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GP Italia: Hamilton disintegra la Ferrari, Raikkonen secondo e Vettel solo quarto

Hamilton vince il GP d'Italia portando a 30 i punti di vantaggio nel mondiale piloti. Lewis ha beneficiato dell'aiuto di Bottas che ha rallentato Raikkonen nel momento cruciale del GP, mentre Vettel ha commesso l'ennesimo errore grave.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09

Manuel Goria / Motorsport Images

Una batosta quasi peggiore di quella dello scorso anno: la Ferrari spreca la splendida opportunità di essere partita con due Rosse in prima fila nel GP d'Italia perché a vincere è stato Lewis Hamilton alla quinta affermazione a Monza. La Mercedes sigla il quinto sigillo di fila sullo Stradale, proseguendo una sequenza che dura dall'inizio dell'era ibrida e la squadra del Cavallino incassa una cocente sconfitta davanti al pubblico di casa e si deve accontentare del secondo posto di Kimi Raikkonen e del quarto di Sebastian Vettel.

L'inglese è stato strepitoso perché è riuscito ad avere ragione delle due Rosse che, almeno sulla carta, erano nettamente superiori alla sua freccia d'argento: alla faccia di chi va dicendo che il pilota non fa la differenza in F1. Oggi abbiamo avuto una clamorosa dimostrazione del talento del britannico quattro volte campione del mondo, aiutato dalla sfacciata tattica della Mercedes che ha deciso di sacrificare Valtteri Bottas per rallentare Raikkonen dopo il pit stop del finlandese e far avvicinare il compagno di squadra che allunga nella classifica del mondiale piloti a 30 punti. Ora l'inglese può anche permettersi un ritiro per restare ancora in testa alla graduatoria iridata!

Hamilton ha spezzato il sogno Ferrari e si è preso una raffica di fischi incivili mentre è salito sul podio: l'Italia non ha certo mostrato il suo volto migliore in questa occasione, dando fiato al pubblico più becero. Peccato perché la F1 così s avvicina agli eccessi del calcio.

La Mercedes come squadra ha surclassato la Ferrari: Sebastian Vettel ha rovinato tutto con un errore imperdonabile alla Variante della Roggia, quando, sfilato all'esterno da Hamilton non è riuscito a evitare una ruotata alla Mercedes. Il tedesco è finito in testacoda ed è dovuto ripartire in fondo al gruppo con l'ala anteriore rovinata.

Ben gli è andata che è entrata in pista la safety car per il botto nelle retrovie: Brendon Hartley non è arrivato alla prima staccata con la Toro Rosso perché subito dopo il via si è visto strappare l'ala anteriore dalla McLaren di Stoffel Vandoorne che si è spostato sulla destra, mentre sull'altro lato è Marcus Ericsson gli ha portato via la ruota anteriore destra.

Sebastian ha potuto sostituire muso e gomme (passando alle Soft) per iniziare una rimonta che lo ha portato fino al quinto posto. Poi si è dovuto fermare di nuovo al 29esimo giro per calzare le Supersoft e riportarsi al quinto posto che è diventato quarto per la penalizzazione di Max Verstappen.

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Vettel non ha saputo gestire la superiorità della SF71H e ha reagito come un pivello al sapiente attacco di Hamilton: il tedesco allunga la sua collana di errori, compromettendo la sfida per il mondiale. Kimi Raikkonen porta a casa il secondo posto dopo la pole position: il finlandese ha pagato il degrado della gomma posteriore sinistra e, soprattutto, il "muro" fatto da Bottas che ha ritardato il suo pit stop (al 36esimo giro). La Mercedes ha reso palese il gioco di squadra con un ordine in chiaro dato via radio. I puristi hanno storto il naso, ma questa è la F1 moderna e non ci si deve indignare se Toto Wolff sfrutta lo scudiero Valtteri Bottas come "zerbino" di Lewis Hamilton.

La colpa della Ferrari è di aver lasciato gara libera ai suoi piloti che si sono dati battaglia alla prima curva, anziché difendersi dall'arrivo di Lewis Hamilton. La sconfitta del Cavallino brucia ancor più dello scorso anno perché la SF71H è più competitiva della Mercedes e ancora una volta il team di Maranello non ha saputo capitalizzre questo vantaggio tecnico.

La stagione non è compromessa, ma questo episodio rischia di pesare nell'economia del campionato. La Ferrari adesso deve voltare pagina guardando al futuro con fiducia, e dovrà trovare le giuste motivazioni per convincere Kimi a dare una mano a Seb visto che sarà in uscita dalla squadra a fine anno per far posto a Leclerc.

La Mercedes ha portato anche Bottas sul podio: il finlandese è stato promosso terzo per la scodata che è costata 5 secondi di penalizzazione a Max Verstappen. L'olandese ha cambiato traiettoria in frenata e ha spedito Valtteri nella via di fuga della Prima Variante, ricorrendo al "vizietto" che sembrava avesse cancellato dal suo repertorio. Verstappen ha chiuso quinto, mentre Daniel Ricciardo ha visto esplodere il motore Renault "Spec C": l'australiano sembra condannato agli esperimenti da qui a fine stagione.

Il primo degli "altri" è stato Romain Grosjean che porta la Haas al quarto posto nel mondiale Costruttori in perfetta parità con la Renault che si è dovuta accontentare dal nono posto di Carlos Sainz. Dietro al francese che ha posto un mattone al rinnovo del contratto per il prossimo anno, ci sono le due Force India di Esteban Ocon e Sergio Perez. Il messicano è riuscito a tenere un buon passo anche se aveva la VJM11 danneggiata dopo un duro contatto con Kevin Magnussen.

Lance Stroll ha messo nel carniere della Williams un punticino con il decimo posto davanti al compagno Sergey Sirotkin, mentre Charles Leclerc si è accontentato del 12esimo posto con la Sauber, con Stoffel Vandoorne 13esimo al traguardo con la McLaren, mentre Fernando Alonso si è arreso nelle prime battute. La squadra di Woking sembra in disarmo e andrà rifondata...

Cla   # Pilota Chassis Motore Giri Tempo Gap Distacco km/h Pits Ritirato Punti
1   44 United Kingdom Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 53 1:16'54.484       1   25
2   7 Finland Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 53 1:17'03.189 8.705 8.705   1   18
3   77 Finland Valtteri Bottas  Mercedes Mercedes 53 1:17'08.550 14.066 5.361   1   15
4   5 Germany Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 53 1:17'10.635 16.151 2.085   2   12
5   33 Netherlands Max Verstappen  Red Bull TAG 53 1:17'12.692 18.208 2.057   1   10
6   8 France Romain Grosjean  Haas Ferrari 53 1:17'50.804 56.320 38.112   1   8
7   31 France Esteban Ocon  Force India Mercedes 53 1:17'52.245 57.761 1.441   1   6
8   11 Mexico Sergio Perez  Force India Mercedes 53 1:17'53.162 58.678 0.917   1   4
9   55 Spain Carlos Sainz Jr.  Renault Renault 53 1:18'12.624 1'18.140 19.462   1   2
10   18 Canada Lance Stroll  Williams Mercedes 52 1 lap 1 Lap 1 Lap   1   1
11   35 Russian Federation Sergey Sirotkin  Williams Mercedes 52 1 lap 1 Lap 0.000   1    
12   16 Monaco Charles Leclerc  Sauber Ferrari 52 1 lap 1 Lap 0.000   1    
13   2 Belgium Stoffel Vandoorne  McLaren Renault 52 1 lap 1 Lap 0.000   1    
14   27 Germany Nico Hulkenberg  Renault Renault 52 1 lap 1 Lap 0.000   2    
15   10 France Pierre Gasly  Toro Rosso Honda 52 1 lap 1 Lap 0.000   1    
16   9 Sweden Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 52 1 lap 1 Lap 0.000   2    
17   20 Denmark Kevin Magnussen  Haas Ferrari 52 1 lap 1 Lap 0.000   1    
  dnf 3 Australia Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 23 30 laps 30 Laps 29 Laps   1 Power Unit  
  dnf 14 Spain Fernando Alonso  McLaren Renault 9 44 laps 44 Laps 14 Laps   1 Retirement  
  dnf 28 New Zealand Brendon Hartley  Toro Rosso Honda             Collision  

Giri in testa

Giri in testa Pilota
1 - 19 Finland Kimi Raikkonen 
20 - 28 United Kingdom Lewis Hamilton 
29 - 35 Finland Valtteri Bottas 
36 - 44 Finland Kimi Raikkonen 
45 - 53

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