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Hamilton: "Fa schifo avere solo tre motori per la stagione 2018!"

Il quattro volte campione del mondo dopo la brillante rimonta nel GP del Brasile con la power unit fresca, lancia l'allarme per il prossimo anno: "Per trovare l'affidabilità bisognerà gestire la potenza, ma questa non è la F.1".

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08

Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, incontra dei fan
Lewis Hamilton, Mercedes-Benz F1 W08
Gli ingegneri si preparano a mandare fuori Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, per il suo primo gir
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Bandiera rossa per l'incidente di Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08,
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, escono dai box
Fernando Alonso, McLaren MCL32 e Lewis Hamilton, Mercedes-Benz F1 W08 lottano per posizione
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, passes Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM10

Finora la questione è rimasta sotto traccia: nessuno delle squadre ha avuto niente da dire e men che meno i Costruttori di motori che, invece, a casa conteggiano i motori che esplodono al banco prova!

Come mai? La ragione è semplice: le regole della FIA prevedono che nel 2018 i motori utilizzabili per pilota nel corso della stagione saranno solo tre e non più quattro, mentre i GP in calendario saliranno a ventuno: ogni unità, quindi, dovrà vivere sette week end, portando la vita delle power unit a 7.000 km, vale a dire una distanza di gran lunga superiore a quella di una 24 Ore di Le Mans.

Alcuni elementi della power unit (MGU-K, centralina elettronica e batteria) saranno limitate a due. Gli osservatori continua a dire che il regolamento tecnico non porterà grandi cambiamenti nel 2018, mentre gli affetti di queste norme potrebbero avere riflessi molto importanti sulle prestazioni delle monoposto del prossimo anno, tant’è che nessuno motorista è ancora riuscito a completare una durata secondo i parametri previsti nella stagione ventura.

La norma era stata pensata molto tempo fa quando il legislatore e i Costruttori pensavano che la tecnologia della power unit sarebbe stata più matura, facilitando un bilanciamento delle prestazioni e, quindi, un calo sensibile dei costi.

Le rotture a raffica di Honda e, recentemente, di Renault, testimoniano come si sia lontani da quell’obiettivo, per cui il salto che è stato deliberato rischia di riaprire il problema dell’affidabilità a livello generale.

A rompere il silenzio ci ha pensato Lewis Hamilton che ha ammesso di essere stato costretto spesso a guidare in maniera prudente proprio per proteggere il proprio motore. L’inglese nel GP del Brasile ha potuto disporre della quinta unità stagionale (in configurazione motore 4) dovendo partire dalla pit lane e, quindi, non pagando nessuna penalità dopo il crash in qualifica.

Hamilton dovendo disputare solo due GP con il nuovo motore (Interlagos e Abu Dhabi) ha potuto sfruttare al massimo la power unit in Brasile utilizzando il bottone magico per sfruttare la piena potenza e il quattro volte campione del mondo si è prodotto in una rimonta che lo ha portato da ultimo a quarto…

“Questa è la prima volta che ho potuto davvero sfruttare il motore – ha confermato Hamilton – dopo la rottura della power che mi è capitata lo scorso anno nel Gran Premio di Malesia non ho più voluto spingere oltre il necessario, anche quando il team mi diceva che era possibile farlo".

"Oggi è stata una sensazione bellissima poter usare tutta la potenza del motore senza pensieri, mi è sembrato di correre in karting!”

“Non credo che sia un gran cosa avere solo tre power unit il prossimo anno, penso che sia uno schifo mentre mi piace andare sempre al limite, ogni singolo giro, e oggi ho avuto la possibilità di farlo e mi è piaciuto un sacco poterlo fare”.

“Chi era davanti a me, nelle prime posizioni, doveva gestire la power unit, come al solito , e non erano nella mia stessa situazione. Sarebbe opportuno tenere presente questa situazione quando si parla di futuro”.

 

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