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Hamilton punta il dito contro Sirotkin: "Il nostro quasi contatto? Lui ha fatto una mossa irrispettosa!"

Il 5 volte iridato parla di una regola non scritta che impone ai piloti di tenere un certo gap da chi li precede nel giro di lancio, ma la sua manovra è stata pericolosa. Sirotkin non protesta e china il capo davanti al britannico.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Manuel Goria / Motorsport Images

Le Qualifiche del Gran Premio del Brasile continuano a tenere banco non tanto per il risultato sportivo, che ha regalato a Lewis Hamilton la pole numero 82 di una carriera sontuosa, quanto per alcuni episodi che hanno suscitato un vero e proprio polverone.

Uno di questi è senza dubbio il quasi-contatto avvenuto in Q2 tra Sergey Sirotkin e Lewis Hamilton. Il russo della Williams era intento a lanciarsi per il suo giro veloce così come il 5 volte iridato, ma procedeva a una velocità decisamente superiore a quella della Mercedes W09 numero 44.

Hamilton si è accorto del sopraggiungere del collega ma, invece di rimanere sulla traiettoria che stava occupando, ha repentinamente sterzato a sinistra. La stessa scelta compiuta da Sirotkin per evitare Lewis. Il contatto è stato evitato per una prontezza di riflessi di Sergey, che è poi finito con le ruote esterne sull'erba. Se così non fosse stato, avremmo potuto assistere a un incidente di proporzioni considerevoli.

La manovra di Hamilton è stata subito ritenuta molto pericolosa, ma non dai Commissari, i quali hanno deciso di non metterla sotto inchiesta. Il motivo? Hamilton non ha rovinato alcun giro veloce di Sirotkin, perché quest'ultimo era intento a lanciarsi. Una decisione che ha destato grande perplessità, ma non in Hamilton, il quale ha addirittura puntato il dito contro il collega della Williams perché in quel frangente stava procedendo molto più spedito rispetto a tutti gli altri pur essendo nel giro di lancio.

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"Tutti eravamo intenti a fare il nostro out-lap. Io, Sergey e tutti davanti a me. Bottas era davanti a me e aveva un passo tale da non diminuire il suo margine. Io ho dovuto fare in modo di fare la stessa cosa nei suoi confronti".

"Non sapevo di avere qualcuno alle spalle, poi ad un tratto alla Curva 11 ho visto una monoposto che arrivava ad alta velocità e così ho pensato: 'Oh mio Dio, chi è quel pilota che è intento a fare il suo giro veloce?'. Allora ho cercato di muovermi a sinistra. Ma chi era alle mie spalle non stava facendo un giro veloce, per cui non so affatto quale fosse il suo obiettivo in quel momento", ha affermato Hamilton..

"Tutti rispettiamo il margine dal pilota che abbiamo davanti. Avrei potuto cercare di superare Valtteri, o Valtteri avrebbe potuto provare a fare la stessa cosa con il pilota che aveva davanti. Tutti sappiamo che dobbiamo tenere un determinato spazio tra una monoposto e l'altra". Hamilton parla di una regola non scritta che dunque sembra essere in vigore tra i piloti.

"Quella di Sirotkin è stata una mossa irrispettosa. E' stata pericolosa per lui e per me. E' stata una manova strana, completamente non necessaria perché aveva spazio dietro di lui. Poi alla fine i nostri giri finali non sono stati eccellenti. Spero che Sergey possa imparare da quello che è successo".

Sirotkin china il capo davanti ad Hamilton!

Al termine delle Qualifiche in molti si sarebbero aspettati parole di condanna da parte di Sirotkin nei confronti di Hamilton, reo di aver fatto una manovra molto pericolosa mentre il russo era intento a lanciarsi per il suo giro veloce. Invece è accaduto l'esatto opposto e questo non ha potuto non sorprendere chi ha avuto modo di ascoltare le parole di Sergey nella Media Zone.

"Lewis mi ha ostacolato? Non saprei. Ho dovuto aumentare il mio passo nel giro di lancio perché altrimenti non sarei riuscito a scaldare bene le gomme. In pratica il mio giro di lancio è stato rapido come il mio giro veloce. Quello è stato il problema".

"Stavo sopraggiungendo alla Curva 11 e ho trovato Lewis che procedeva molto lento. Ho cercato di schivarlo andando verso sinistra, ma lui deve avermi visto all'ultimo minuto. Ha cercato di concedermi la traiettoria giusta ma io avevo già sterzato a sinistra. Sono cose che succedono. Lui è un campione del mondo, sa quello che fa e quindi non sono qui per lamentarmi per una piccola cosa come questa che comunque non avrebbe cambiato la mia posizione in griglia", ha concluso il pilota della Williams.

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