Hamilton vince in Cina davanti a Vettel. Entusiasma Verstappen
La Mercedes centra la 65esima vittoria con Hamilton che precede la Ferrari di Vettel e la Red Bull di Verstappen che era partito 16esimo. L'olandese ha preceduto Ricciardo e un deludente Raikkonen. Un altro botto per Giovinazzi.
Foto di: LAT Images
La Mercedes batte un colpo e centra la 65esima vittoria con il successo di Lewis Hamilton nel GP della Cina: la squadra di Brackley ripropone la sua supremazia dopo aver subito in Australia la superiorità della Ferrari. La W08 si prende lo scettro in una gara difficile, iniziata con la pista bagnata che è andata via via asciugandosi e che ha offerto un GP spettacolare con tanti sorpassi che non sono stati sanciti dall'inutile DRS:
Lewis Hamilton, sconfitto a Melbourne, ha voluto far capire alla Ferrari che a Shanghai non ce n'era per nessuno: l'inglese ha incasellato la 54esima affermazione, firmando un hat trick con tanto di pole position e giro veloce (1'35"521"). La Mercedes non ha mai temuto la rivalità della Rossa, dopo una partenza perfetta del tre volte campione del mondo che ha sorprese al via un Sebastian Vettel più balbettante (il tedesco è stato graziato da una penalità perché si era schierato al di fuori della sua piazzuola, in una zona meno bagnata!).
In Cina la Mercedes rimette a distanza la SF70H, ma va detto che Sebastian Vettel era stato il primo a rientrare in pit lane per giocare la carta delle gomme slick sfruttando la Virtual Safety Car resasi necessaria per togliere la Williams di Stroll nella sabbia. Una scelta giusta che poteva dare una svolta alla corsa, ma che è stata vanificata dalla successiva Safety Car (causata dal botto di Giovinazzi al quarto giro) che ha obbligato i piloti a passare dalla pit lane perché sul rettilineo c'erano i detriti della Sauber distrutta.
E così Sebastian è finito nel "traffico" della pit lane, mentre se avesse potuta transitare sul dritto sarebbe passato al comando della corse. Era un chiaro segnale che non era giornata per la Ferrari che porta a casa un preziosissimo secondo posto con Vettel: il tedesco ha perso tantissimo tempo dietro a Kimi Raikkonen, vanificando anche in questo frangente l'opportunità di andare a riprendere la freccia d'argento.
La Ferrari ha confermato la sua solidità: la macchina è consistente e il team ci crede. La squadra di Maranello va in Bahrain con Sebastian in testa al mondiale alla pari con Lewis Hamilton a 43 punti. La sfida iridata è aperta, ma sembra una questione riservata alle due prime guide perché i due secondi, almeno in Cina, sono andati dispersi.
Valtteri Bottas si è girato in testacoda addirittura nel regime di safety car, commettendo un errore che ha trafitto più il morale che la classifica: il finlandese ha rimontato per arrivare fino al sesto posto dietro al connazionale Kimi Raikkonen.
Iceman è finito dietro alle due Red Bull: Kimi non ha mai avuto il ritmo per dare un contributo alla causa e, forse, avrebbe potuto favorire il sorpasso del "capitano" anziché fargli venire la lingua lunga tanto più che alla Curva 12 lamentava un problema al motore. La squadra non l'ha aiutato perché ha ritardato troppo il secondo pit, quando Kimi era da qualche giro che chiedeva il cambio gomme con le anteriori finite.
L'eroe di giornata è stato senz'altro Max Verstappen: l'olandese ha colto l'ottavo podio di carriera dopo una partenza prodigiosa sull'asfalto viscido. Era finito al 16esimo posto in griglia per i problemi al motore Renault, ma alla fine del primo giro era già settimo! Ha tenuto testa al ritorno del compagno di squadra Daniel Ricciardo all'ultimo giro, confermando che il suo talento cristallino emerge ogni volta che i valori della macchina non sono determinanti. La RB13 di oggi è inadeguata a reggere il passo di Meredes e Ferrari, ma il podio premia Max di un risultato che è solo suo.
Ha le ossa rotte Daniel Ricciardo: l'australiano rimane giù dal podio surclassato dal baby prodigio. Ha provato un attacco conclusivo, ma era prima che doveva dare più consistenza alla sua azione. E' destinato al ruolo di secondo e non lo dovrà prendere a male.
Dietro ai tre top team spunta Carlos Sainz con la Toro Rosso: lo spagnolo ha avuto il coraggio di schierarsi con le gomme slick. Una scelta azzardata che ha pagato: Carlos ha anche effettuato un testacoda, strisciando le barriere, ma ha mantenuto il sangue freddo costruendo un settimo posto che fa una grande differenza con lo stop che ha afflitto Daniil Kvyat costretto a lasciare la sua STR12 lungo la pista.
La squadra di Faenza ha una buona macchina: deve capitalizzare punti importanti per sperare di agguantare quel quinto posto nel mondiale Costruttori che Franz Tost insegue da anni.
Positiva la prestazione di Kevin Magnussen che prende i primi punti cdell'ottavo posto con la Haas, davanti alla coppia della Force India formata da Sergio Perez e Esteban Ocon. Romain Grosjean, finito in coda allo schieramento per una penalità, ha sfiorato la zona punti a suon di sorpassi a ruote inchiodate con la seconda Haas.
Insipido il 12esimo posto di Nico Hulkenberg che si è preso una penalizzazione per aver effettuato un sorpasso in safety car: un errore grave per un pilota di esperienza, visto che la Renault avrebbe ambito ai punti. Disperso Felipe Massa con una Williams in difficoltà.
Male Antonio Giovinazzi con la Sauber: l'italiano dopo il botto in Q1 di ieri all'ultima curva avrebbe dovuto evitare altri errori e, invece, il pupillo di Sergio Marchionne si è schiantato contro le barriere del rettilineo dopo avere perso la C36 in accelerazione sulla pista umida con le gomme slick. Antonio paga l'inesperienza e la voglia di mettersi in mostra: peccato, perché non è un pilota abituato a sbattere di frequente. Lo aspettiamo in Bahrain...
Poca fortuna anche per Lance Stroll: il rookie della Williams è stato urtato da dietro da Sergio Perez ed è finito nella sabbia non potendo più ripartire. E' un peccato perché si era conquistato la partenza nella top ten. Non ha fatto molta strada nemmeno Stoffel Vandoorne con la McLaren Honda: il belga si è dovuto fermare al 18esimo giro per problemi di pescaggio alla pompa della benzina.
La gara di Alonso è durata quasi il doppio (lo spagnolo ha accostato a bordo pista la MCL32 al 33esimo giro) dopo un duello in staccata con Carlos Sainz e dopo aver subito l'umiliazione del sorpasso di Valtteri Bottas che lo ha infilato con una velocità inusitata in più della Mercedes.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 56 | 1:37'36.160 | 4 | 25 | |||||
2 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 56 | 1:37'42.410 | 6.250 | 6.250 | 5 | 18 | |||
3 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 56 | 1:38'21.352 | 45.192 | 38.942 | 4 | 15 | |||
4 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 56 | 1:38'22.195 | 46.035 | 0.843 | 4 | 12 | |||
5 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 56 | 1:38'24.236 | 48.076 | 2.041 | 4 | 10 | |||
6 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 56 | 1:38'24.968 | 48.808 | 0.732 | 4 | 8 | |||
7 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Renault | 56 | 1:38'49.053 | 1'12.893 | 24.085 | 4 | 6 | |||
8 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 55 | 5 | 4 | ||||||
9 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 55 | 6 | 2 | ||||||
10 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 55 | 5 | 1 | ||||||
11 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 55 | 5 | |||||||
12 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 55 | 5 | |||||||
13 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 55 | 4 | |||||||
14 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 55 | 6 | |||||||
15 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 55 | 4 | |||||||
dnf | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 33 | 4 | Driveshaft | ||||||
dnf | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Renault | 18 | 4 | Steering | ||||||
dnf | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Honda | 17 | 5 | Fuel system | ||||||
dnf | 36 | Antonio Giovinazzi | Sauber | Ferrari | 3 | 1 | Spun off | ||||||
dnf | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 0 | Collision |
Giri in testa | Pilota |
---|---|
1 - 56 | Lewis Hamilton |
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