Hamilton: "Gara partita male, poi è stata una caccia"
Il sette volte campione del mondo ha piegato la resistenza di Verstappen e della Red Bull grazie ad una strategia a due soste che ha sorpreso l'olandese. Adesso il conto delle vittorie è di 3 a 1 per Lewis.
Il vincitore Lewis Hamilton, Mercedes nel parc ferme
100 pole e 98 vittorie in carriera. Sono questi i nuovi numeri che può sfoggiare Lewis Hamilton al termine di un Gran Premio di Spagna conquistato grazie ad un sapiente lavoro di strategia da parte del muretto della Mercedes.
Una gara iniziata in modo complesso per il sette volte campione del mondo, ma conclusa per la terza volta quest’anno sul gradino più alto del podio.
Nulla ha potuto un Max Verstappen oggi impeccabile. L’olandese ha sfruttato al meglio la partenza dal lato più gommato della pista per poi staccare al limite in Curva 1 e prendersi di forza la prima posizione, ma quando Hamilton si è trovato negli scarichi impossibilitato a superare una Red Bull numero 33 aerodinamicamente più scarica il muretto del team 7 volte campione del mondo ha ragionato con lucidità e pescato la carta vincente dal mazzo.
In Mercedes hanno richiamato Hamilton ai box per montare un secondo set di medie. Una mossa azzardata ma che ha funzionato, grazie anche al piede destro pesantissimo dell’inglese.
“Mi sento alla grande, ci siamo di nuovo! Il duro lavoro sta ripagando”, ha dichiarato un raggiante Hamilton una volta uscito dall’abitacolo della sua W12.
“La partenza è stata molto complessa. Il lato destro della pista era più gommato e la Red Bull ne ha approfittato partendo molto bene. Poi è stata una caccia”.
Lewis ha spiegato di non aver mai avuto nella fase iniziale della corsa una velocità tale da sfruttare al massimo il DRS e beffare Verstappen ed ha sottolineato come si sia trovato nella condizione di dover da un lato badare al consumo delle gomme e dall’altro cercare di tenere il ritmo di Max.
“Mi sono avvicinato tanto e pensavo di dover risparmiare le gomme per attaccare in un secondo momento, ma non sono riuscito a trovare lo spunto per superare. Quando sono tornato in pista dopo la seconda sosta ho dovuto recuperare più di 20 secondi. E’ stato un azzardo, ma la strategia è stata giusta”.
La strategia alternativa applicata dalla Mercedes è sembrata azzardata, ma già ieri, al termine delle qualifiche, Valtteri Bottas aveva fatto capire come non fosse un’idea così campata in aria. Lewis, invece, si è detto consapevole sin dall’inizio che finire la gara con una sola sosta sarebbe stato complicato.
“La strategia non era quella prevista all’inizio ma sapevamo che c’era la possibilità di effettuare due soste. In teoria quella ad uno stop è la strategia più veloce, ma so per esperienza che è molto difficile concludere la gara con una sola sosta”.
Vedere la Mercedes numero 44 tornare una seconda volta ai box quando aveva la Red Bull nel mirino ha colto tutti di sorpresa. Hamilton ha affermato di aver dubitato inizialmente della scelta, ma di aver poi avuto piena fiducia nei calcoli del suo muretto.
“Quando mi hanno chiamato ero indeciso se rientrare o ignorare la chiamata ai box e provare ad attaccarlo. Alla fine ho seguito le indicazioni ed ha funzionato. Questo team ha dimostrato ancora una volta di essere straordinario”.
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