Hamilton messo sotto inchiesta a causa di un'anomalia del sistema
Michael Masi, direttore di gara della F1, ha spiegato perché il 5 volte iridato non abbia preso alcuna penalità per aver girato piano in regime di Safety Car.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Lewis Hamilton è stato indagato dalla Direzione Gara nel corso del Gran Premio di Germania per una presunta violazione nel momento in cui in pista era stata fatta entrare la Safety Car.
Il pilota della Mercedes avrebbe potuto ricevere una sanzione a fine gara se i Commissari avessero scoperto una violazione delle regole da parte di Lewis nel corso dei giri svolti dietro la vettura di sicurezza. Il 5 volte iridato avrebbe infatti compiuto un giro troppo lentamente.
Ma un'indagine dei Commissari ha scoperto che Hamilton è stato indagato solo per una potenziale scorrettezza grazie a una situazione mai verificatasi prima d'ora.
Nel corso della gara la FIA ha annunciato che aveva preso in esame l'azione di Hamilton, ossia aver guidato troppo lentamente dietro la Safety Car entrata dopo l'incidente occorso a Charles Leclerc.
La situazione è nata quando Hamilton è tornato in pista dopo il suo incidente nell'ultima curva, avvenuto pochi metri più avanti rispetto al punto di impatto della Ferrari numero 16 con il muro.
Secondo le regole attuali di F1 i piloti devono mantenere un delta prestabilito sino a quando la Safety Car non ha attraversato la prima linea a lei dedicata per la seconda volta.
Ciò significa che le monoposto che hanno attraversato quella linea per due volte sono autorizzate a correre alla normale velocità alle spalle della Safety Car, mentre le monoposto che l'hanno attraversata una sola volta - come nel caso di Hamilton - sono ancora tenute a rispettare il delta.
Hamilton ha quindi guidato lentamente fino alla fine restando nel delta per rispettare le regole, mentre altre monoposto stavano già guidando molto più velocemente. Questa differenza di velocità ha fatto sì che scattasse l'allarme riguardo la sua guida troppo lenta.
Michael Masi, direttore di gara della F1, a fine corsa ha dichiarato: "E' stata un'anomalia, fondamentalmente a causa di com'è pensato e strutturato il sistema. Quindi non abbiamo preso alcun provvedimento ai danni di Hamilton".
"In effetti nei primi 2 giri dietro la Safety Car devi rispettare il tempo delta per recuperare in maniera efficace il ritardo. L'anomalia era che tutti gli altri erano al loro terzo giro, mentre Lewis era al suo secondo giro, dunque doveva rispettare ancora il delta mentre tutti gli altri attorno erano tornati a spingere per raggiungere la Safety Car".
"Parlando con alcuni direttori sportivi, posso dire che questa è una situazione che non abbiamo mai visto prima. Quindi è qualcosa che dobbiamo guardare bene in generale per il futuro".
Masi ha anche spiegato di non avere motivo di preoccuparsi riguardo l'incidente di Hamilton avvenuto sotto regime di Safety Car all'ultima curva.
"Penso che l'incidente sia stato innescato dalle condizioni che c'erano in quel momento. Abbiamo avuto condizioni difficili per tutto il pomeriggio e le hanno dovute affrontare tutti".
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