Haas: l'ala anteriore rotta per un errore di fissaggio

L'ala anteriore si è sbriciolata sul cordolo della curva 13 che non è particolarmente alto o pericoloso. E allora il pensiero è andato subito al pilone del muso che aveva ceduto nei test invernali di Barcellona. Alla Haas dovrebbe esserci agitazione per la rottura che ha fermato Romain Grosjean alla conclusione della seconda sessione di prove libere del Gp del Bahrain, ma nel team americano che ha tante connessioni tricolori non c'è preoccupazione, perché pare che sia tutto sotto controllo.

"Non c'è stato un cedimento - ha spiegato ieri Gunther Steiner, il team principal - ma l'ala anteriore ha toccato il cordolo per delle vibrazioni".

A quanto risulta a Motorsport.com ci sarebbe stato un fissaggio non perfetto dell'ala al muso che ha prodotto gli scuotimenti anomali che hanno poi determinato la rottura. Non si è trattato, quindi, di un problema di natura tecnica, ma un errore umano.

Cose che in Formula 1 non dovrebbero succedere, ma la Haas è una squadra al debutto nel Circus per cui è quanto meno spiegabile come mai si verifichino più problemi che in altri team (nel primo turno di prove libere era volato via anche lo sportello che protegge il "tappo" del serbatoio).

L'ala rotta è la stessa con la quale Romain Grosjean ha conquistato il brillante sesto posto in Australia, nel Gp del debutto in Formula 1. La squadra che ha sede a Banbury in Gran Bretagna, ma ha lo staff tecnico alla Dallara è stata sotto pressione per sostituire il telaio di Esteban Gutierrez. La scocca della VF-16 non si è rotta nel crash causato da Fernando Alonso, ma per l'azione della gru dei commissari australiani!

La Haas era già in affanno per programmare la produzione dei ricambi e questo incidente ha complicato ancora di più i piani di una squadra che conta di inserirsi con frequenza nella top ten grazie alla "Ferrarina" by Dallara, una monoposto veloce, ma ancora troppo fragile.