Giovinazzi: "Raikkonen era il mio idolo e adesso ce l'ho come compagno di squadra"
Il pilota pugliese che festeggia oggi i 25 anni è molto carico per l'opportunità di correre una stagione conpleta con la Sauber: "Avere Kimi al fianco, un pilota che è stato campione del mondo, sarà una grande risorsa: sono sicuro che non mi negherà il suo aiuto".
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Due anni di digiuno sportivo, trascorsi spesso da spettatore ai margini del banchetto dei grandi, hanno caricato al massimo Antonio Giovinazzi.
Ora che si è accaparrato un posto al tavolo del ‘G20’, la voglia di essere in pista è alta come non mai, un countdown che porta ai primi test pre-campionato ma soprattutto al semaforo verde di Melbourne. Giovinazzi, che proprio oggi compie 25 anni, si sta godendo il momento.
Ad attenderlo c’è una Sauber che non parte certo con le premesse di dodici mesi fa, un compagno di squadra inedito come Kimi Raikkonen e la certezza di avere la tavola apparecchiata con tutto ciò che serve per iniziare al meglio.
“Sono certo che arriverò a Melbourne con un’abbondante dose di emozioni – ha commentato Giovinazzi ai Caschi d’Oro di Autosprint – è un sogno che si concretizza, una grande opportunità. Credo anche che il mio arrivo ad un ruolo da titolare in Formula 1 sia una notizia positiva per tutta la scuola piloti italiana, che dopo diversi anni di assenza tornerà ad avere un suo rappresentante al via dei Gran Premi, tra l’altro con un brand italiano come Alfa Romeo".
"Melbourne sarà un traguardo ed una partenza, perché poi starà a me dimostrare di essere all’altezza della chance che mi hanno concesso, e dovrò crescere in fretta gara dopo gara. Tutte i Gran Premi ovviamente saranno importanti, ma avvererò un altro dei sogni che avevo da bambino quando arriverò a Monza per il Gran Premio d’Italia”.
Per Giovinazzi ci sarà molto da scoprire, e tra le tante novità che lo attendono spicca anche il rapporto con Raikkonen, un pilota che è stato un idolo per Antonio:
“Ricordo bene quando vinse il titolo Mondiale con la Ferrari, ero un ragazzino, e mai avrei immaginato che un giorno avrei diviso il box proprio con lui! Me lo hanno descritto come un tipo taciturno, ed in effetti prima dei test di Abu Dhabi non avevo mai avuto l’opportunità di approcciarlo. Ma nei due giorni di Yas Marina ho scoperto una persona diversa, abbiamo parlato di più in quel test che nei due anni precedenti!"
"Ho trovato Kimi molto carico, è un campione del Mondo che quest’anno ha dimostrato di essere ancora un vincente. Credo che avere un pilota della sua caratura al mio fianco rappresenti per me una grande opportunità di crescita, e sono certo che non mi negherà il suo aiuto”.
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