GP del Canada: la Ferrari torna in pole a Montreal con Vettel dopo 17 anni
Il tedesco batte il record della pista di Montreal e ottiene la partenza al palo della Rossa per la quarta volta nel 2018. Bottas secondo precede Verstappen e Hamilton. Raikkonen solo quinto.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Sebastian Vettel ha riportato la Ferrari in pole position nel GP del Canada dopo 17 anni: bisogna tornare indietro a Michael Schumacher e alla F2001 per trovare una Rossa davanti a tutti a Montreal. Il tedesco ha scolpito il nuovo record della pista con il tempo di 1'10"764 che disintegra di sette decimi il precedente primato che era di Lewis Hamilton. Seb ha mostrato il potenziale della SF71H conquistando la quarta partenza al palo del 2018, la quarta in Canada e la 54esima della carriera.
Vettel ha fatto un capolavoro rivelando che il motore 2 con la testa alleggerita ha fatto la sua parte per riportare la SF71H davanti a tutti: il quattro volte campione del mondo ha beneficiato del lavoro svolto dalla squadra del Cavallino dopo le prove libere di ieri piuttosto deludenti. Ancora una volta i ragazzi di Maranello hanno saputo raddrizzare una barca che non aveva iniziato al meglio il weekend nell'isola di Notre Dame.
Sebastian domani potrà schierarsi al via con le gomme Ultrasoft (come Raikkonen e i due piloti Mercedes) avendo la possibilità di costruire una strategia di gara più aperta rispetto alla temibile Red Bull di Max Verstappen. In prima fila accanto alla Rossa ci sarà la Mercedes che non ti aspetti: Valtteri Bottas è secondo staccato di appena 93 millesimi dalla Ferrari. Il finlandese ha dato il massimo della W09 adattandosi molto meglio di Lewis Hamilton alla velocissima pista di Montreal con le gomme Hypersoft, visto che la freccia d'argento non gradisce troppo la mescola più morbida. Nell'era ibrida è la prima volta che la Mercedes non conquista la pole. E qualcosa vorra pur dire...
Il leader del mondiale è solo quarto: The Hammer non ha mai trovato il passo giusto con la Mercedes e, forse, ha pagato il mancato arrivo del tanto atteso motore 2. La W09 nel giro secco non è parsa brillante e il quattro volte campione del mondo non è riuscito a chiudere un giro pulito. E così fra le due frecce d'argento si è infilata la Red Bull di Max Verstappen.
L'olandese con la RB14 ha pagato solo 173 millesimi dalla Rossa, segno che i tecnici della Renault hanno fatto un buon lavoro per permettere ai piloti di sfruttare per la prima volta il "bottone magico". Il ragazzino dopo le intemperanze dei GP precedenti è stato perfetto: sarà un protagnista della gara e i vertici del team di Milton Keynes dovranno valutare con freddezza se lasciare il V6 francese per la power unit Honda.
Verstappen sa che si giocherà la gara al via potendo scattare con le Hupersoft, ma dovrà assolutamente evitare delle impilate...
Kimi Raikkonen, come al solito, non sa raccogliere quanto ha seminato nelle prove: la Ferrari poteva puntare a una prima fila tutta Rossa, ma nel secondo run della Q3 il finlandese ha messo una ruota sull'erba alla Curva 2 e ha dovuto abortire il giro accontentandosi del quinto tempo. Un'altra occasione persa...
Daniel Ricciardo ha pagato due decimi dal compagno di squadra ed è solo sesto: la sensazione è che il vincitore di Monaco non abbia potuto usare il "pulsante magico" a causa della MGU-K salvata dopo i problemi accusati nel Principato. Non ha mai avuto il passo per andare come Max in tutto il weekend.
Fuori dai tre top team spunta la Renault di Nico Hulkenberg: il tedesco con 1'11"973 ha pagato 1"2 dalla pole, ma ha conquistato la leadership del gruppo di mezzo, mettendosi dietro un temibile Esteban Ocon con la Force India. Il francese si è tolto il gusto di lasciare Sergio Perez al decimo posto con un distacco di sei decimi. Un'eternità...
Fra le due VJM11 si è infilato Carlos Sainz: lo spagnolo ha rimediato un weekend che sembrava aver preso una brutta strada quando in mattinata ha sbattuto con il posteriore contro il muro. Sembrava niente e, invece, i tecnici di Enstone gli hanno dovuto sostituire il cambio. E' stato bravo perché ha saputo azzerare l'avvio negativo.
Resta fuori dalla top ten Kevin Magnussen con la Haas che si conferma il pilota più redditizio del team americano, mentre sorprende Brendon Hartley 12esimo con la Toro Rosso: il neozelandese è riuscito a sfruttare nel modo migliore il debutto del nuovo motore Honda. L'ex campione del mondo del WEC finalmente è parso a suo agio sulla STR14, gradendo la pista e i rischi della pista di Montreal.
Positiva la qualifica di Charles Leclerc 13esimo con la Sauber: il monegasco ha saputo tenere alle spalle le due McLaren con Fernando Alonso che si è tolto i gusto di precedere il compagno di squadra, Stoffel Vandoorne. Il distacco fra i due? Sei millesimi di secondo, vale a dire il nulla. La MCL33 si conferma l'ultima monoposto dotata del motore Renault, con un drag che il nuovo muso apparso in Spagna non ha affatto ridotto.
Non ha superato il taglio della Q1 Pierre Gasly con la Toro Rosso che ha dovuto fare ritorno al motore Honda meno evoluto perché quello nuovo (la terza power unit già omologata) ha mostrato un problema e glielo hanno dovuto cambiare. Il transalpino è riuscito a stare davanti solo alle due Williams: Lance Stroll si è tolto l gusto di stare davanti a Sergey Sirotkin.
Marcus Ericsson è solo 19esimo, penultimo: lo svedese ha toccato il muretto con il lato destro della sua Sauber ed è stato abile a evitare la Red Bull di Daniel Ricciardo che era in un giro di rallentamento in mezzo al tracciato. Marcus poi non è più riuscito a rientrare in pista e ha pagato pesantemente l'errore commesso.
Non è nemmeno entrato in pista Romain Grosjean: il francese non appena è uscito dal garage della Haas è stato costretto a parcheggiare in pit lane la sua VF-18 avvolta da una fumata molto indicativa dallo scarico della power unit Ferrari. Si è rotto il propulsore dopo la messa in moto: si tratta della seconda power unit del Cavallino che era stata montata in occasione del GP di Monaco e che quindi stava iniziando il secondo weekend di gara dei sette previsti. Un bell'allarme per i tecnici di Maranello...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Tempo | Gap | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 1'10.764 | 221.858 | |
2 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 1'10.857 | 0.093 | 221.567 |
3 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 1'10.937 | 0.173 | 221.317 |
4 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 1'10.996 | 0.232 | 221.133 |
5 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 1'11.095 | 0.331 | 220.825 |
6 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 1'11.116 | 0.352 | 220.760 |
7 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 1'11.973 | 1.209 | 218.131 |
8 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 1'12.084 | 1.320 | 217.795 |
9 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 1'12.168 | 1.404 | 217.542 |
10 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 1'12.671 | 1.907 | 216.036 |
11 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 1'12.606 | 1.842 | 216.230 |
12 | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Honda | 1'12.635 | 1.871 | 216.143 |
13 | 16 | Charles Leclerc | Sauber | Ferrari | 1'12.661 | 1.897 | 216.066 |
14 | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Renault | 1'12.856 | 2.092 | 215.488 |
15 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Renault | 1'12.865 | 2.101 | 215.461 |
16 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Honda | 1'13.047 | 2.283 | 214.924 |
17 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 1'13.590 | 2.826 | 213.338 |
18 | 35 | Sergey Sirotkin | Williams | Mercedes | 1'13.643 | 2.879 | 213.185 |
19 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 1'14.593 | 3.829 | 210.470 |
20 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari |
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