GP di Russia: non si esclude l'alternanza tra Sochi e Igora Drive
A partire dal 2023 il Gran Premio di Russia abbandonerà la location di Sochi per correre sul tracciato di Igora Drive. Il promoter dell'evento non ha escluso l'alternanza tra i due tracciati.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
La scorsa settimana è arrivato l’annuncio che il Gran Premio di Russia, a partire dal 2023, sarà disputato sul tracciato di Igora Drive abbandonando così la location di Sochi. Nonostante il cambio di tracciato, l’evento sarà gestito dal medesimo promoter, Rosgonki, che ha in mano un contratto con validità fino al 2025.
Il circuito di Sochi ha debuttato in campionato nel 2014 e stando alle dichiarazioni rilasciate a Motorsport.com da Alexey Titov, CEO di Rosgonki, non verrà smantellato.
“Il circuito cotinuerà ad esistere perché non è soltanto un patrimonio del motorsport, ma è anche parte dell’eredità olimpica della Federazione Russa”.
“Verrà sviluppato ulteriormente e le sue prospettive rimangono invariate. L’autodromo di Sochi manterrà la categoria di Grado 1 e potrà accogliere qualsiasi serie in futuro”.
“Da un punto di vista commerciale avremo mano libera perché tutte le restrizioni che in precedenza erano legate alla Formula 1 adesso vengono meno. Possiamo utilizzare in modo più flessibile un’area molto importante del tracciato con un layout differente. Questo ci rende felici perché ci consente di evolvere il circuito”.
Continuando a mantenere la licenza di Grado 1 è possibile che in futuro il Gran Premio di Russia possa essere disputato alternativamente sia ad Igora Drive che a Sochi.
Titov ha ammesso come allo stato attuale non ci sia alcuna discussione in merito, ma non ha escluso la possibilità.
“L’idea di alternare le gare non è stata messa da parte completamente. Non posso dire che ci sia una trattativa aperta al momento, ma il discorso non è stato nemmeno chiuso”.
“Siamo ancora concentrati sull'elaborazione di un piano dettagliato per la gara di San Pietroburgo. Questa è la priorità attuale, mentre il prossimo punto interrogativo è capire come l'evento si evolverà ulteriormente”.
"Il contratto scadrà nel 2025. Prima o poi, dovrebbero iniziare le discussioni per capire se lo estenderemo o meno. Naturalmente nel corso delle trattative sorgeranno anche discussioni sul tema delle condizioni, del format e così via, ma queste sono discussioni che riguardano il futuro”.
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