Hamilton è troppo nervoso: ora deve imparare a perdere
Hamilton in un tweet ha dato dell'idiota al membro della Mercedes che ha deciso di presentare un reclamo contro Verstappen: l'inglese sta alzando la soglia della conflittualità nel team e fuori. Cosa ha in testa il tre volte campione del mondo?
Foto di: XPB Images
Partiamo da un dato: nell’arco della sua carriera Lewis Hamilton non ha mai visto vincere un compagno di squadra. Raramente si è ritrovato alle spalle di un collega di box, ma mai quando si è lottato per il traguardo assoluto. Una premessa importante, perché di fatto Hamilton sta vivendo una situazione per lui inedita, che non sa accettare ed affrontare. Lo si è visto chiaramente a Suzuka.
Lewis è arrivato in Giappone subito dopo la cocente delusione di Sepang, un colpo durissimo che ha cambiato drasticamente la classifica di campionato. Si è pensato che per Hamilton sarebbe stato un toccasana essere in pista pochi giorni dopo, ma sessione dopo sessione il weekend di Suzuka ha visto un Rosberg galvanizzato dal vedere l’obiettivo “campionato” vicino come non mai. E per Hamilton i guai si sono amplificati.
In realtà Lewis ha mostrato i primi segni di nervosismo già nella tradizionale conferenza stampa di giovedì, mettendo in scena un teatrino poco rispettoso nei confronti dei colleghi presenti con lui all’incontro con i media: scattare foto da pubblicare in tempo reale sui social mentre parlavano gli altri piloti, senza ascoltare risposte e domande altrui.
Molti media inglesi hanno criticato il suo comportamento, ed ecco la reazione di Hamilton: stop alle conferenze con i giornalisti. Poco prima del via del Gran Premio del Giappone ha avuto da ridire sulla sua piazzola da cui avrebbe preso il via della gara, pretendendo che venisse asciugata essendo ancora umida dopo la pioggia caduta nella notte. Precauzione inutile, visto che poi la partenza lo ha visto scattare al ralenty.
La sigla finale del fine settimana è stato un tweet al veleno contro un membro della squadra, colpevole a suo dire di aver presentato il reclamo (poi ritirato) nei confronti di Max Verstappen: “Un idiota ha deciso di presentare reclamo”, ha tuonato, confermando di non aver nulla da ridire nel comportamento del pilota olandese.
In questo contesto di continue manifestazioni di nervosismo, Hamilton ha disputato una gara, andata male, e questo non è un riscontro che in fin dei conti può sorprendere. A dirla tutta Lewis ha corso molto bene, ma si è concesso un'altra partenza ad handicap (ottavo al termine del primo giro) che ha compromesso le sue ambizioni.
La rimonta, molto bella, gli ha permesso di salire sul podio, ma in questo caso il gradino è stato quello più basso. Una sofferenza per Hamilton, un vestito scomodo, mai sfoggiato prima, ma che ora è obbligato ad indossare.
Mancano quattro gare al termine della stagione, ed il cammino di Hamilton si è fatto molto in salita. Ma al di là della possibilità di conquistare un Mondiale che forse sentiva già in tasca, Lewis farebbe bene a mostrare in questi Gran Premi un volto differente. Si può anche perdere, è successo ai più grandi nomi del Motorsport, e lo si può fare con eleganza e rispetto.
Un campione come lui non può concedersi cadute di stile. Rosberg nel 2014 trovò la forza di andare nel retro-podio di Abu Dhabi per congratularsi con Lewis, fresco campione del Mondo, mostrando una sportività che finora Hamilton ha tenuta nascosta.
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