Hamilton: "Regole Mercedes? Non cambia nulla. Corro come sempre"
Lewis Hamilton ha parlato in conferenza stampa delle nuove regole imposte a lui e a Rosberg riguardo la condotta di gara, ma si è detto non preoccupato. In più sembra ancora temere la Ferrari, ma più per facciata...
Foto di: XPB Images
Lewis Hamilton ha vinto per 3 volte il Gran Premio di Gran Bretagna, ovvero la gara di casa e in questo fine settimana cercherà di centrare la quarta affermazione, capace di renderlo il pilota britannico più vincente sulla pista di Silverstone (4 vittorie contro le 3 di Mansell, con Nigel che però vanta un successo anche a Brands Hatch).
Rosberg e Hamilton occupano le prime due posizioni del Mondiale e sono vicini tra loro, mentre Raikkonen e Vettel sono staccati di 50 punti dalla vetta. La coppia Ferrari sembra tagliata fuori dai giochi a metà campionato, eppure Hamilton non vuole escluderla dalla lotta per il vertice.
"Non credo che da ora in poi sarà una battaglia a due per il campionato. E' ancora presto. E' sempre stato così sin dall'inizio, la Ferrari è ancora vicina e a ogni gara è sempre lì. Sebastian (Vettel, ndr) ha avuto un paio di gare sfortunate, ha avuto molti più problemi, ma sono ancora in gioco e sono una forza di cui essere consapevoli e con cui dovremo certamente fare i conti". Al termine di questa affermazione, Lewis si è messo a ridere assieme all'ex compagno di squadra in McLaren Jenson Button, forse perché consapevole della difficoltà di recupero in classifica della Scuderia di Maranello...
"Dicevo, sicuramente abbiamo una posizione importante. Ci siamo trovati in posizioni peggiori in passato. Sono indietro di 11 punti, gli altri di 50 dalla vetta ma non è impossibile recuperare, quantomeno da parte mia".
Mancano 10 gare e Lewis dovrà recuperare 11 punti da Nico Rosberg, che comanda ancora la graduatoria generale del Mondiale dedicato ai piloti. Le nuove regole dettate dai vertici della Mercedes non precluderanno la lotta tra i due, ma probabilmente la limiterà. Lewis, però, non sembra essere troppo preoccupato.
"Credo che il mio destino sia sempre stato in mano mia, quindi da questo punto di vista non cambia nulla. Potrò correre come ho fatto sino a ora. Non ci sarà alcuna regola di team, nessun ordine di scuderia. Questo penso sia grandioso per tutti i tifosi. Dobbiamo essere entusiasti da questo punto di vista".
"I deterrenti imposti dalla Mercedes non mi fanno paura. Ma diciamo di sì... Diciamo che devo dire di sì. Non posso però dire di più riguardo quanto stabilito dalla Mercedes. Sono informazioni private che non posso divulgare, ma quello che è certo è che potremo ancora lottare tra di noi nel corso della gara".
"Fosse per e io farei sempre correre i miei piloti, perché noi siamo qui per correre. In più io e Nico abbiamo fatto oltre 60 gare assieme, da compagni di squadra, e solo in 2 o 4 abbiamo avuto problemi in pista tra noi. E' una percentuale molto piccola rispetto a quella in cui siamo stati vincenti. La realtà è questa".
"E' davvero molto bello essere qui, rappresentare tutti i britannici e tenere alto l'onore della bandiera. Non avverto pressioni però. Ricordo che venivo qui prima di guidare in F.1 sognando di trovarmi al posto che ricopro ora. Quindi è pazzesco pensare che io abbia già vinto tre volte su questa pista e spero di poter continuare".
I fischi austriaci sono acqua passata
"Ai fischi del podio al Red Bull Ring non ci penso quasi più. Appena siamo usciti dalla pista ho fatto due giorni di riposo, sono state giornate tranquille. Mi hanno anche avvertito che alcuni fan non hanno visto quanto è accaduto tra me e Nico, dunque avranno certamente sentito voci che riportavano di una mia manovra scorretta. Quindi capisco la reazione di alcune persone, che deve essere stata immediata, ma se alcuni continuano a pensarla in quel modo a me non cambia nulla. Il tifo che riceverò in questo fine settimana renderà quella contestazione molto piccole".
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