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Giovinazzi: "Col mio giro ho voluto ringraziare il team"

Il pilota dell'Alfa Romeo è stato la sorpresa di giornata con il 7° tempo e con un ultimo giro capolavoro ha voluto ringraziare il grande lavoro svolto dai meccanici per risolvere il problema all'anteriore destra che ha rischiato di tagliarlo fuori dal Q3.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41

Zak Mauger / Motorsport Images

Tra il circuito di Zandvoort ed Antonio Giovinazzi esiste un rapporto speciale. Il pilota di Martina Franca nel 2015 è stato il primo italiano a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Masters di Formula 3 ed oggi, in occasione della sessione di qualifiche, ha compiuto un piccolo capolavoro.

Giovinazzi è riuscito ad accedere in Q3 e firmare il settimo tempo mettendosi alle spalle le Alpine di Ocon ed Alonso e la McLaren di Daniel Ricciardo, ma ha vissuto momenti di alta tensione nei minuti finali della Q2.

Quando è tornato nel box i meccanici del team non sono riusciti a svitare il dado dell’anteriore destra e subito sono tornate in mente le immagini di quanto accaduto a Valtteri Bottas a Monaco.

Fortunatamente per Antonio la sessione è stata interrotta in anticipo quando Nicholas Latifi è andato a schiantarsi contro le barriere di protezione e questo ha consentito al pilota dell’Alfa Romeo di accedere all’ultimo turno.

Una volta svitato il dado, Giovinazzi è tornato in pista ed ha mostrato al mondo il suo grande potenziale fermando il cronometro sul tempo di 1’09’’590 migliorando di ben mezzo secondo il riferimento ottenuto nel Q2.

“Già da ieri siamo riusciti a dimostrare il nostro potenziale così come accaduto a Monaco quando sin dal venerdì siamo stati stabilmente in top 10”. Ha esordito così un Antonio visibilmente soddisfatto ed indicato dagli addetti ai lavori come pilota simbolo di questo sabato.

Giovinazzi ha poi parlato del problema all’anteriore destra che ha rischiato di vanificare il gran lavoro svolto sin dalla giornata di ieri.

“Devo ringraziare il team per il lavoro che ha compiuto durante la Q2. Abbiamo avuto un problema con un dado nell’anteriore destra e non riuscivamo a svitare la ruota. Siamo stati fortunati con l’interruzione con bandiera rossa, ma i ragazzi non hanno mai mollato e siamo riusciti ad entrare in Q3. Il mio ultimo giro è stato il mio modo per ringraziare il team per quanto ha fatto”.

In quelle fasi concitate, mentre i meccanici provavano di tutto per svitare il dado, Antonio è rimasto calmo all’interno dell’abitacolo ed ha ammesso di aver ripassato mentalmente le traiettorie da affrontare per brillare nel Q3.

“Ho visto che tutti i ragazzi stavano dando il massimo. Il mio preparatore mi ha detto di stare tranquillo e rimanere concentrato ed è quello che ho fatto. Ho visualizzato il giro e sono riuscito ad ottenere il settimo tempo”.

 

La gara di domani consentirà a Giovinazzi di poter andare a punti? La domanda è lecita ed il pilota di Martina Franca spera di poter disputare una corsa lineare e che il team lo aiuti senza ricorrere a strategie fantasiose…

“Il primo giro sarà una incognita per tutti. Il passo gara non era male ieri, ma siamo consapevoli che qui è complicato sorpassare. Dobbiamo concentrarci sulla partenza ed avere una strategia in linea con quella degli altri. Chiudere nella stessa posizione di partenza andrebbe benissimo”.

Antonio ha poi dato un proprio parere sul tracciato di Zandvoort sottolineando quanto la concentrazione in gara sarà fondamentale.

“Questo tracciato è davvero impegnativo, un piccolo errore può costare tantissimo. Le barriere sono davvero vicine. Siamo riusciti ad eguagliare il nostro miglior risultato in qualifica ed è stato merito del lavoro di squadra. La macchina si è comportata bene sin da ieri e quando hai fiducia nella vettura su una pista come questa è un grande vantaggio”.

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