Grazie all’Halo le monoposto 2018 peseranno 5 kg in più
Nella riunione dei direttori tecnici che si è tenuta domenica a Budapest, la FIA ha deciso di ritoccare il peso minimo delle macchine e i team hanno accettato la proposta. Discussi anche gli effetti aerodinamici della nuova protezione della testa.
Foto di: XPB Images
L’Halo è stato accettato anche dalle squadre che si erano dichiarate contrarie nella consultazione che aveva accompagnato la sua introduzione nell’ultimo Strategy Group, durante il quale la FIA non ha voluto sentire storie, facendo valere le ragioni di sicurezza per imporlo dal 2018 sulle monoposto di Formula 1.
Meeting a Budapest dei direttori tecnici
Domenica mattina c’è stato un meeting nel paddock dell’Hungaroring nel quale i responsabili tecnici dei team hanno dibattuto i problemi legati all’introduzione della nuova protezione della testa: il peso e l’impatto aerodinamico.
In effetti, alcune squadre hanno iniziato la progettazione delle monoposto del prossimo anno tenendo conto di questa soluzione, mentre altre, non essendoci stata alcuna comunicazione della Federazione Internazionale fino alla fine di giugno, hanno lanciato i loro progetti senza protezione.
C’è chi, quindi, sarebbe perfettamente in linea con i 728 kg di peso minimo (il peso dell’Halo era già stato considerato nel regolamento tecnico 2017) e chi, al contrario, si troverebbe con una macchina che già alla nascita avrebbero potuto essere 10 kg sovrappeso.
Considerato che fra i tecnici della FIA c’era la convinzione che nel 2018 potesse essere scelto lo Shield, ma il parabrezza nel test effettuato da Sebastian Vettel a Silverstone sulla Ferrari SF70H ha rivelato insormontabili problemi di visibilità causati dalla deformazione dell’immagine frontale a causa del raggio di curvatura troppo spinto.
Il peso minimo 2018 sarà di 732 kg
Lo Shield avrebbe avuto un peso valutabile in circa la metà rispetto al “diadema” in metallo e carbonio, per cui Marcin Budkowski ha proposto alle squadre un ulteriore aumento di peso delle monoposto di 5 kg, portando il limite minimo a 732 kg.
Si tratta di un valore medio che non dovrebbe penalizzare troppo chi era già in linea con l’adozione dell’Halo, ma permette a chi non lo aveva considerato di tornare in target, senza buttare via tutto il lavoro di definizione della macchina che era già stato fatto.
Da un punto di vista aerodinamico è assodato che l’Halo ha un influsso negativo sulla portata d’aria verso l’airbox del motore e riduce l’efficienza dell’ala posteriore perché resterebbe coperta una maggiore porzione del profilo principale e del flap.
Rivestimento esterno libero per 20 mm
Fatto salvo che il corpo di sicurezza della nuova protezione della testa dovrà essere fornito da una ditta esterna (ci sarà un bando d’asta a cui hanno già aderito tre produttori) e sarà uguale per tutti, la FIA ha concesso che il rivestimento esterno possa essere rivisto per un massimo di 20 mm, in modo da minimizzare con adeguate forme gli effetti negativi che l’introduzione dell’Halo potrebbe avere sull’aerodinamica delle Formula 1.
Sarà interessante, quindi, andare a scoprire come i fantasiosi chief designer delle squadre sapranno interpretare questo tema, per armonizzare l’Halo nell’abitacolo di una monoposto 2018.
La Ferrari primo team favorevole all’Halo
Ricordiamo che è stata la Ferrari il primo team a rompere il fronte delle squadre che erano compatte contro l’adozione del “diadema” in carbonio: la FIA, soprattutto per ragioni legali, non ha voluto altri ritardi, temendo che se dovesse succedere qualcosa l’anno prossimo non avrebbe avuto valide giustificazioni per spiegare come mai non sia stato fatto niente per proteggere meglio la testa dei piloti, visto che la richiesta era partita proprio dalla GPDA, vale a dire l’associazione dei piloti.
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