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Halo: era la Ferrari a favore, ma dietro c'è una battaglia sul peso!

Allo Strategy Group la Ferrari era stato l'unico team a favore dell'Halo che poi è stato imposto dalla FIA a prescindere per ragioni di sicurezza. La protezione della testa fa discutere: c'è chi progetta la F.1 2018 senza i 10 kg e altri con il peso in più.

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H con la versione aggiornata dell'Halo

Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H con la versione aggiornata dell'Halo

XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, con il dispositivo shield installato sulla monoposto
Sebastian Vettel, Ferrari, con la versione aggiornata dell'Halo installata sulla SF16-H
Jean Todt, Presidente FIA, Chase Carey, Chief Executive Officer, Executive Chairman, Formula One Gro
Max Verstappen, Red Bull Racing RB12 with the Halo cockpit cover
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid with the Halo cockpit cover
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB12  sits in his car with the halo attached
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H with a Halo cockpit cover
Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS16 con il dispositivo Halo
Marcus Ericsson, Sauber C35 with a Halo cockpit cover
Felipe Massa, Williams FW38 con il dispositivo Halo

La scorsa settimana la FIA, con una decisione a sorpresa, ha deciso di introdurre il sistema di protezione Halo sulle monoposto di Formula 1 2018.

Da un anno e mezzo le varie soluzioni che i tecnici della Federazione Internazionale hanno portato in pista (alternandosi su tutte le monoposto) non hanno mai incontrato i favori di piloti e squadre, al punto da far nascere nel paddock la convinzione che il progetto sarebbe sfumato senza diventare realtà.

Invece la FIA ha sorpreso tutti, arrivando di fatto a imporre una scelta senza neanche badare molto all’opinione contraria delle squadre. Curiosamente mentre i partecipanti allo Strategy Group erano ancora ai saluti di fine incontro, girava già l’indiscrezione riguardante l’unica squadra che non si è espressa contro la decisione della Federazione Internazionale.

E secondo alcuni presenti al tavolo del gruppo strategico sembra che quel team sia la Ferrari. Ma è fumo negli occhi. In realtà ai fini formali non conta nulla, visto che la FIA per varare l’introduzione dell’Halo a partire dal Mondiale 2018 ha fatto ricorso all’articolo 1.2 del Regolamento Sportivo.

Articolo che chiarisce un concetto fondamentale: “Il regolamento sportivo può essere modificato dopo il 30 aprile 2016 solo con l'accordo unanime di tutti i concorrenti iscritti al Campionato 2017, salvo le modifiche apportate dalla FIA per ragioni di sicurezza che possono entrare in vigore senza preavviso e senza indugio”. Essendo il 30 aprile 2016 passato da un pezzo, ed essendo l’Halo un dispositivo a favore della sicurezza, non c’è votazione che tenga, con o senza unanimità dei team la FIA può imporre la sua decisione.

La mancanza di una risoluzione unanime da parte dei team non conta nulla, se non per altri aspetti legati all’adozione del sistema Halo. La capacità di spicco che hanno i rappresentanti che siedono al tavolo dello Strategy Group è quello di nascondere un vantaggio personale dietro una decisione collettiva.

E’ l’arte del saper leggere tra le pieghe dei regolamenti, dello sposare cause in cui si è certi di essere preparati più degli avversari. Ma cosa c'entra tutto questo con l’Halo? Rassegnati all’idea della FIA di voler introdurre un sistema di protezione dell’abitacolo, i team sono passati a difendere le proprie cause.

I 728 chilogrammi di peso minimo introdotti alla vigilia del Mondiale 2017 non sono stati concessi solo per il maggior peso degli pneumatici rispetto ai precedenti. L’aumento generoso di peso è stato varato anche considerando il sistema Halo, che sulla carta avrebbe dovuto esordire in questo Mondiale.

Nonostante non sia montato sulle monoposto attuali, i chili a disposizione sono stati utilizzati fino all’ultimo grammo da alcuni team, squadre che si troverebbero non poco in difficoltà quando il sistema di protezione sarà montato sul serio.

C’è chi ha pensato la vettura 2018 dotata di Halo e chi ha invece puntato sul fatto che tutto sarebbe sfumato nel nulla.

La decisione FIA spiazza i team che hanno previsto la vettura del prossimo Mondiale senza la protezione, trattandosi di una decina di kg (scarsa) che sono però collocati molto in alto rispetto al baricentro della monoposto.

Il fronte dei team (in apparenza non compatto contro la decisione FIA) in realtà gioca su altre problematiche, conscio che la Federazione Internazionale sul fronte della sicurezza ha carta bianca. Ecco che allora c’è già chi prevede una richiesta da parte di alcune squadre di alzare ulteriormente il peso minimo, e chi si prepara a dar battaglia per evitare che venga concesso. Insomma, partita non è affatto conclusa...

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