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Intervista

Hamilton: "La F.1 deve tornare dove c'è il pubblico: nelle grandi città!"

Lewis Hamilton dà la sua visione della direzione nella quale dovrebbe andare la Formula 1 nel futuro: "Sono un grande fan dei circuiti cittadini: spero ad esempio che il calendario possa arricchirsi di tappe come New York, sarebbe fantastico".

Polesitter: Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Foto di: XPB Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
Lewis Hamilton in copertina sul Time Magazine
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid con un omaggio al Dr. Aki Hintsa sul suo casco
Il casco di Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Nella sua carriera in Formula 1 Lewis Hamilton ha vinto tredici volte sui circuiti cittadini. Riuscire a gestire al meglio una monoposto tra i muri delle città è una delle caratteristiche dei grandi campioni, dotati di quell’istinto che consente di sfruttare il centimetro che separa le ruote dalle barriere come fosse un metro.

Non è un caso che Hamilton sia un grande fan delle gare in città, ma non è solo questo. Si parla di pubblico, e della necessità che la Formula 1 vada incontro agli spettatori, anche fisicamente...
“Io non sono un grande fan di alcune piste sorte distanti dalle città – ha spiegato il pilota della Mercedes - gli appassionati sono costretti a fare i pendolari, e non è sempre agevole. Quando andiamo in Cina, ad esempio, siamo vicini ad una citta immensa (Shanghai) ma la pista è lontana dalla gente. E’ un grande e bel circuito, ma non so perché sia stato costruito così lontano dal centro abitato".

"Credo che in futuro si dovrebbe puntare maggiormente sui tracciati cittadini, questa è la mia convinzione, è spero ad esempio che il calendario possa arricchirsi di tappe come New York, sarebbe fantastico”.

Lewis ha sottolineato come sia importante avvicinarsi il più possibile al pubblico se la Formula 1 vuole coinvolgere il maggior numero di persone.
“Penso che il problema più grande, quando parliamo di distacco tra la Formula 1 e pubblico, sia la difficoltà nel cercare una relazione diretta con la gente. Se un fan di calcio vuole identificarsi con un suo idolo, ad esempio Messi, può andare in un negozio, comprare la sua maglietta, un pallone, ed invitare degli amici e giocare".

"Nel nostro sport è impossibile per un fan imitare ciò che fa il suo idolo. In Formula 1 siamo venti piloti al mondo, non siamo centinaia, e solo noi possiamo guidare queste monoposto. Poi, purtroppo, abbiamo una singola gara per nazione, e un appassionato deve attendere un anno intero per tornare a vedere una corsa dal vivo, e l’eccitazione che segue ad un evento finisce col calare nei mesi successivi. Gli Stati Uniti, ad esempio, sono un paese immenso, ma hanno una sola gara in calendario, troppo poco”.

“Abbiamo delle gare in cui non ci sono spettatori – ha concluso Hamilton - ed altre in posti dove c’è il tutto esaurito. Perché non fare più gara dove c’è maggiore interesse? La maggiore affluenza di pubblico la vediamo nei luoghi storici della Formula 1 e nelle città. Sono i tifosi che trasformano una gara in un evento, quando ad esempio andiamo a Silverstone c’è un atmosfera stupenda perché le tribune sono stracolme. Ed è in questi posti che dovremmo andare”.

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