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Hamilton: "Vettel non vedeva Max perché era nel suo punto cieco"

Il tre volte iridato della Mercedes ha spezzato una lancia in favore di Vettel dopo l'incidente disastroso (per la Ferrari) che ha consentito a lui di volare in vetta alla gara e di centrare un successo insperato.

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H immediatamente prima del contatto

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H immediatamente prima del contatto

Andrew Hone / Motorsport Images

A poco più di 24 ore dall'incidente che ha messo ancor più in salita la lotta ai titoli mondiali 2017 per la Ferrari, Lewis Hamilton ha voluto spezzare una lancia a favore del proprio rivale per il titolo Piloti, Sebastian Vettel.

Hamilton ha infatti affermato che alla partenza il poleman fatica a vedere il pilota che gli parte accanto in prima fila, a maggior ragione se questo è autore di una buona partenza. Negli specchietti si ha dunque un punto cieco che non ti permette di valutare la posizione del principale avversario.

"Spesso quando parti dalla pole non riesci a vedere negli specchietti retrovisori il pilota che parte in seconda posizione. Quello tra le Ferrari e Verstappen è stato uno sfortunato incidente di gara", ha affermato Hamilton.

"Di solito chi parte secondo, e fa una buona partenza tanto quanto la tua se parti in pole, è nella tua zona cieca ed è difficile sapere dove si trova. Dunque il tuo primo pensiero è quello di coprire la pista in modo tale da non permettere a chi sta dietro di superarti. Ed è proprio quello che ha fatto Vettel".

"Quando lo fai, all'improvviso appare nei tuoi specchietti retrovisori e puoi provare a capire dove si trova, ma a volte lo fai e ti rendi conto che sei talmente davanti da non aver bisogno di farlo".

Lewis, poi, sposta l'attenzione su quello che ha cercato di fare lui al via, ovvero tenere d'occhio quello che accadeva attorno a lui - sul lato sinistro - e provare a evitare eventuali incidenti alla prima curva. I fatti gli hanno dato ragione, perché non solo è passato incolume, ma ha anche potuto comandare la corsa andandola poi a vincere.

"Non saprei se Sebastian ha pensato di essere davanti abbastanza o meno. Io mi sono concentrato solo sull'allontanarmi quanto più possibile da Daniel Ricciardo. Ho visto Kimi, dunque ho tenuto d'occhio quello che accadeva solo dal lato sinistro della mia monoposto. Sapevo di dover fare in modo di evitare pericoli alla prima curva".

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