GP Belgio: Vettel torna a far sognare la Ferrari, Hamilton si è dovuto arrendere
Vettel riduce a 17 punti il margine da Lewis prima di Monza con il 52esimo successo in carriera, il quinto di questa stagione. Pesante la sconfitta della Mercedes, mentre Verstappen terzo con la Red Bull, precede Bottas quarto dopo una bella rimonta.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Se non piove Sebastian Vettel non ha timori nel tenere a bada con la Ferrari la Mercedes di Lewis Hamilton. Il tedesco si è aggiudicato il GP del Belgio riducendo di sette punti il distacco dall'inglese leader del mondiale che ora ha 17 lunghezze di vantaggio prima di andare a Monza per il GP d'Italia. Sebastian ha attaccato Lewis nel primo giro lungo il rettilineo del Kemmel sfruttando la scia (ma non il DRS) per dimostrare alla Stella che la SF71H è la macchina migliore dotata anche del motore più potente.
Se a Maranello volevano una prova d'orgoglio dopo aver lasciato troppi punti per strada per la pioggia provvidenziale che ha permesso ad Hamilton di conquistare in Germania e Ungheria delle vittorie che non erano programmate. Sebastian Vettel è stato perfetto, confermando una volta di più che quando può andare al comando diventa quasi impossibile andare a riprenderlo.
Sebastian centra la 52esima vittoria della carriera e scavalca Alain Prost, e con il terzo successo a Spa, pareggia il conto stagionale di cinque con Lewis Hamilton, a riprova dell'incredibile equilibrio che contraddistingue questo bellissimo e combattuto mondiale.
L'unico timore il tedesco lo ha patito alla ripartenza dalla safety car che si è resa necessaria subito dopo il via per uno spaventoso botto nelle retrovie: Nico Hulkenberg sbaglia completamente la frenata con la sua Renault alla Source e tampona la McLaren di Fernando Alonso che decolla di traverso sulla Sauber di Charles Leclerc.
Grazie all'Halo i piloti sono incolumi ma le monoposto sono demolite. Anche Daniel Ricciardo ci ha rimesso l'ala posteriore nel volo della MCL33 dello spagnolo: l'australiano senza carico poi colpisce la posteriore destra di Kimi Raikkonen che deve fare un giro lento sul cerchio per entrare in pit lane. I brandelli di gomma hanno danneggiato anche il fondo della Rossa e dopo due soste ai box il finlandese è stato costretto al ritiro. Pure Valtteri Bottas alla prima curva tampona la Wllliams che lo precede e ci rimette l'ala anteriore, dovendo fermarsi ai box per sostituire muso e gomme.
Alla ripartenza un baldanzoso Hamilton ha cercato di attaccare la Ferrari, ma Seb non si è fatto sorprendere e per la Rossa è iniziata una cavalcata vincente che il campione del mondo in carica non è riuscito più a contenere con una W09 che ha accusato del blistering nel primo run con le Supersoft e poi ha dovuto rallentare nel finale cambiando in continuazione le mappature del motore perché aveva perso un secondo al giro di passo. Cosa ha avuto la Mercedes? L'inglese alle prese con consumi anomali anche con il motore 3 in versione Phase 2.2 si è dovuto inchinare alla superiorità della Rossa che, finalmente, ha mostrato tutto il suo potenziale tanto in velocità pura che in trazione.
Peccato per Kimi Raikkonen che non ha potuto partecipare alla festa del Cavallino per un ritiro causato da Daniel Ricciardo: Iceman avrebbe potuto portare dei punti preziosi nella lotta per il mondiale Costruttori, dove, invece, la Mercedes è riuscita ad allungare a 15 punti sulla Ferrari grazie all'ottimo quarto posto di Valtteri Bottas rinvenuto con razionbalità dalla 17esima posizione del via.
Hamilton, al settimo podio a Spa, si è dovuto inchinare alla superiorità tecnica della SF71H: "Seb mi ha superato sul rettilineo come se fossi fermo. Hanno trovato qualche trucco e dovremo lavorare molto per cercare di riprenderli, ma non sarà facile".
Il podio è stato completato da Max Verstappen, l'idolo di Spa che ha mosso una folla oceanca arancione nei boschi delle Ardenne. L'olandese ha fatto una gara impeccabile con la Red Bull, trafiggendo le due Force India, velocissime sul dritto, con una certa facilità, rivalutando la RB14 piuttosto deludente in qualifica. Daniel Ricciardo non è mai stato in partita: coinvolto nel crash al via, ha perso due giri prima di fermarsi su ordine del muretto mentre era ultimo degli ultimi. Il rapporto con Milton Keynes si è rotto e si vede...
La Force India porta a casa un quinto e sesto posto con Sergio Perez e Esteban Ocon: la squadra di Silverstone non poteva sperare di fare meglio dopo aver messo le due VJM11 in seconda fila a seguito di una qualifica pazza per la pioggia. Il team passato nelle mani di Lawrence Stroll ha raccolto i suoi primi 18 punti mondiali essendo un nuovo concorrente che nulla ha più a che fare con Mallya.
Eccellente la gara anche per la Haas che riduce a soli 6 punti il distacco dalla Renault per il quarto posto nel Costruttori. visto che la Casa francese è rimasta a bocca asciutta. Romain Grosjean, settimo, ha preceduto il compagno Kevin Magnussen e l'ultimo pilota pieni giri, Pierre Gasly con la Toro Rosso a motore Honda.
La top ten è stata completata da Marcus Ericsson con la Sauber: lo svedese ha conquistato un prezioso punticino (il team svizzero è ottavo nel mondiale). E' lecito domandarsi dove sarebbe potuto arrivare Charles Leclerc dopo il problema ai freni che lo ha rallentato nelle qualifiche. Il monegasco può ringraziare l'Halo per essere uscito incolume dal crash al via, quando le ruote di Alonso hanno toccato la protezione della testa della monoposto elvetica. La FIA ha fatto bene a imporre una soluzione che aveva suscitato molte critiche.
Nico Hulkenberg ha innescato la carambola alla Source: il tedesco ha commesso un errore molto grave che non è stato sanzionato. Per qualcosa di simile Romain Grosjean si era visto squalificare per un GP quando nel 2012 con la Lotus era volato sulla Ferrari di Alonso.
Fuori dai punti Carlos Sainz, 11esimo con la Renault dopo essere partito 19esimo per la sostituzione del motore. Lo spagnolo si è tenuto dietro le due Williams di Sirotkin e Stroll che potrebbe aver disputato l'ultimo GP con la squadra di Grove. E' possibile che vada alla Force India al posto di Ocon, se il francese troverà posto alla McLaren sulla MCL33 di Stoffel Vandoorne. Il belga, ormai, è trattato come uno zombie nella squadra di Zak Brown. Non merita un'uscita così mesta, ma magari vedremo Robert Kubica sulla FW41. E questa sarebbe una gran bella notizia...
Cla | # | Pilota | Chassis | Motore | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Pits | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Sebastian Vettel | Ferrari | Ferrari | 44 | 2 | 25 | ||||||
2 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | Mercedes | 44 | 11.061 | 2 | 18 | |||||
3 | 33 | Max Verstappen | Red Bull | TAG | 44 | 31.372 | 2 | 15 | |||||
4 | 77 | Valtteri Bottas | Mercedes | Mercedes | 44 | 1'03.605 | 3 | 12 | |||||
5 | 11 | Sergio Perez | Force India | Mercedes | 44 | 1'11.023 | 2 | 10 | |||||
6 | 31 | Esteban Ocon | Force India | Mercedes | 44 | 1'19.520 | 2 | 8 | |||||
7 | 8 | Romain Grosjean | Haas | Ferrari | 44 | 1'25.953 | 2 | 6 | |||||
8 | 20 | Kevin Magnussen | Haas | Ferrari | 44 | 1'27.639 | 2 | 4 | |||||
9 | 10 | Pierre Gasly | Toro Rosso | Honda | 44 | 1'45.892 | 2 | 2 | |||||
10 | 9 | Marcus Ericsson | Sauber | Ferrari | 43 | 1 lap | 2 | 1 | |||||
11 | 55 | Carlos Sainz Jr. | Renault | Renault | 43 | 1 lap | 2 | ||||||
12 | 35 | Sergey Sirotkin | Williams | Mercedes | 43 | 1 lap | 2 | ||||||
13 | 18 | Lance Stroll | Williams | Mercedes | 43 | 1 lap | 2 | ||||||
14 | 28 | Brendon Hartley | Toro Rosso | Honda | 43 | 1 lap | 2 | ||||||
15 | 2 | Stoffel Vandoorne | McLaren | Renault | 43 | 1 lap | 3 | ||||||
16 | dnf | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull | TAG | 28 | 2 | Retirement | |||||
17 | dnf | 7 | Kimi Raikkonen | Ferrari | Ferrari | 8 | 3 | Retirement | |||||
18 | dnf | 16 | Charles Leclerc | Sauber | Ferrari | Retirement | |||||||
19 | dnf | 14 | Fernando Alonso | McLaren | Renault | Retirement | |||||||
20 | dnf | 27 | Nico Hulkenberg | Renault | Renault | Retirement |
Giri in testa
Giri in testa | Pilota |
---|---|
1 - 44 | Sebastian Vettel |
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