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Haas: anche Magnussen da Spa con l'aero di Melbourne!

La squadra americana in Ungheria mantiene le monoposto con due configurazioni aerodinamiche diverse come in Germania: Grosjean insiste con la versione Melbourne di inizio stagione, mentre Kevin non ha i pezzi per adeguarsi subito al compagno di squadra.

Haas F1 Team VF-19, ala posteriore

Haas F1 Team VF-19, ala posteriore

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Haas continua a girare con due configurazioni aerodinamiche completamente diverse: come in Germania anche in Ungheria, Romain Grosjean scenderà in pista con la VF-19 in versione Melbourne, mentre Kevin Magnussen proseguirà lo sviluppo della versione vista a Hockenheim.

A prima vista potrebbe sembrare che la squadra americana prosegua i test di comparazione che erano stati fatti la scorsa settimana, mentre i dati raccolti in Germania hanno convinto anche il pilota danese a tornare alla veste aerodinamica di inizio anno.

Peccato che la squadra non disponga di tutti i pezzi per riconfigurare anche la monoposto del danese nella stessa veste di quella di Grosjean, per cui il “ritorno al passato” potrà avvenire solo da Spa Francorchamps.

Nel frattempo Magnussen dovrà aspettare pazientemente il suo turno. Il fatto è che le due versioni di monoposto devono essere aggiornate in funzione dei diversi circuiti per cui il lavoro di sviluppo è più complicato del previsto. Sulla pista dell’Hungaroring debutta una nuova ala posteriore di alto carico, mentre le paratie laterali hanno mantenuto i deviatori di flusso a... onda che si erano visti in Germania.

Haas F1 Team VF-19, ala posteriore con le paratie dotate di deviatori di flusso a esse

Haas F1 Team VF-19, ala posteriore con le paratie dotate di deviatori di flusso a esse

Photo by: Giorgio Piola

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