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Hamilton vs Verstappen: fino a quando il duello resterà pulito?

Nelle prime quattro gare della stagione Hamilton e Verstappen hanno regalato intense lotte ruota a ruota, senza mai arrivare allo scontro. Questa pace armata durerà quando si arriverà al momento clou della stagione?

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, e Lewis Hamilton, Mercedes W12, alla partenza

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, e Lewis Hamilton, Mercedes W12, alla partenza

Евгений Сафронов

Motorsport.com contenuti Prime

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Sono passati quattro Gran Premi ed in ognuno di questi Hamilton e Verstappen si sono superati in pista almeno una volta. Nonostante i duelli tra il pilota della Mercedes e quello della Red Bull siano stati accesi, non c’è mai stata una occasione in cui la rivalità sia esplosa in una collisione totale.

Certo, ad Imola la ruota anteriore destra della RB16B ha sfiorato l’endplate dell’ala anteriore della W12 facendo volare via una piccola parte in carbonio, ed a Barcellona, sempre nel giro iniziale, Hamilton e Verstappen si sono ritrovati affiancati in Curva 1 senza che tra le due vetture ci passasse un foglio, ma sino ad ora la lotta è stata sempre dura ma corretta.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B e Sir Lewis Hamilton, Mercedes W12 alla partenza della gara

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B e Sir Lewis Hamilton, Mercedes W12 alla partenza della gara

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Lo stesso Toto Wolff ha commentato quel sorpasso in Spagna: “La manovra è stata dura ma non fuori dalla norma, per questo motivo non c’è stato bisogno di investigare. Non si sono toccati e sulla nostra vettura non si è staccata nessuna componente”.

Mentre il “contatto” maggiore tra Hamilton e Verstappen è avvenuto subito dopo le qualifiche di Imola quando, in procinto di avvicinarsi ai microfoni per le intervista, i due si sono scambiati una spallata, la tensione in pista sta crescendo sempre di più.

Entrambi, infatti, stanno imparando ad ogni weekend sempre di più dal loro rivale, ma ciò che è stato accettato sino ad ora non è detto che sarà accettato per il resto della stagione, specie quando si arriverà alle gare decisive per l’assegnazione per il titolo.

Sia l’inglese che l’olandese hanno mostrato diversi livelli di aggressività nella lotta e sia il pilota della Mercedes che quello della Red Bull hanno evidenziato di non avere intenzione di cedere un centimetro di pista in più di quello necessario. Ed è esattamente così che dovrebbe essere.

In Bahrain ed a Portimao entrambi hanno lasciato lo spazio necessario al rivale per evitare un incidente, mentre ad Imola ed a Barcellona Hamilton ha si sarebbe potuto trovare facilmente in una situazione dopo il contatto sarebbe stato inevitabile.

L’inglese, però, ha fatto suo un vecchio proverbio delle corse secondo il quale le gare non si vincono alla prima curva, ma si possono perdere proprio lì.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B e Lewis Hamilton, Mercedes W12

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B e Lewis Hamilton, Mercedes W12

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Se il modo di ragionare di Hamilton è perfettamente logico, l’inglese, tuttavia, non vuole trovarsi in una situazione nella quale Verstappen potrà osare sempre di più nella consapevolezza che Lewis eviterà sempre il contatto quando proverà l’attacco all’interno.

Prima o poi si raggiungerà un limite. Questo significa che Hamilton scatenerà una collisione per trovare questo limite? È altamente improbabile considerato che nella sua carriera in Formula 1 non ha mai giocato sporco.

Lewis non è un tipo di pilota che provoca deliberatamente un incidente, ma se dovesse cambiare approccio in futuro potrebbe prendere spunto da quanto accaduto ad Imola ed a Barcellona, quando non ha chiuso in modo aggressivo l’interno a Max.

In entrambe le occasioni Hamilton ha mantenuto la sua traiettoria sino alla staccata della prima curva, ed in entrambi i casi Verstappen si è gettato all’interno portando l’inglese all’esterno.

Riflettendo sulla partenza del GP di Spagna, Lewis ha evidenziato come in futuro il cambiamento di approccio potrebbe riguardare proprio le fasi iniziali di gara.

“Col senno di poi, analizzando la gara, c’è stato un momento in cui Max si è messo dietro di me per un secondo e lì io avrei potuto chiudere la porta e tenere la posizione, ma non l’ho fatto”.

“Quando siamo arrivati in Curva 1 mi sono assicurato di dare tutto lo spazio a Max. Nella mia mente una gara non è uno sprint, ma una maratona. Certamente a mente fredda avrei potuto essere un filo più aggressivo, ma devo davvero? Nella posizione in cui mi trovo adesso non avrebbe senso”.

Il commento di Hamilton si scontra con il modo di guidare di Verstappen. Max, infatti, sta cercando di cogliere ogni opportunità che gli si presenta e questa impostazione è dovuta anche alle vetture che i due contendenti per il titolo si ritrovano tra le mani.

Lewis Hamilton, Mercedes W12, lotta con Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Lewis Hamilton, Mercedes W12, lotta con Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

Dal punto di vista di Verstappen, ad eccezione del Bahrain, l’olandese ha vissuto quattro gare nelle quali era consapevole di non avere la monoposto più veloce la domenica  

Se sei un pilota di punta della F1, e sai che imbocchi la prima curva alle spalle di una monoposto più performante, sei consapevole che c’è una sola possibilità per puntare alla vittoria. Quella di provare un sorpasso di forza.

Parlando alla TV olandese Ziggo Sport, Verstappen ha commentato la sua manovra vista a Barcellona: “La prima curva era una questione di nervi. Bisognava capire chi avrebbe frenato più tardi. L’ho fatto io, ed in caso contrario la gara si sarebbe complicata”.

“E’ stato un rischio calcolato. Sono arrivato più veloce in quella curva e chi si trova all’esterno è costretto ad alzare il piede”.

Analizzando il punto di vista di Hamilton, la consapevolezza di avere tra le mani una monoposto ed una strategia in grado di permetterti di vincere anche se non affronti per primo la prima curva ti regala una fiducia maggiore e ti consente di disputare la gara con una maggiore tranquillità potendoti anche permettere il lusso di alzare il piede per evitare un contatto.

A parti invertite, qualora Lewis fosse stato consapevole che l’unica chance di vittoria sarebbe dipesa da un suo sorpasso alla prima curva, è improbabile che avremmo assistito ad uno scenario differente da quello visto in Spagna.

Al termine della scorsa gara, Lewis ha dichiarato di aver appreso molto della mentalità dell’olandese: “Ho imparato molto su Max oggi, forse più che in tutte le altre corse disputate in passato”.

Sarà affascinante scoprire se quello che ha imparato gli piace, o se invece tra i due si arriverà ad una lotta ancora più spinta…

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