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Hamilton sfida i governi: "Via le statue di persone razziste!"

Hamilton applaude i manifestanti che a Bristol hanno tirato giù e gettato nel fiume di Bristol la statua di Edward Colston, sollecitando i governi di tutto il mondo a prendere esempio e togliere simboli dedicati a persone razziste.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Foto di: Erik Junius

Le proteste del movimento Black Lives Matter proseguono e, nel corso degli ultimi giorni, si sono espanse, andando ben oltre Minneapolis e gli Stati Uniti. Di pari passo, continua il supporto al movimento di Lewis Hamilton, primo pilota di Formula 1 a schierarsi in maniera netta con chi è sceso in piazza per protestare contro le violenze subite dalle persone di colore negli Stati Uniti e, più in generale, in tutto il mondo.

Poche ore fa, nel corso di una protesta nella città di Bristol, un gruppo di manifestanti ha letteralmente tirato giù la statua bronzea di Edward Colston, politico britannico, mercante e filantropo vissuto tra il 1636 e il 1721.

La folla manifestante ha deciso di tirarla giù, di prenderla a calci e, poco dopo, di gettarla letteralmente nel fiume. Colston, nel corso della sua vita, è stato promotore dell'arrivo di migliaia di uomini, donne e bambini africani negli Stati Uniti tra il 1962 e il 1689. Un buon numero di questi è morto nel corso del viaggio dal continente africano a quello americano.

 

Per onor di cronaca va aggiunto che Colston ha avuto statue e strade intitolate da parte di governi e città per aver finanziato la costruzione di scuole, ospedali, ospizi e chiese a Bristol, Londra e altre città del Regno Unito. Ciò, però, non è stato oggetto di discussione. Per i trascorsi da commerciante di schiavi, la statua di Colston è stata eliminata.

Questo atto è ora oggetto di inchiesta da parte della polizia locale, che sta visionando i filmati per cercare di individuare i colpevoli. A favore dell'azione compiuta da alcuni manifestanti si è schierato Lewis Hamilton.

Il pilota della Mercedes ha pubblicato una storia sul proprio profilo ufficiale di Instagram in cui ha scritto poche, ma significative parole.

"La statua di Edward Colston, mercante di schiavi, è stata buttata giù!!! Il nostro paese ha onorato un uomo che ha venduto schiavi africani! Tutte le statue di uomini razzisti che hanno fatto soldi dalla vendita di vite umane dovrebbero essere tolte!", si legge nella prima parte del messaggio.

Hamilton ha poi rincarato la dose, letteralmente sfidando i governi di tutto il mondo a unirsi a queste "rimozioni pacifiche" di statue che raffigurano personaggi che nel corso della loro vita hanno denotato comportamenti o atti razzisti.

"Chi sarà il prossimo? Sfido i presidenti del governi di tutto il mondo a seguire l'esempio, togliere queste statue, per unirsi alla rimozione pacifica di questi simboli razzisti".

Nel corso della mattinata odierna, alcuni manifestanti hanno imbrattato anche la statua di Sir Winston Churchill - uno dei fautori della sconfitta del nazifascismo in Europa - cancellando il suo nome con una bomboletta nera e scrivendo poco sotto: "Fu un razzista" e attaccando sopra la figura dell'ex primo ministro britannico cartelli con scritte legate alla protesta.

 

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