Haas: dalla paura per il duello rusticano ai due piloti in zona punti
La squadra diretta da Gunther Steiner in un colpo solo scavalca Renault e Alfa Romeo nel mondiale Costruttori grazie al settimo posto di Magnussen e al decimo di Grosjean, ma dopo la ripartenza dalla safety car si è temuto un patatrac fra i due piloti in battaglia.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Dopo la grande ‘paura’ negli ultimi giri, nel team Haas la bandiera a scacchi del Gran Premio di Barcellona è stata una liberazione. Due monoposto nella top 10, e sette punti (che hanno permesso alla squadra di scavalcare Renault e Alfa Romeo nella classifica del Mondiale) sono un bottino importante arrivato dopo un periodo non semplice.
Che la Haas nel weekend spagnolo potesse ambire al ruolo di quarta forza è stato abbastanza chiaro fin dalle prime prove libere, ed in gara sono arrivate solo conferme.
Ma non proprio tutto è andato secondo i piani, poiché dopo la safety car che ha congelato la gara a venti giri dal termine, la ripartenza è stata decisamente ad alta tensione per il box Haas. Magnussen, che si trovava in ottava posizione, è scattato meglio di Grosjean (che lo precedeva) attaccando il francese. I due sono arrivati ai ferri corti, il danese ha avuto la meglio lasciando al compagno lo spazio (ben conosciuto da Romain) della via di fuga della curva 2. Ma il rischio di un patatrac che sarebbe stato clamoroso, c’è stato.
“Ma il debriefing dopo la gara non è stato poi così difficile – ha spiegato Gunther Steiner - ho parlato con entrambi i piloti per fare chiarezza e riportare la serenità. Trovo inutile sedersi per ore a guardare video per identificare un responsabile, dobbiamo imparare e andare avanti. Siamo stati abbastanza fortunati, anche se sono stati lasciati per strada dei punti, ma alla fine abbiamo comunque portato due macchine nella top 10, che è sempre un risultato positivo. Romain e Kevin hanno un buon rapporto, ma abbiamo chiesto loro di non ricreare questo tipo di situazione. Posso garantire che non lo fanno più? No”.
Dopo il confronto serrato con Magnussen, c’è stato il sospetto che la monoposto di Grosjean avesse riportato dei danni, ma in realtà il calo di performance del francese (che ha successivamente perso due posizioni a favore di Sainz e Kvyat) è stato principalmente dovuto al calo di temperatura degli pneumatici.
“Alla fine la monoposto è tornata veloce – ha confermato Steiner – abbiamo visto qualche piccolo danno al fondo, ma poca roba. Comunque abbiamo regalato un po' di show, dovremmo avere un po' di punti in più per questo!”.
Steiner ha poi analizzato il salto di prestazioni che ha visto la squadra passare da un weekend difficile a Baku ad uno molto positivo sul circuito di Catalunya:
“Sapevamo che su questa pista saremmo stati in grado di far lavorare meglio la gomma. Conosciamo il potenziale della macchina, ma sappiamo anche che su alcune tipologie di circuiti non riusciamo a sfruttare gli pneumatici, che è il più grande problema che abbiamo oggi".
"Il nostro principale obiettivo è quello di riuscire ad avere una monoposto che gestisca le gomme su tutte le piste, ma ora la mia preoccupazione più grande è Montecarlo, speriamo di confermarci ma ci attende molto lavoro”.
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