Giovinazzi: "Non è facile saltare da una monoposto all'altra"
Il terzo pilota della Ferrari che ha iniziato la stagione con la Sauber ha guidato a Silverstone la Haas per la prima volta nella FP1: "Non ho cercato tempi con le soft - ammette Antonio - ho comopletato lo stesso piano di lavorio di Grosjean.
Antonio Giovinazzi, Haas F1 Team VF-17
LAT Images
Dopo tre mesi trascorsi per lo più al simulatore della Ferrari, Antonio Giovinazzi è tornato nel mondo reale. Come da programma il terzo pilota del Cavallino è sceso in pista stamane a Silverstone con il team Haas, per il primo dei sette venerdì che lo vedranno al volante della monoposto della squadra statunitense nella sessione FP1.
Il debutto sulla VF-17 si è concluso in modo ottimo, con 24 giri all’attivo con un miglior giro a quattro decimi di distanza dal compagno Grosjean. Non era un’impresa semplice quella di Giovinazzi, chiamato a percorrere i primi chilometri con una monoposto mai guidata in precedenza su una pista molto temuta.
“Non provavo una Formula 1 dai test disputati in Bahrain con la Ferrari – ha spiegato Antonio – sapevo che le prove di oggi non sarebbero state proprio semplici, visto che con questa generazione di vetture, qui a Silverstone era atteso un grande incremento di performance. Sono sceso in pista con un approccio prudente, visto che il mio obiettivo era quello di familiarizzare il più possibile con questa monoposto, ed essere alla fine a quattro decimi dal tempo di Grosjean mi soddisfa”.
Giovinazzi ha ottenuto il suo miglior tempo con gomma soft usata, dopo un problema di programmazione della power unit che aveva vanificato il suo run con pneumatici nuovi...
“Ma l’obiettivo di queste prove non era quello di simulare la qualifica – ha chiarito – ho davanti molte prove da disputare, e magari dalla prossima tappa a Budapest spingerò di più. Certo che girare qui a Silverstone con queste Formula 1 è pazzesco, avevo i riferimenti di Formula 3 e GP2, ma la velocità con cui ho girato oggi è davvero un’altra cosa”.
Antonio è l’unico pilota del Circus ad aver guidato ben tre monoposto al via in questo Mondiale, ovvero Sauber, Ferrari e ora Haas:
“Saltare da una vettura all’altra non è facile, sono tutte Formula 1 ma molto diverse tra loro. Ho cercato di sfruttare ogni metro per trovare un buon feeling con la Haas, e alla fine nel team sono stati soddisfatti, ed è questo che conta. Avevo lo stesso programma di lavoro di Grosjean, e sono contento di averlo portato a termine senza errori”.
Giovinazzi non dovrà attendere molto prima di tornare in pista con la Haas, visto che presente sempre a Silverstone martedì e mercoledì prossimi per i test programmati dalla Pirelli. Dopo tanti mesi “virtuali” per Antonio un possibilità importante per accumulare chilometri.
“Il simulatore mi ha aiutato molto – ha concluso - comunque tanti aspetti sono molto simili ed aiuta a rimanere in forma, quindi è un ottimo strumento. Ma ovviamente… essere in pista è un'altra cosa!”
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