Hamilton prepara la rimonta, ma non considera che le Ferrari siano prendibili
Lewis resta fiducioso: "Nel team non vedo nessuno sotto pressione, anche un po' alla fine è positiva per il lavoro che facciamo. Ma ovviamente sulla monoposto tutto è al limite e a volte accadono questi imprevisti”.
A quale obiettivo potrà realisticamente puntare Lewis Hamilton nel Gran Premio di Germania? Ipotizziamo una gara su pista asciutta e lineare, ovvero senza contatti, incidenti e variabili legate all’ingresso in pista della safety car. Hamilton prenderà il via con gomme soft o medie, e avrà una certezza in più rispetto ai rivali diretti, ovvero quella di poter completare i 67 giri in programma con un solo pit-stop.
Se la temperatura della pista si manterrà sotto i 40 gradi, non si temono problemi di degrado eccessivo degli pneumatici, verificatisi venerdì ma con l’asfalto a 50 gradi. Ma se le previsioni meteo non dovessero risultare corrette (cosa già accaduta questo weekend) e dovessero riproporsi le condizioni di venerdì, allora per Lewis potrebbe prendere forma la chance di una sosta in meno. Ma per ora questa chance sembra improbabile.
Se Hamilton scatterà con le soft dovrebbe arrivare senza problemi a coprire metà gara con il primo stint, e l’obiettivo di Lewis sarà quello di trovarsi al comando quando gli altri big torneranno ai box per la prima sosta, prevista dalla Pirelli (per chi monta le ultrasoft) tra il giro 20 ed il 25. Se la performance della Mercedes si confermerà molto buona, il primo target di Hamilton sarà quello di tornare in pista davanti alla Red Bull di Verstappen, ovvero in quarta posizione. Poi sarà sfida a campo aperto, con le due Ferrari e Bottas.
Questo è uno scenario ideale, ma il primo a sostenere (forse per scaramanzia) che sarà una rimonta durissima è lo stesso Hamilton: “Questa è una pista diversa rispetto a Silverstone, e venerdì abbiamo visto che c’è la tendenza ad avere usura sul fronte degli pneumatici. Anche se c’è un bel rettilineo non credo che sarà così semplice sorpassare su questa pista, anzi, credo che siamo su uno dei circuiti più difficili su questo fronte. Ricciardo crede nella possibilità di rimontare? Daniel è una persona super ottimista, ed è una cosa molto bella del suo carattere. Questo è uno dei motivi per cui è così amato da tanti appassionati, è un grande personaggio, e proverò ad avere il suo stesso ottimismo”.
Lewis tira il freno, e non fa mistero di essere stato colpito dalla performance della Ferrari.
“Quando sono sceso in pista prima delle qualifiche ho pensato di avere tutto per puntare alla pole position, non credevamo che la Ferrari sarebbe stato così veloce sui rettilinei. Ma abbiamo visto che guadagnavano tre decimi sul dritto, ed è impressionante considerando che non hanno nuovi motori”.
Nella serata di ieri è arrivata la conferma da parte della Mercedes che a causare lo stop in qualifica di Hamilton è stato un problema idraulico, un imprevisto che si aggiunge alla lista dei guasti subiti dalla squadra campione del Mondo nella prima metà di stagione.
Colpa della pressione che la Ferrari sta mettendo sugli uomini della Mercedes?
“Personalmente non penso che sia così – ha spiegato Lewis - credo si tratti di episodi sfortunati. Nel team non vedo nessuno nervoso o sotto pressione, anzi, una certa dose di pressione alla fine è positiva per il lavoro che facciamo. Ma ovviamente sulla monoposto tutto è al limite, e a volte accadono questi imprevisti”.
“Quando mi sono fermato in qualifica credo che in tanti abbiano creduto che il mio passaggio sul cordolo sia stata la causa del problema – ha concluso Hamilton – ma non è stato così; tutti usano il cordolo in uscita di curva 1, ed anche io ho usato quella parte della pista. Ma il servosterzo non ha funzionato, e lo sterzo è diventato di colpo molto duro tirando verso sinistra. A quel punto non ho potuto far molto per evitare i dossi che ci sono in quel punto della pista”.
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