GP d'Italia: l'accordo sarà di tre anni. La firma? A Monza nel weekend
Presentata l'87esima edizione del GP d'Italia a Monza. Il presidente di ACI Italia, Angelo Sticchi Damiani, spiega che il rinnovo del contratto con Ecclestone è diventato oneroso, ma i soldi per pagarlo non sono dello Stato.
Foto di: FIA
Il Gran Premio d’Italia avrà un futuro. Dopo quasi due anni di trattative è tutto pronto per il sospirato rinnovo che garantirà il futuro del GP italiano a Monza fino al 2019. Tre anni di prolungamento, che saranno ufficializzati nell’arco del prossimo fine settimana.
Gli avvocati di Formula One Management e ACI sono impegnati nelle definizione degli ultimi dettagli, ma il contratto è ormai pronto e l’annuncio ufficiale dovrebbe avvenire nei tre giorni del Gran Premio d’Italia. L’accordo sarebbe stato trovato su una cifra di fatto triplicata rispetto al contratto precedente (68 milioni complessivi per tre anni), di cui 15 garantiti dalla Regione Lombardia.
Il Gran Premio non si auto finanzia
“Un aumento che ha trasformato un evento che si autofinanziava in uno che ha bisogno di un importante supporto - ha spiegato il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani - il cambiamento ha sconvolto gli equilibri che erano in atto. L’evento non andrà in pareggio, ma potremo creare le condizioni affinché questo evento costruisca delle opportunità”.
“Oggi parliamo di cifre che non sono alla portata di SIAS, né di ACI Milano – ha proseguito Sticchi Damiani - e abbiamo dovuto chiedere l’autorizzazione al Governo e al Parlamento per affrontare impegni economici di grande portata”.
Alla presentazione dell’87esimo Gran Premio d’Italia, avvenuta oggi a Monza, erano presenti le figure chiave che hanno portato al rinnovo del contratto tra Monza e la FOM: il Presidente dell’Automobil Club Milano (Ivan Capelli), il Presidente della Regione Lombardia (Roberto Maroni), il Presidente dell’ACI (Angelo Sticchi Damiani), il Sindaco di Monza (Roberto Scanagatti), il Presidente di SIAS (Pier Lorenzo Zanchi) ed il Presidente di Coni Lombardia (Oreste Perri).
“E’ nato un gruppo forte, unito dai ruoli ma soprattutto dalla passione – ha confermato Sticchi Damiani – intorno a questo tavolo ci sono le persone che rappresentano le realtà che hanno voluto fortemente garantire il futuro al Gran Premio d’Italia a Monza”.
Sticchi Damiani: "Per ora firmiamo per un triennio"
“Firmerò un contratto di 68 milioni per ACI, e credo che un po’ mi tremerà la mano. C’era chi si attendeva un periodo più lungo, ma se il sistema funzionerà, un ulteriore rinnovo potrebbe non essere un problema. Ma c’è un altro aspetto. Sappiamo che l’Europa ha tanti organizzatori in crisi, mentre alcune nuove mete come Turchia, Corea, India hanno avuto vita breve. Abbiamo visto che non è solo una questione di soldi, ma anche di cultura. Qui in Europa c’è il ‘DNA’ delle corse. Bisogna che si assesti il sistema, aspettiamo e vediamo cosa accadrà”.
"Imola? Era un'opzione B. I soldi? Sono dell'ACI"
“Trovo legittimo che Imola abbia provato e provi ad avere un Gran Premio, ma a colpi di ricorsi è difficile trovare accordi. E a dirla tutta mi sono sentito fortemente attaccato. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Imola sarebbe stata un’ottima soluzione di ripiego se non fosse arrivato l’accordo. Era un’opzione B, ma si è concretizzata quella A. E non vedo l’alternanza come possibile, perché non avrebbe logica e scontenterebbe due organizzatori anziché uno. Quando arriveremo alla firma potremo dire che anche Ecclestone avrà fatto la sua scelta. I soldi dell’ACI non sono aiuti di stato, ma soldi dell’ACI, con l’aiuto della Regione Lombardia. Tirare fuori discorsi ad effetto non mi sembra giusto”.
Capelli: "Nella partita mille euro a gol per i terremotati"
“Gli spettatori che arriveranno in pista dovranno rispettare delle nuove procedure di sicurezza, in linea con quanto accade su altri tracciati con controlli di zaini, borse, e i bagagliai delle vetture autorizzate all’ingresso. Domani, invece, si disputerà una partita di calcio sul rettilineo principale tra una selezione di piloti e una squadra di ospiti dello sponsor Heineken, che comprende ex calciatori professionisti come Dida e Trezeguet. Ad ogni gol segnato saranno donati mille euro a favore delle zone terremotate dell’Italia centrale. Confermato il minuto di silenzio prima dell’inno nazionale che precde la partenza. Momento di massimo ascolto”.
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