GP d'Austria: Bottas parte a razzo e vince su Vettel con Hamilton quarto
Arrivo quasi in volata per Bottas con la Mercedes alle prese con un problema ad una gomma e la Ferrari di Vettel staccata di appena sei decimi. Ancora podio per Ricciardo con la Red Bull, mentre Hamilton si deve accontentare del quarto posto.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Valtteri Bottas il GP d'Austria lo ha vinto alla partenza: il finlandese è scattato al via con un tempo di reazione di appena 0"2 dallo spegnimento dei semafori, tanto che ai commissari sportivi è addirittura venuto il dubbio che avesse anticipato lo scatto. Nulla di irregolare, ma anzi un avvio prodigioso che ha sorpreso Sebastian Vettel che non ha potuto fare altro che accodarsi alla Mercedes alla prima curva.
La gara del Red Bull Ring, di fatto, è finita lì, perché come a Sochi il finlandese ha saputo condurre una corsa sempre al comando dalla pole position, cogliendo la sua seconda affermazione in carriera con la W08 anche se nel finale Sebastian Vettel si è fatto minaccioso perché sulla Mercedes si è registrato un fastidioso blister alla gomma posteriore sinistra che ha permesso alla Ferrari di arrivare a 0"6.
E i gorgoglii di festaggiamento via radio di Valtteri hanno testimoniato che non si è trattato affatto di una passeggiata, ma di una gara tiratissima sul filo dei ventesimi di secondo, nella quale i primi due non hanno commesso alcun errore. Valtteri si è lamentato di Perez che gli ha chiuso la porta in faccia durante il doppiaggio, ma quello è stato l'unico contrattempo di una corsa che il finlandese può incorniciare.
La Mercedes a Spielberg colleziona la quarta affermazione dell'era ibrida confermando che questo tracciato si addice alle caratteristiche della fraccia d'argento. Con questa vittoria Valtteri si è virtualmente guadagnato il rinnovo per un anno del contratto che verrà ufficializzato nei prossimi giorni: il finlandese di Brackley è determinante nella strategia della squadra, quanto è nullo Kimi Raikkonen sul fronte del Cavallino.
Sebastian Vettel si prende un secondo posto che gli permette di aumentare il vantaggio nella classifica per il mondiale su Lewis Hamilton che sale a 20 punti (171 del tedesco contro i 151 di Hamilton). La Ferrari, quindi, può proseguire il suo sogno iridato perché ha pagato 42 millesimi in qualifica e 6 decimi alla fine della gara, segno che la SF70H è una vettura molto competitiva che lotterà fino alla fine.
Quando a Sebastian il muretto del Cavallino ha segnalato il problema alla gomma di Bottas, il tedesco ha prodotto un attacco entusiasmante: chissà se sarebbe bastato ancora un giro per cambiare l'ordine di arrivo, anche se momento Bottas sarebbe stato da superare. Vettel per la prima volta nella sua carriera conquista un podio sulla pista di Spielberg.
Ancora a podio Daniel Ricciardo (è il quinto di fila) che allunga la sua collana positiva (in piena antitesi con quella negativa di Max Verstappen costretto subito al ritiro): grande festa per il team Red Bull che giocava in casa. L'australiano ha ottenuto il massimo dal potenziale della RB13, riuscendo a contenere il ritorno a suon di giri più veloci di Lewis Hamilton.
L'inglese, partito ottavo per la sostituzione del cambio, è rimasto giù dal podio: la strategia che la Mercedes ha adottato con Lewis non ha funzionato. Partito con le Supersoft (che aveva utilizzato in Q2) Lewis è stato il primo dei piloti top a fare il pit stop, mentre avrebbe dovuto allungare il suo stint: Hamilton non ha avuto una macchina bilanciata e ha dovuto fare i conti con il surriscaldamento dei freni e il degrado delle gomme. Il quarto posto, alla fine, è il giusto risultato di un weekend che non è mai filato liscio per il britannico.
Kimi Raikkonen è stato ininfluente: il finlandese del Cavallino deve aver avuto dei problemi con la power unit perché dal muretto lo hanno invitato più di una volta a cambiare i settaggi del motore che, evidentemente non funzionava a dovere, ma Kimi ha pagato venti secondi dal compagno di squadra, segno che non è in grado di metterci del suo. Non sarà un caso che il presidente Marchionne lo abbia messo in stand-by sul rinnovo del contratto...
L'ultimo pilota a pieni giri è stato Romain Grosjean con la Haas: il francese in una gara senza grandi problemi ha dimostrato che la "ferrarina" è in grado di dare belle soddisfazioni al team americano che ha potuto beneficiare di un motore Ferrari numero 3 con un significativo aumento di potenza!
Positiva la gara delle Force India con il solito Sergio Pewrez davanti al rookie Esteban Ocon, buoni settimo e ottavo, mentre eccellente è stata la prestazione di Felipe Massa e Lance Stroll risaliti a punti con la Williams dalla penultima fila. Il canadese prosegue il suo filotto di tre gare in zona punti, segno che il momento peggiore è passato.
Jolyon Palmer è rimasto fuori dai punti con la Renault: l'inglese ha preceduto Stoffel Vandoorne che si è visto appioppare un drive through per non aver rispettato le bandiere blu agitate nel doppiaggio di Kimi Raikkonen.
Kevin Magnussen è stato costretto al ritiro dopo 30 giri per un problema all'impianto idrualico della sua Haas: il danese è stato invitato a tornare ai box perché poi ha perso il controllo del cambio. Gara da dimenticare anche per le Toro Rosso: Carlos Sainz ha chiuso la sua corsa al 45esimo giro, mettendo fine ad un weekend ricco di problemi che è stato illuminato solo da un eccellente giro da qualifica. Lo spagnolo, dopo una pessima partenza, non ha mai trovato un buon passo per entrare nei primi dieci.
Non hanno concluso il primo giro Max Verstappen e Fernando Alonso (scattato molto bene): entrambi sono stati vittime di Daniil Kvyat che, dopo un'ottima partenza, ha centrato in staccata la McLaren che inevitabilmente è finita addosso alla Red Bull dell'olandese: il giovane di Milton Keynes colleziona il quinto ritiro nelle ultime sette gare, ma questa volta è stato del tutto incolpevole. Giusto il drive through per il pilota russo che gli è stato comminato dal collegio dei commissari sportivi: Daniil è piombato in fondo alla classifica e lì è rimasto.
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 71 | 1:21'48.527 | 224.757 | 1 | 25 | ||||
2 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 71 | 1:21'49.185 | 0.658 | 0.658 | 1 | 18 | |||
3 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 71 | 1:21'54.539 | 6.012 | 5.354 | 1 | 15 | |||
4 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 71 | 1:21'55.957 | 7.430 | 1.418 | 1 | 12 | |||
5 | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 71 | 1:22'08.897 | 20.370 | 12.940 | 1 | 10 | |||
6 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 71 | 1:23'01.687 | 1'13.160 | 52.790 | 1 | 8 | |||
7 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 70 | 1 lap | 1 giro | 1 giro | 1 | 6 | |||
8 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | 4 | |||
9 | 19 | Felipe Massa | Williams | Mercedes | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | 2 | |||
10 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | 1 | |||
11 | 30 | Jolyon Palmer | Renault | Renault | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
12 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Honda | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 2 | ||||
13 | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
14 | 94 | Pascal Wehrlein | Sauber | Ferrari | 70 | 1 lap | 1 giro | 0.000 | 1 | ||||
15 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 69 | 2 laps | 2 giri | 1 giro | 1 | ||||
16 | 26 | Daniil Kvyat | Toro Rosso | Renault | 68 | 3 laps | 3 giri | 1 giro | 3 | ||||
dnf | 55 | Carlos Sainz Jr. | Toro Rosso | Renault | 44 | 2 | Ritirato | ||||||
dnf | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 29 | 1 | Ritirato | ||||||
dnf | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Honda | 1 | 1 | Ritirato | ||||||
dnf | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 0 | Ritirato |
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