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Hamilton: "Potevo vincere, ma il traffico ha cambiato il risultato"

Lewis Hamilton non è riuscito a convertire la pole centrata ieri in vittoria, con questa che è finita nelle mani di Vettel e della Ferrari. Decisivi i giri passati alle spalle di Verstappen dopo il pit stop.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

XPB Images

Il vincitore Sebastian Vettel, Ferrari, secondo Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, leads Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, leads Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG

Dopo aver ottenuto la pole position numero 62 della sua carriera, portandosi a -3 da Ayrton Senna, Lewis Hamilton era pronto anche a centrare un altro successo, che lo avrebbe portato in vetta alla classifica mondiale piloti. Invece all'Albert Park di Melbourne il tre volte iridato ha dovuto prendere atto della forza della Ferrari.

Non stiamo parlando del team dei grandi proclami del 2016, poi non supportati dai fatti. Ma di una squadra che è riuscita a comunicare poco nel corso dell'inverno (o meglio, a non comunicare, mandando praticamente in frantumi il primo dei cinque assiomi della comunicazione umana stilati da Paul Watzlawick) per poi rivelarsi al mondo nel primo GP della stagione.

La Mercedes W08 Hybrid numero 44 ha mostrato subito di non essere in grado di fare la differenza come invece riusciva piuttosto facile alle sue progenitrici negli anni passati. Al giro 18 Hamilton è rientrato ai box per fare il primo e unico pit stop della sua gara, togliendo le UltraSoft per montare le Soft.

"La nostra strategia era fermarci al giro 19, mentre noi lo abbiamo fatto un giro in anticipo, al numero 18. In sostanza non avevo più nulla dalle gomme, dunque abbiamo deciso di rientrare un giro prima di quanto previsto".

Quello che risulta evidente è l'inefficace funzionamento delle gomme UltraSoft sulla monoposto del tre volte iridato. Più volte Hamilton si è lamentato con il proprio muretto nel primo stint, affermando di non avere il grip necessario per poter staccare la Ferrari di Vettel che lo tallonava.

"Non sappiamo ancora perché la W08 Hybrid abbia faticato così tanto a far lavorare le gomme nella maniera migliore, dovremo stidiare i dati, indagare. Devo dire di aver faticato soprattutto nel primo stint, e poi non sono riuscito ad essere abbastanza veloce, o comunque veloce quanto la Ferrari".

La chiave della corsa, però, Hamilton l'ha individuata nella situazione successiva al pit stop, quando è rientrato in pista trovandosi alle spalle di Max Verstappen, che procedeva più lento di lui. Impossibile tentare il sorpasso, dunque Hamilton non ha potuto fare altro che veder sfilare Vettel davanti a lui e all'olandese una volta uscito dalla pit lane dopo la sosta ai box. "Dopo la sosta sono rimasto bloccato nel traffico. Eravamo veloci e avremmo potuto vincere la gara, ma il traffico ha cambiato il risultato".

Per concludere, Hamilton ha voluto ricordare quando, ai test di Barcellona, affermò che la Ferrari era la monoposto da battere dopo aver analizzato i tempi fatti nelle due sessioni di prove sul tracciato catalano del Montmelo.

"Lo avevo già detto che le Ferrari erano veloci. Erano state le monoposto più veloci nei test, quindi sì, me lo aspettavo. Non avevano bluffato nelle prove di Barcellona. Erano davvero così veloci".

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