Hamilton: "Posso correre almeno altri cinque mondiali di Formula 1"
Il penta campione è stato il protagonista del talk show condotto da David Letterman sulla piattaforma Nextflix: è stato intervistato prima dell'avvio della stagione che sta conducendo e sembra intenzionato a battere tutti i record
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, prima posizione, festeggia con il suo trofeo
Steve Etherington / Motorsport Images
“Sono pazzescamente determinato a vincere”. Lewis Hamilton non sembra aver alcuna intenzione di chiudere con la Formula 1, anzi, l’euforia da successo accresce il suo desiderio di proseguire una carriera stellare.
“Michael (Schumacher) si è ritirato la prima volta a 38 anni, e poi a 43. Credo di avere ancora del tempo davanti, posso correre almeno altri cinque Mondiali”.
Hamilton è stato il protagonista del talk show condotto da David Letterman sulla piattaforma Nextflix, una lunga intervista (registrata prima del via del Mondiale 2019) in cui il cinque volta campione del Mondo ha confermato di non avere mai preso in considerazione il ritiro.
“Potrei fermarmi immediatamente, nessuno mi obbliga a correre, ma la mia fame di vittorie è molto grande. E poi se mi fermassi ora sentirei di aver gettato al vento una chance, e io sono un pilota che ha lavorato molto sin dalla mia infanzia per arrivare dove sono. Quindi continuerò a fare ciò che faccio fino al giorno in cui non lo troverò più divertente”.
Gli amanti delle statistiche sono avvisati: se Lewis proseguirà come nelle intenzioni, in altre quattro o cinque stagioni ai record che già detiene è destinato ad aggiungerne molti altri, ritoccando primati che sembravano inattaccabili.
Non è un caso che Hamilton abbia sottolineato che andrà avanti fino a quando si divertirà, perché secondo Lewis la generazione attuale di piloti è fisicamente preparatissima, e potrebbe anche superare i 40 anni senza pagare alcun dazio.
Ma c’è il logorio psicologico, soprattutto per chi è stato quasi costantemente in lotta per il Mondiale, e mantenere la gioia di scendere in pista diventa una componente fondamentale.
“Dal punto di vista mentale il nostro sport è estremamente impegnativo – ha sottolineato – ciò che facciamo non ha solo aspetti divertenti. Quando vinci sei euforico e gratificato, ma nell’arco di una stagione ci sono fasi in cui si scende velocemente, periodi negativi in cui devi restare calmo e stabile, altrimenti è difficile risalire. Non è facile”.
Ma nel rendimento che Hamilton sta assicurando alla Mercedes per ora di segni d’usura non c’è traccia, così come di cali di performance.
Al contrario, Lewis nel tempo ha imparato ad ottimizzare tutto il possibile, e lo ha fatto (a differenza di alcuni piloti del passato) senza perdere smalto. E soprattutto, al contrario dei giudizi sommari stilati davanti ad una foto social, Hamilton resta un grande appassionato di Formula 1, con una dedizione ed una motivazione che hanno pochi eguali nel paddock.
Se così non fosse, come ha sottolineato, non avrebbe ostacoli nel salutare tutti ed essere decisamente gratificato con quanto già messo in bacheca.
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