Haas: è più veloce la VF-19 di Melbourne. Sviluppi inutili?
Grosjean con la Haas di inizio stagione è stato più veloce di 1"2 rispetto a Magnussen che aveva la monoposto più evoluta: la comparazione nelle prove libere di Hockenheim dice che le evoluzioni della macchina sono state un vero buco nell'acqua!
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Gunther Steiner nel commentare il Gran Premio di Gran Bretagna conclusosi al primo giro a causa di un contatto tra Magnussen e Grosjean aveva sottolineato un aspetto tecnico:
“È frustrante terminare una gara dopo poche centinaia di metri, ma lo è ancora di più se consideriamo che abbiamo bisogno di macinare chilometri per venire a capo di un momento tecnico poco chiaro”.
Il team principal della Haas aveva radiografato molto bene la situazione della squadra, e la conferma è arrivata nella giornata di ieri sul circuito di Hockenheim.
L’altalena di prestazioni che ha contraddistinto la VF-19 nella prima metà di stagione ha convinto gli ingegneri della Haas a pianificare delle prove comparative. Magnussen nella sessione FP2 è sceso in pista al volante della monoposto equipaggiata con gli ultimi aggiornamenti tecnici, mentre Grosjean ha utilizzato una vettura nella versione Melbourne, ovvero la prima specifica portata in pista dopo i test pre-campionato.
Il verdetto è stato sorprendente, poiché Grosjean ha ottenuto un ottimo sesto tempo girando in 1’14”179, mentre Magnussen non è andato oltre un deludente crono di 1’15”470, tempo che gli ha permesso di sopravanzare solo le due Williams.
La differenza di 1”291 tra le due monoposto ha innescato molti interrogativi, come confermato dallo stesso Magnussen:
“Non so quali margini di miglioramento ci siano, spero che la situazione possa essere più chiara dopo l’analisi dei dati. Non è ovviamente usuale vedere queste differenze, e lo è ancora meno considerando che quando si portano in pista degli sviluppi è lecito attendersi dei progressi”.
Già nella sessione FP1 Grosjean si era confermato più veloce di sette decimi rispetto a Magnussen, sceso in pista nella configurazione della VF19 introdotto nel Gran Premio di Spagna.
Le prove completate ieri sono state chieste dallo stesso Steiner, proprio con l’obiettivo di fare chiarezza sulla situazione tecnica della squadra.
“Quando si perde il filo – ha commentato il team principal altoatesino – è necessario fare delle scelte drastiche, e guardare anche fuori dagli schemi abituali per provare a far luce. Il nostro obiettivo è ora quello di capire cosa fare nella seconda metà della stagione, nient'altro. Questo è il nostro compito in questo fine settimana e nel prossimo weekend in Ungheria”.
Per Magnussen si preannuncia un fine settimana in salita, poiché la squadra non ha portato ad Hockenheim tutte le componenti necessarie per configurare anche la sua monoposto in versione Melbourne.
“Non posso tornare alle specifiche della prima gara dell’anno – ha commentato il danese - anche se non nascondo che mi piacerebbe farlo. Ma al di là di tutto per il team è anche importante comprendere sempre di più questi nuovi aggiornamenti. Se nel proseguimento del weekend la differenza tra le due monoposto si confermerà così ampia come nelle prove libere, allora credo che si debba pensare a tornare alla configurazione originale su entrambe le monoposto, soprattutto per cercare di portare a casa più punti possibili nelle prossime gare”.
Di umore completamente diverso è Grosjean, che si è ritrovato ad iniziare il weekend in un modo molto migliore del previsto:
“Sono contento della macchina, e lo sono stato dal primo giro completato in FP1. È sempre una bella sensazione confermarsi vicino ad avversari come Bottas o Verstappen, forse quando arriverà il momento delle qualifiche la situazione potrà cambiare, ma finora sono molto contento dei riscontri. La sensazione in macchina sia stata davvero buona, ma aspettiamo di verificare in quali condizioni meteo si disputeranno le qualifiche, sarà una variabile molto importante”.
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