mai stato della partita...
Dietro alla SF70H spuntano le due Force India con Esteban Ocon davanti a Sergio Perez: il messicano più volte per radio ha chiesto al muretto se poteva attaccare il compagno perché si sentiva più veloce, ma hanno fatto gli gnorri! Positiva l'ottava piazza di Kevin Magnussen con la Haas: bellissimo il sorpasso al 42esimo giro su Felipe Massa. Il danese si è messo dietro Romain Grosjean che ha preceduto Felipe Massa con la Williams che ha chiuso la top ten, ma che era anche il primo dei doppiati.
Il brasiliano si è dovuto difendere da Fernando Alonso con la McLaren e da Jolyon Palmer all'ultimo GP con la Renault. La Casa francese aveva Hulkenberg in zona punti ma si è dovuto fermare per la rottura dell'ala mobile.
Spavento per Lance Stroll che ha patito la rottura di una sospensione in piena velocità: il canadese è stato bravo a controllare la FW40 evitando danni peggiori. Ha tagliato la via di fuga mentre stava arrivando Max Verstappen con la Red Bull. Freddo e lucido...
Ha sbattuto anche Marcus Ericsson che è finito frontalmente contro le barriere della Curva 9 con la Sauber e vedere un carro che recuperava la C36 ha fatto venire i brividi pensando a tre anni fa e a Jules Bianchi.
Si chiude nel peggiore dei modi l'avventura di Carlos Sainz con la Toro Rosso che dal prossimo GP degli Usa sarà al volante della Renault di Jolyon Palmer: lo spagnolo è andato a sbattere contro le barriere alla curva 7 nel corso del primo giro con gomme fredde: ha fatto tutto da solo. Peccato, un brutto epilogo, dopo un brutto week end.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 53 | 1:27'31.193 | 210.789 | 1 | 25 | ||||
2 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 53 | 1:27'32.404 | 1.211 | 1.211 | 1 | 18 | |||
3 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 53 | 1:27'40.872 | 9.679 | 8.468 | 1 | 15 | |||
4 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 53 | 1:27'41.773 | 10.580 | 0.901 | 1 | 12 | |||
5 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 53 | 1:28'03.815 | 32.622 | 22.042 | 1 | 10 | |||
6 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 53 | 1:28'38.981 | 1'07.788 | 35.166 | 1 | 8 | |||
7 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 53 | 1:28'42.617 | 1'11.424 | 3.636 | 1 | 6 | |||
8 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 53 | 1:29'00.146 | 1'28.953 | 17.529 | 1 | 4 | |||
9 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 53 | 1:29'01.076 | 1'29.883 | 0.930 | 1 | 2 | |||
10 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 52 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 1 | 1 | |||
11 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 52 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
12 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 52 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
13 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Renault | 52 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
14 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Honda | 52 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
15 | 94 | Pascal Wehrlein | Sauber | Ferrari | 51 | 2 laps | 2 giri | 1 giro | 3 | ||||
dnf | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 45 | 2 | Ritirato | ||||||
dnf | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 40 | 2 | Ritirato | ||||||
dnf | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 7 | Spun off | |||||||
dnf | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 4 | 1 | Power Unit | ||||||
dnf | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Renault | 0 | Spun off |
Laps Led | Pilota |
---|---|
1 - 22 | Lewis Hamilton |
23 - 25 | Daniel Ricciardo |
26 - 27 | Valtteri Bottas |
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