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Haas: due errori umani hanno condizionato i pit stop e la gara

Il team principal, Gunther Steiner, ha spiegato cosa è successo a Magnussen e Grosjean durante il pit stop: "Il dado è entrato male e la filettatura si è danneggiata. I meccanici hanno sentito il dado a fine corsa ed hanno dato il via...".

Race retiree Romain Grosjean, Haas F1 and Guenther Steiner, Team Prinicipal, Haas F1 Team

Foto di: Sutton Motorsport Images

Race retiree Romain Grosjean, Haas F1 Team and Guenther Steiner, Team Prinicipal, Haas F1 Team
Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18 dopo il ritiro
Race retiree Romain Grosjean, Haas F1
Romain Grosjean, Haas F1 on the drivers parade
Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18 Ferrari, arrives on the grid
Kevin Magnussen, Haas F1 Team, in the drivers parade
Kevin Magnussen, Haas F1 Team, in cockpit

Gunther Steiner e Romain Grosjean sono stati immortalati dalle telecamere con le mani rispettivamente nei capelli e sul casco. Tra tutti i copioni che avrebbero mai potuto prevedere nel team statunitense, quello andato in scena oggi ad Albert Park era decisamente imprevedibile.

Una partenza da sogno di Magnussen, riuscito nell’impresa di scavalcare al via Verstappen, e un solido Grosjean portatosi alle spalle del compagno di squadra dopo l’errore di Max, hanno fatto pensare all’impresa. Invece tutto è crollato nel giro di due minuti, il tempo trascorso tra il pit-stop di Magnussen e quello di Grosjean. Stesso epilogo, ovvero le due monoposto ferme a bordo pista, e stesso motivo dello stop, un problema di fissaggio di un pneumatico al pit-stop.

Gomma posteriore sinistra per il danese, anteriore sinistra per Grosjean: ma cosa è accaduto? Due errori umani.

“Sono stati due pit-stop errati – ha chiarito Steiner – il dado è entrato male è la filettatura si è danneggiata. I meccanici hanno sentito il dado a fine corsa ed hanno dato il via, ma ovviamente non era fissato come avrebbe dovuto. Si lavora in una finestra di tempo di sue secondi e mezzo, e non siamo riusciti a bloccare la procedura”.

La Haas ha sottolineato che si tratta di una coincidenza incredibilmente sfortunata, perché il gruppo di meccanici addetti al pit-stop sono gli stessi del 2017, “e non hanno mai perso ruote”, ha sottolineato Steiner.

Ma il team principal della squadra statunitense ha anche confermato che prima del Gran Premio del Bahrain è stata programmata una seduta di allenamento supplementare per scongiurare che possano accadere ancora problemi simili.

“Abbiamo bisogno di fare più pratica – ha chiarito Steiner - quando saremo sul circuito di Al Sakhir inizieremo il prima possibile ad allenarci, anche per togliere tensione ai ragazzi. Qui a Melbourne abbiamo avuto un notevole carico di lavoro, e non abbiamo dedicato il tempo solito ai pit-stop, e questo potrebbe essere uno dei motivi che ha portato a quanto accaduto oggi. Ma i ragazzi devono avere fiducia nelle loro capacità, abbiamo avuto una strana domenica ma dobbiamo andare avanti a testa alta. Sappiamo di avere una buona stagione davanti a noi, la macchina andava molto forte, e questa consapevolezza deve tenere alto il morale”.

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