Hamilton ad Austin rompe l'incantesimo della 50esima vittoria
Hamilton vince il GP degli Stati Uniti davanti a Rosberg e riduce a 26 i punti di distacco dal tedesco, mentre Ricciardo è terzo con la Red Bull. La Ferrari si accontenta del quarto posto di Vettel, mentre Raikkonen si ferma per una ruota non fissata.
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
XPB Images
Lewis Hamilton torna a sperare: l'inglese vince il GP degli Stati Uniti per la quarta volta e centra la 50esima vittoria, rompendo quello che sembrava un incantesimo che durava dal GP di Germania che ha preceduto le vacanze estive. Il tre volte campione del mondo ha dominato il week end americano, azzeccando anche una partenza perfetta che lo ha messo al riparo da qualsiasi attacco: il britannico ha ridotto a 26 punti il distacco dal compagno di squadra.
Nico Rosberg, partito con le gomme Soft come Hamilton, si è fatto sorprendere alla prima curva da Daniel Ricciardo che poteva fare affidamento sul maggiore grip della Supersoft: tutte le strategie che erano state costruite a tavolino sono saltate a causa della temperatura più fresca del previsto per cui tutte le mescole sono andate in crisi prima del previsto e la sarabanda dei pit stop è scattata molto prima del previsto, stravolgendo ogni tattica.
Il tedesco, che ha puntato su due stint sulle Medium, è riuscito a riprendersi il secondo posto ottenendo il miglior risultato non potendo puntare alla vittoria, ragionando più in ottica di campionato che pensando alla singola gara, dal momento che proprio Daniel Ricciardo è finito staccato con la Red Bull: l'australiano coglie un altro podio e mette in ghiacciaia il secondo posto nella classifica del mondiale Costruttori, nonostante le mattane di Max Verstappen che è stato costretto al ritiro.
Max Verstappen, infatti, ne ha combinatr più di... Bertoldo: l'olandese prima ha disatteso gli ordini del muretto di preservare le gomme ("non sono qui per arrivare quarto!" ha urlato via radio), poi è rientrato ai box al 26esimo giro credendo di essere stato richiamato in pit lane, mentre nessuno gli aveva chiesto di rientrare per cui ha dovuto aspettare che i meccanici sistemassero le gomme per il pit stop e, infine, tre giri dopo ha avuto un problema alla trasmissione e, nonostante questo, ha cercato di arrivare ai box procedendo pianissimo e incrociando spesso la traiettoria per non stare in mezzo alle ruote degli avversari.
Quando Max si è reso conto che non avrebbe potuto giungere alla pit lane, ha tagliato la via di fuga per parcheggiare la RB12 che si è bloccata con una marcia inserita. I commissari americani, poco efficienti, hanno impiegato molto tempo a spostare la Red Bull per cui Charlie Whiting è stato costretto a imporre la Virtual Safety Car. Al ragazzino, solitamente freddo, devono essere saltati i nervi perdendo un po' il controllo della situazione, sommando errore ad errore. Da richiamare anche la squadra che, come al solito, non lo sa gestire...
Resta fuori dal podio la Ferrari quarta con Sebastian Vettel: la SF16-H nel corso della corsa ha avuto delle fiammate di competitività, ma alla fine il pilota tedesco si era preso mezzo minuto di distacco prima dell'ultimo pit stop necessario probabilmente per controllare l'ala posteriore: dei murble sono finiti tra i profili dell’ala posteriore che così andava in stallo. Il quattro volte campione del mondo si deve accontentare del giro più veloce della corsa (1'39"877 che è il record della pista in gara), ma è una magra consolazione.
Si è dovuto fermare dopo il secondo pit stop Kimi Raikkonen con la posteriore destra non serrata: la SF16-H è stata messa sotto inchiesta per unsafe release. Il finlandese è ripartito dalla piazzuola dopo che si è acceso il semaforo verde, ma in cima alla salita, prima della Curva 1, ha accostato sentendo che c'era qualcosa che non andava. Kimi è tornato in corsia dei box in retro, facendo una manovra vietatissima che sarà sanzionata.
Non è un bel momento della Ferrari che non regge il passo di Mercedes e Red Bull Racing: adesso se ne faranno una ragione anche Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene...
Fantastica la rincorsa di Fernando Alonso che ha concluso quinto dopo una durissima battaglia con Carlos Sainz che ormai aveva le gomme finite avendo fatto una sosta in meno dell'asturiano. Il due volte campione del mondo ha mostrato ad Austin quanto sia incontaminato il suo talento cristallino, visto che Jenson Button ha concluso doppiato con l'altra McLaren. Il quinto posto con questa MP4-31 vale quanto una vittoria!
Carlos Sainz ha ottenuto il massimo dalla sua Toro Rosso STR11: l'iberico torna a punti dopo un digiuno che durava dall'Ungheria. E' l'indiscusso capitano del team di Faenza, visto che con un motore Ferrari dello scorso anno si è inserito fra monoposto molto più potenti. Daniil Kvyat, invece, è stato sanzionato con una penalizzazione di 10 secondi per aver centrato SergioPerez nelle prime battute e poi è finito 12esimo.
Molto sfortunato Felipe Massa con la Williams: il brasiliano sperava di guadagnare qualche punto sulla Force India nella lotta per il quarto posto neò Costruttori, ma si è fatto sorprendere dall'attacco chirurgico di Fernando Alonso che non gli ha risparmiato una "sportellata" al 52esimo giro per il quale è stato messo sotto investigazione. Oltre a subire il sorpasso mentre era in bagarre con Sainz, il brasiliano ha patito una foratura che lo ha fatto scivolare al settimo posto, una piazza davanti a Sergio Perez. Un punticino sulla Force India è meno di quanto potesse meritare...
Oggi per finire a punti bastava esserci: nono Jenson Button e decimo Romain Grosjean che si porta a casa un punto nel suo 100esimo GP, mentre Esteban Gutierrez con l'altra Haas è stato costretto al ritiro pare per un altro problema all'impianto frenante.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 56 | 1:38'12.618 | 2 | 25 | |||||
2 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | Mercedes | 56 | 1:38'17.138 | 4.520 | 4.520 | 2 | 18 | |||
3 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 56 | 1:38'32.310 | 19.692 | 15.172 | 2 | 15 | |||
4 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 56 | 1:38'55.752 | 43.134 | 23.442 | 3 | 12 | |||
5 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 56 | 1:39'46.571 | 1'33.953 | 50.819 | 2 | 10 | |||
6 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Ferrari | 56 | 1:39'48.742 | 1'36.124 | 2.171 | 2 | 8 | |||
7 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 55 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 3 | 6 | |||
8 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | 4 | |||
9 | 22 | Jenson Button | McLaren | Honda | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | 2 | |||
10 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | 1 | |||
11 | 20 | Kevin Magnussen | Renault | Renault | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 3 | ||||
12 | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Ferrari | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
13 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
14 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
15 | 12 | Felipe Nasr | Sauber | Ferrari | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
16 | 77 | Valtteri Bottas | Williams | Mercedes | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
17 | 94 | Pascal Wehrlein | Manor | Mercedes | 55 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
18 | 31 | Esteban Ocon | Manor | Mercedes | 54 | 2 laps | 2 giri | 1 giro | 3 | ||||
dnf | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 38 | 3 | Ritirato | ||||||
dnf | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 28 | 2 | Ritirato | ||||||
dnf | 21 | Esteban Gutierrez | Haas | Ferrari | 16 | 2 | Ritirato | ||||||
dnf | 27 | Nico Hulkenberg | Force India | Mercedes | 1 |
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