Hamilton: "Un decimo non basta per dire che si è rallentato!"
Hamilton sostiene che con una doppia bandiera gialla esposta bisogna essere molto prudenti: "Se è questo l'approccio dei commissari ne prenderemo atto, ma non è certo il modo più sicuro. Ci vuole un chiarimento per tutti noi che andiamo in pista".
Foto di: XPB Images
E’ se non altro curioso notare come la FIA in nome della sicurezza abbia modificato molti aspetti di grande tradizione della Formula 1 per poi creare confusione in quello che è il segnale di pericolo per eccellenza nel motorsport: la bandiera gialla.
La decisione di non penalizzare Nico Rosberg al termine della qualifiche di ieri è destinata a far discutere, e Lewis Hamilton ha sottolineato i punti che scateneranno le discussioni, con i piloti in prima fila nel chiedere chiarimenti
"C’è bisogno di fare chiarezza – ha spiegato il campione del Mondo - credo che tutti noi piloti abbiamo bisogno di capire come affrontare la pista in caso di regime di bandiere gialle, perché il modo in cui è scritto il regolamento sportivo non è lo stesso in cui è interpretato dai commissari. Fare maggiori chiarimenti sarebbe opportuno. Io oggi non ho avuto dubbi e ho rallentato quando ho visto Fernando fuori pista. Forse Nico ha approcciato in modo diverso, ma c'erano ancora le bandiere”.
"Quando vediamo una bandiera gialla sappiamo che bisogna essere pronti a rallentare, o si deve rallentare, e si perde un po’ di tempo. Se si tratta di un doppia gialla, ci potrebbe essere una macchina ferma in pista, o un commissario, o altro ancora, proprio dietro a una curva. E bisogna essere pronti a fermarsi, questo è quello che dice il regolamento".
"Nico ha perso solo un decimo in quella curva, quindi se questo è quello che sarà permesso di fare in futuro…".
"Ho pensato che vedendo una doppia bandiera si dovesse essere prudenti. Quindi, se è solo un decimo il tempo che si può perdere, da ora in poi approcceremo in modo diverso queste situazioni. Ma non sono sicuro che sia il modo più sicuro. Abbiamo visto altri casi in passato, ricordo che Maldonado ha colpito un commissario a Monaco perché non aveva rallentato a sufficienza. Bisogna fare in modo che sia molto, molto chiaro per tutti noi che andiamo in pista”.
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