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Hamilton vince e scavalca Rosberg in Ungheria. Vettel è quarto

Hamilton passa in testa al mondiale piloti con sei punti di vantaggio su Rosberg centrando la quinta vittoria stagionale. Terzo è Ricciardo davanti a Vettel, mentre Verstappen regola in volata Raikkonen in grande rimonta dal 14esimo posto.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team

Foto di: XPB Images

Lewis Hamilton parte alla perfezione al via del GP di Ungheria e l'inglese si aggiudica la quinta vittoria stagionale che è anche la quinta all'Hungaroring e la 47esima in carriera: con questo successo il campione del mondo si porta per la prima volta in testa alla classifica del mondiale piloti nel 2016, mettendo sei punti fra sé e Nico Rosberg. La Mercedes per la prima volta coglie un'affermazione sulla pista magiara da quando esiste il regolamento dei motori ibridi, confermando la superiorità delle frecce d'argento su tutti gli altri che sono finiti quasi a mezzo minuto.

La Stella a tre punte ha stroncato le ambizioni della Red Bull Racing che sperava di sfidare su una pista dove conta meno il motore e si esalta il telaio, ma non c'è stata storia perché per quanto i due piloti sulle frecce d'argento fossero in battaglia fra loro, sono riusciti a seminare le RB12.

Con questa vittoria Lewis Hamilton stronca le speranze di Nico Rosberg che torna al ruolo di gregario di lusso: il tedesco se ne torna a casa secondo in classifica ma con un nuovo contratto biennale firmato in tasca che gli vale (si dice)  48 milioni di euro in due anni. Ma è indubbio che il grande sconfitto di questo evento di metà stagione è proprio Nico che cercherà di rifarsi la prossima settimana sulla pista di casa a Hockenheim.

La gara rispetto alle ultime due precedenti edizioni è stata una lunga processione con le sole vetture dei top team a pieni giri e con gli altri doppiati. Da segnalare anche il solo ritiro di Jenson Button con la McLaren a 10 tornate dalla fine a dimostrazione di una Formula 1 che ha raggiunto la piena maturità tecnica di questo regolamento portando l'affidabilità quasi al 100%.

Dietro alle Mercedes si conferma la Red Bull Racing che resta terza nella classifica Costruttori, ma è già arrivata ad un solo punto dalla Ferrari che ha perso i duelli diretti con i piloti di Milton Keynes, anche se la Rossa ha dimostrato di avere il passo delle RB12 e forse paga l'incapacità di mostrare il vero potenziale in qualifica.

Daniel Ricciardo con una partenza molto aggressiva (l'australiano ha provato a insidiare anche Hamilton nelle prime curve) si è messo nella condizione di poter salire sul terzo gradino del podio: certo non è la vittoria dello scorso anno, ma ha colto il massimo che poteva portare a casa. Daniel è riuscito a tenere a bada la splendida rimonta di Sebastian Vettel che ha concluso a sei decimi dalla RB12 con una gara finalemente lineare nella quale non ha dovuto recriminare qualcosa, se non l'insufficiente rendimento in qualifica.

La Ferrari drena la delusione di Silverstone e ridà morale alla squadra pur avendole prese dalla Red Bull Racing: il team di Maranello ha cercato di non disunirsi dopo le feroci polemiche inglesi e ha fatto quadrato senza rispondere alle provocazioni degli ultimi giorni. Abbiamo rivisto anche il Sebastian Vettel che conoscevamo e che nelle ultime gare sembrava si fosse un po' perso. Ha giurato di non pensare ad altro che alla Ferrari, ridando motivazione e forza alla squadra.

Molto positiva la prestazione di Kimi Raikkonen che partito quattordicesimo (per l'errore del muretto in qualifica) è risalito fino al sesto posto. La rimonta del finlandese (ben pilotata da una giusta tattica di gara (Soft al via e poi due volte Supersoft) che ha permesso di portare le due Rosse davanti a Max Verstappen in un colpo solo nel gioco delle soste al primo pit stop.

Kimi Raikkonen ha rivissuto l'incubo di Barcellona quando l'olandese al debutto sulla Red Bull racing ha vinto subito tenendosi dietro il finlandese. La scena si è ripetuta anche in Ungheria nella seconda fase della corsa quando Kimi aveva le gomme Supersoft e il ragazzino si doveva difendere con le Soft. Iceman con una mescola più morbida e l'ala mobile aperta non è riuscito a mettere le ruote della SF16-H dentro alla RB12 in rettilineo, per cui ha tentato l'attacco dopo la curva 1.

Il ferrarista si è lamentato di un doppio cambio di traiettoria di Max e nella manovra ci ha rimesso la bandella sinistra dell'ala anteriore per un contatto, ma poi il finlandese è tornato alla carica sul ragazzino e con una monoposto menomata non è più stato in grado di tentare un'altra azione e si è accontentato del sesto posto. Il muretto del Cavallino ha segnalato il comportamento di Verstappen a Charlie Whiting, ma la direzione gara non ha riscontrato alcuna irregolarità, per cui il giovane "tulipano" non è mai stato messo sotto inchiesta. Maurizio Arrivabene, team principal Ferrari, ha consigliato a qualcuno di mettersi gli occhiali. Giusto consiglio!

Il Gran Premio è vissuto di questi sei protagonisti, tutti gli altri sono stati dei comprimari. Molto positiva la gara di Fernando Alonso che, nonostante una digressione nel finale, arpiona un settimo posto che vale oro a dimsotrazione della crescita McLaren, anche se ancora pesa il doppiaggio da parte delle Mercedes.

Molto positiva anche la prestazione di Carlos Sainz con la Toro Rosso ottavo con la STR11: lo spagnolo ha capitalizzato lo start in terza fila, mentre Valtteri Bottas è riuscito a regolare con una Williams in difficoltà il nono posto su Nico Hulkenberg (Force India). Nel team di Silverstone dovranno dare delle spiegazioni a Sergio Perez: il messicano, infatti, era stato autore di una bella rimonta con la VJM09 che si è interrotta perché alla seconda sosta non ha trovato pronte le gomme per il pit stop! L'undicesimo posto gli sta stretto, così come può recriminare Jolyon Palmer che ha vanificato l'atteso punticino della Renault con un traversone che gli ha fatto perdere tre posizioni: ha chiuso dodicesimo, ma poteva sperare in qualcosa di più concreto.

Fallosi i piloti della Haas: Gutierrez si è beccato una penalizzazione di 5 secondi per non aver rispetatto le bandiere blu, mentre Romain Grosjean si è meritato una bandiera bianco-nera per aver abusato nell'andare sui cordoli. La strategia della FIA che ha affondato i sensori nei cordoli di due curve ha funzionato.

Cla #PilotaChassisMotoreGiriTempoGapDistaccokm/hPitsRitiratoPunti
1   44  Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 70 1:40'30.115       2   25
2   6  Nico Rosberg  Mercedes Mercedes 70 1:40'32.092 1.977 1.977   2   18
3   3  Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 70 1:40'57.654 27.539 25.562   2   15
4   5  Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 70 1:40'58.328 28.213 0.674   2   12
5   33  Max Verstappen  Red Bull TAG 70 1:41'18.774 48.659 20.446   2   10
6   7  Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 70 1:41'19.159 49.044 0.385   2   8
7   14  Fernando Alonso  McLaren Honda 69 1 lap 1 Lap 1 Lap   2   6
8   55  Carlos Sainz Jr.  Toro Rosso Ferrari 69 1 lap 1 Lap 0.000   2   4
9   77  Valtteri Bottas  Williams Mercedes 69 1 lap 1 Lap 0.000   2   2
10   27  Nico Hulkenberg  Force India Mercedes 69 1 lap 1 Lap 0.000   2   1
11   11  Sergio Perez  Force India Mercedes 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
12   30  Jolyon Palmer  Renault Renault 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
13   21  Esteban Gutierrez Haas Ferrari 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
14   8  Romain Grosjean  Haas Ferrari 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
15   20  Kevin Magnussen  Renault Renault 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
16   26  Daniil Kvyat  Toro Rosso Ferrari 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
17   12  Felipe Nasr  Sauber Ferrari 69 1 lap 1 Lap 0.000   2    
18   19  Felipe Massa  Williams Mercedes 68 2 laps 2 Laps 1 Lap   2    
19   94  Pascal Wehrlein  Manor Mercedes 68 2 laps 2 Laps 0.000   2    
20   9  Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 68 2 laps 2 Laps 0.000   3    
21   88  Rio Haryanto  Manor Mercedes 68 2 laps 2 Laps 0.000   1    
  dnf 22  Jenson Button  McLaren Honda 60 10 laps 10 Laps 8 Laps

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