Hamilton: "Magic button al riparo per evitare altre Baku"
Lewis Hamilton rivela che la Mercedes ha coperto il "Magic button" per evitare che in futuro possa accadere quanto visto alla ripartenza del GP d'Azerbaijan, dove Lewis ha gettato al vento una grande opportunità per tornare in testa al Mondiale.

Sono passate ormai 2 settimane dal Gran Premio d'Azerbaijan, ma continua a tenere banco l'errore commesso da Lewis Hamilton alla ripartenza del GP, a 2 giri dal termine dello stesso dopo la bandiera rossa esposta causata dall'incidente di Max Verstappen.
Hamilton, a quel punto, aveva in mano la possibilità concreta di portare a casa almeno 18 punti e tornare in testa al Mondiale. Invece, un errore commesso dopo la ripartenza per aver toccato il cosiddetto "Magic button" lo ha fatto arrivare lungo alla prima staccata e lo ha portato a perdere tutto.
Nella conferenza stampa del giovedì al Paul Ricard, il 7 volte iridato ha fatto sapere che la Mercedes non ha deciso di spostare il bottone che ha causato l'errore del pilota, ma di coprirlo con una sorta di involucro, per evitare che urti involontari possano ancora farlo entrare in azione in momenti tutt'altro che consoni. Proprio com'è successo a Baku.
"Non abbiamo spostato il bottone. Lo abbiamo solo coperto per essere sicuri che non si ripresenti quanto accaduto a Baku, per evitare che io possa toccarlo involontariamente un'altra volta", ha rivelato Hamilton.
"Ma questa è una soluzione a breve termine. Non è una cosa semplice cambiare o muovere un bottone. E' stato tutto pensato e progettato per essere in un certo punto. Dunque cercheremo di trovare una soluzione a lungo termine per il futuro, probabilmente".
Ricordiamo che il "Magic button" non è altro che la mappatura utilizzata in Mercedes per regolare una serie di parametri, tra cui quelli relativi alla temperatura dei freni, in regime di safety car e Virtual Safety Car.
Hamilton, dal canto suo, è tornato su quel lungo che lo ha privato di un risultato alla vigilia insperato. Per lui, quello fatto a Baku, non si deve considerare un errore. Ecco perché.
"Non ho certo fatto un errore sotto la pressione di Max! Quello che ho fatto a Baku non lo considero nemmeno un errore. Non so quale sia stato quello precedente, a dire il vero. Ma non sento alcuna pressione. Sono abbastanza rilassato e non posso essere perfetto".
"Un errore è quando vai fuori pista sbagliando il punto di frenata o vai a muro. Ma non è stato quello il caso. E' stato una sorta di errore non forzato, ma è qualcosa che è successo a Baku. Sarebbe potuto accadere ovunque".
"Purtroppo è difficile pensare a quello che è successo in Azerbaijan. Ma abbiamo imparato dall'esperienza che abbiamo fatto e andiamo avanti".
Aston Martin: Furbatto sarà il nuovo Engineering Director
Gasly: "Il mio futuro è nelle mani della Red Bull"
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.