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Haas: il quarto posto nel mondiale Costruttori ora non è più un miraggio

Con il settimo posto di Grosjean e l'ottavo di Magnussen, attardato da un problema al pit stop, la squadra americana si è portata a soli sei punti dalla Renault che in Belgio ha chiuso un weekend negativo. E Steiner prepara il sorpasso.

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18, precede Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18

Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18, precede Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18

Steven Tee / Motorsport Images

Romain Grosjean, Haas F1 Team
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18 e Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18
Kevin Magnussen, Haas F1 Team, in griglia di partenza con i suoi ingegneri
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18
Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1, viene intervistato in griglia di partenza
Il cofano motore di una Haas F1 Team VF-18

Il Mondiale Costruttori alle spalle dei tre top-team sta entrando sempre più nel vivo. L’ambita quarta posizione, che sembrava un feudo conquistato con autorità dalla Renault, è tutt’altro che inattaccabile, e la Haas ora è diventata una minaccia concreta per la Casa francese, tenuto conto che la Force India è ripartita da zero proprio a Spa.

Nelle ultime sei gare il parziale Haas-Renault ha visto la squadra statunitense piazzare un incoraggiante 57 a 26, che nella classifica ha permesso al team di Gene Haas di portarsi a sole sei lunghezze dall’avversario diretto.

L’harakiri di Nico Hulkenberg (autore dell’erroraccio che ha innescato la carambola al via del Gran Premio di Spa) e la gara incolore di Sainz (undicesimo) hanno offerto alla Haas un assist che ha concretizzato molto bene. Il settimo ed ottavo posto finale, rispettivamente conquistati da Romain Grosjean e Kevin Magnussen, era il bottino atteso dal team.
“Sapevamo che le Force India sarebbero state un avversario ostico – ha spiegato Grosjean – erano un po' più veloci di noi soprattutto sui rettilinei. Abbiamo fatto il meglio che potevamo, e il doppio piazzamento in zona punti è un buon bottino per la classifica Costruttori”.

L’unico imprevisto per il team Haas è stato il pit-stop di Magnussen, un problema che non ha comunque impattato sul risultato del danese.
“Ho perso un po' di tempo nel cambio gomme – ha chiarito Magnussen – ma alla fine senza il problema avrei sopravanzato probabilmente solo Romain, quindi non sarebbe cambiato molto per il risultato di squadra. Era questo il nostro obiettivo, ed aver portato a casa dieci punti in una giornata in cui la Renault è rimasta a secco è indubbiamente positivo”.

Il team principal Gunther Steiner è stato soddisfatto anche del lavoro che la squadra ha portato avanti nel corso di un weekend che non era iniziato nel migliore dei modi.
“Dopo le prove libere di venerdì non eravamo dove speravamo di essere – ha confermato Steiner – ma abbiamo lavorato nella giusta direzione e alla fine del weekend siamo riusciti ad avvicinarci alla Renault. Siamo stati bravi e fortunati e a non essere coinvolti nel caos verificatosi alla prima curva dopo il via, i rischi maggiori li ha corsi soprattutto Kevin che partiva più indietro, ma è andata bene. Meglio ci si qualifica e minori sono i rischi di contatti dopo il via, e nelle ultime gare essere in Q3 ci ha aiutato molto”.

Il sorpasso della Haas nei confronti della Renault potrebbe arrivare già a Monza, visto che Hulkenberg dovrà scontare dieci posizioni di penalità sulla griglia di partenza.

Per il team statunitense la buona notizia in più del weekend è stata il passaggio di proprietà della Force India che ha azzerato i punti conquistati dal team prima della tappa di Spa. Se così non fosse stato, la squadra, ora di proprietà di Lawrence Stroll, avrebbe complessivamente settantasette punti, uno in più proprio della Haas.

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