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GP di Ungheria: Hamilton annichilisce la Ferrari. E Bottas ha fatto il lavoro sporco...

Lewis va in vacanza con la seconda vittoria in sette giorni su piste che sulla carta dovevano essere favorevoli alla Ferrari. Vettel secondo ha ora 24 punti di distacco dall'inglese. Ci ha pensato Valtteri a complicare i piani strategici del Cavallino.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton inizia le vacanze estive allungando il vantaggio nel mondiale piloti su Sebastian Vettel di altri 7 punti, portando il margine a 24 lunghezze iridate. L'inglese è riuscito a espugnare l'Hungaroring vincendo per la sesta volta il GP di Ungheria e collezionando il quinto successo stagionale con la Mercedes che un po' a sorpresa ha trovato una grande competitività nell'infernale conca magiara dove le gomme erano alla temperatura di "cottura" di oltre 50 gradi di asfalto e 34 gradi di aria.

In quella che doveva essere un'altra pista favorevole al Cavallino dopo Hockenheim, la Mercedes è riuscita a cogliere una seconda vittoria che potrebbe avere un peso in ottica mondiale con Hamilton, potendo contare su Valtteri Bottas per fare il lavoro "sporco". La W09, la lunga "portaerei argento", si è adattata anche a una pista che non lascia alcun... respiro alle gomme.

Nelle prove libere era parso che la Ferrari avesse una netta superiorità nell'uso degli pneumatici ultrasoft e, invece, a sorpresa, dopo il diluvio della qualifica, sono state le Mercedes a calzare le gomme viola, mentre Sebastian Vettel è partito con le soft, sperando di allungare il primo stint e contando che le W09 avrebbero fatto poca strada. Non è stato così: Lewis dopo una partenza perfetta, con la quale si è messo al riparo da qualsiasi attacco, ha controllato la corsa mantenendo un passo con il quale ha mantenuto la testa senza mandare in crisi le gomme, tanto che è arrivato a effettuare il pit al 25esimo giro, il primo previsto dalla finestra studiata dalla Pirelli.

L'inglese ha potuto contare su un compagno di squadra "cecchino" che ha dato una chiara dimostrazione di cosa significa essere il "secondo" pilota: Valtteri Bottas è stato fermato ai box al 15esimo giro per costringere la Ferrari a marcarlo con Kimi Raikkonen e per cercare di metterlo davanti a Sebastian Vettel quando il tedesco si è fermato ai box al 39esimo giro.

La strategia Mercedes è stata chirurgica perchè la Ferrari ha sbagliato il cambio gomme del tedesco che ha impiegato 4"2 per lasciare la sua piazzuola a causa di un problema all'anteriore sinistra. E da quel momento è iniziata la caccia del gatto Vettel che ha puntato il topo Bottas fino al sorpasso che è riuscito fra la curva 1 e la curva 2 nel corso del 64esimo giro.

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Sebastian ha sfruttato una sbandata della Mercedes di Valtteri per affiancare e sfilare la W09 all'esterno, lasciando poco spazio al finlandese che ha staccato decollando sul cordolo e finendo contro la posteriore della SF71H del tedesco prima di girare al largo cedendo la posizione anche a Kimi Raikkonen.

Il finlandese ci ha rimesso la paratia laterale dell'ala anteriore e i primi upper flap, ma ha continuato per difendersi dall'attacco di Daniel Ricciardo, autore di una gara molto consistente che lo ha portato al quarto posto dopo una rimonta dalla 14esima posizione a causa di un contatto subito al via. Valtteri ha riservato una macchinata all'australiano alla curva 1 e, per questo episodio è giustamente finito sotto investigazione, perché ha mantenuto la posizione dopo il violento corpo a corpo, ma poi è stato consigliato di cedere la posizione a Daniel per evitare guai maggiori nel giudizio dei commissari sportivi.

Bottas è stato perfetto fino a quando non è stato sfilato dalla Rossa (il contatto con Vettel non è stato cercato, quello con Ricciardo forse sì), ma poi ha dimostrato quanto resistente sia la Mercedes anche nel sopportare botte laterali: Valtteri ha concluso con la pancia destra demolita.

La Ferrari ha pagato la qualifica non adeguata di Vettel sul bagnato (Sebastian ha voluto evitare di nuovo un errore sul bangato, pochi giorni dopo quello in Germania) e con il tedesco in quarta posizione ha cercato di costruire una gara contando sul passo della Rossa. Forse a Maranello hanno sbagliato a schierare Raikkonen con le ultrasoft e Vettel con le soft. Probabilmente sarebbe stato meglio fare il contrario cercando di mettere la rossa numero 5 a cuneo fra le due Mercedes, per evitare che Bottas giocasse da "stopper" con tutti i mezzi a disposizione.

L'errore al pit stop ha sicuramente condizionato la strategia della Ferrari che si è trovata con Sebastian dietro a Bottas, mentre senza il ritardo alla ruota anteriore, avrebbe potuto agguantare la posizione e, magari, nel finale avrebbe potuto insidiare anche Hamilton. Fatto sta che in sette giorni la squadra di Maranello ha lasciato campo aperto alla Mercedes su piste che dovevano sancire dei successi della Rossa.

Raikkonen è stato difensivo al via anche se aveva le gomme più morbide per cui il suo ruolo è diventato praticamente inutile dal primo giro: ha fatto la sua corsa, ha conquistato l'ennesimo podio, ma non porta niente alla causa. L'unico merito del weekend è aver messo la sua SF71H davanti a quella di Sebastian sull'acqua. Per il resto ci vorrebbe qualcuno di più adatto a reggere la dura battaglia con le Mercedes. E' vero che ha patito un pit stop lento (5"1) perché i meccanici hanno voluto ripulire il cestello posteriore dai murble e non ha potuto bere perché la pompa della sua borraccia non funzionava. Ed è vero che ha dovuto fare due soste e avrebbe potuto attaccare Sebastian nel finale, ma...

Fuori dal podio è rimasto Ricciardo che ha dato spettacolo infilando sorpassi bellissimi che hanno dato pepe a un GP tutt'altro che divertente: l'australiano con il motore 1 ha fatto vedere di che pasta è fatto, mentre Max Verstappen è stato costretto a parcheggiare la sua RB14 per l'ennesimo ko della MGU-K: Christian Horner ha avuto parole durissime contro la Renault per i cedimento del solito particolare.

Eccellente è stata la prestazione di Pierre Gasly sesto con la Toro Rosso a motore Honda: il francese ha saputo difendere la posizione che aveva già arpionato nel primo giro ed è stato l'ultimo pilota a concludere a pieni giri una gara piuttosto selettiva.

Kevin Magnussen porta a casa il settimo posto con la Haas confermando di essere un mastino, mentre Romain Grosjean ha chiuso al decimo posto. Fra i due piloti si sono infilati Fernando Alonso con la McLaren e Carlos Sainz con la Renault.

La prova dell'asturiano è stata positiva considerato che ha puntato sulla gomma Medium nel secondo stint per risalire, mentre Carlos, partito male dalla quinta piazza ha cercato di ragranellare dei punti anche lui con la Medium.

Ha fatto poca strada Charles Leclerc costretto al ritiro subito dopo essere stato chiuso nella morsa delle due Force India, mentre Marcus Ericsson ha rifilato una ruotata a Daniel Ricciardo prima di fare una gara anonima nelle retrovie. Lo svedese sta costando molto alla squadra svizzera e chissà se mister Tetrapack che era nel paddock ungherese è ancora entusiasta di supportarlo...

Inesistenti le Force India come le Williams, legate da uno strano destino di chi ha meno soldi...

Cla   # Pilota Chassis Motore Giri Tempo Gap Distacco km/h Pits Ritirato Punti
1   44 United Kingdom Lewis Hamilton  Mercedes Mercedes 70         1   25
2   5 Germany Sebastian Vettel  Ferrari Ferrari 70 17.123       1   18
3   7 Finland Kimi Raikkonen  Ferrari Ferrari 70 20.101       2   15
4   3 Australia Daniel Ricciardo  Red Bull TAG 70 46.419       1   12
5   77 Finland Valtteri Bottas  Mercedes Mercedes 70 50.000       1   10
6   10 France Pierre Gasly  Toro Rosso Honda 70 1'13.273       1   8
7   20 Denmark Kevin Magnussen  Haas Ferrari 69 1 lap       1   6
8   14 Spain Fernando Alonso  McLaren Renault 69 1 lap       1   4
9   55 Spain Carlos Sainz Jr.  Renault Renault 69 1 lap       1   2
10   8 France Romain Grosjean  Haas Ferrari 69 1 lap       1   1
11   28 New Zealand Brendon Hartley  Toro Rosso Honda 69 1 lap       1    
12   27 Germany Nico Hulkenberg  Renault Renault 69 1 lap       2    
13   31 France Esteban Ocon  Force India Mercedes 69 1 lap       1    
14   11 Mexico Sergio Perez  Force India Mercedes 68 1 lap       1    
15   9 Sweden Marcus Ericsson  Sauber Ferrari 68 2 laps       1    
16   35 Russian Federation Sergey Sirotkin  Williams Mercedes 68 2 laps       1    
17   18 Canada Lance Stroll  Williams Mercedes 68 2 laps       1    
  dnf 2 Belgium Stoffel Vandoorne  McLaren Renault 49 21 laps       1 Retirement  
  dnf 33 Netherlands Max Verstappen  Red Bull TAG 5 65 laps         Retirement  
  dnf 16 Monaco Charles Leclerc  Sauber Ferrari             Retirement

 

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