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Grandissimo rammarico per la Sauber in Ungheria

Le evoluzioni portate dalla scuderia elvetica nel round finale prima delle vacanze estive non hanno dato i frutti sperati ed infatti entrambi i piloti hanno chiuso la gara di Budapest in fondo al gruppo, a due giri da Sebastian Vettel.

Marcus Ericsson, Sauber C36

Marcus Ericsson, Sauber C36

Sutton Motorsport Images

Frederic Vasseur, Team Principal Sauber
La monoposto incidentata di Pascal Wehrlein, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari, riceve assistenza dai marshal dopo l'incidente nelle FP2
Marcus Ericsson, Sauber
Marcus Ericsson, Sauber
Pascal Wehrlein, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari
Pascal Wehrlein, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36 e Marcus Ericsson, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari, Marcus Ericsson, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber gioca a ping pong
Marcus Ericsson, Sauber
Pascal Wehrlein, Sauber
Marcus Ericsson, Sauber C36

Che cosa succede in casa Sauber? Alla vigilia del GP di Budapest aveva manifestato un certo ottimismo alla luce dei molteplici aggiornamenti apportati sulla C36, in vista della prova nel toboga di Mogyorod.

Ed invece, ancora una volta, la squadra di Hinwil si è trovata a soffrire nelle retrovie a differenza della sua principale rivale McLaren, che grazie ai punti raccolti da Alonso e Vandoorne è riuscita a superarla nella classifica costruttori, lasciandola solitaria ultima.

 

“È stata una gara difficile”, ha ammesso Marcus Ericsson, 16esimo.

“Non avevamo il passo che avremmo voluto e, dunque, non siamo mai stati in grado di batterci con la concorrenza. Sono deluso, perché ci aspettavamo di fare qualche passo avanti in più con le novità aerodinamiche. Ad ogni modo, dopo la pausa, proveremo a fare lo step necessario”.

“Considerata la diciottesima posizione in griglia non è andata male, anzi penso di aver tirato fuori il massimo dall’auto ”, ha dichiarato Pascal Wehrlein, 15esimo e protagonista nelle seconde prove libere del venerdì di uno spettacolare incidente che si è risolto fortunatamente soltanto con un grosso spavento.

“Nelle prossime settimane, farò un’analisi della prima parte di campionato in modo da tornare al top per la seconda”.

 

Se i due piloti hanno masticato amaro, non ha avuto un fine settimana semplice neppure Frédéric Vasseur, al debutto sul muretto ereditato da Monisha Kaltenborn.

“Si è rivelata una corsa complicata”, il riscontro del manager scelto dalla nuova proprietà incarnata da Pascal Picci.

“Durante il regime di Safety-Car, Marcus è stato costretto a rientrare anzitempo a causa di una gomma spiattellata e lo stesso ha fatto Pascal per una foratura lenta. A quel punto abbiamo deciso di diversificare le strategie. Nel complesso ci è mancata la velocità per lottare con gli avversari. Sappiamo che sarà complicato negli appuntamenti a venire, ma dobbiamo restare concentrati e motivati”, ha concluso l'ingegnere francese.

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