Giallo Alonso: si è ritirato, ma non c'erano problemi al motore Honda
Fernando, dopo un'ottima partenza, è stato passato da un pilota dopo l'altro a causa di una McLaren troppo lenta sul dritto. Dopo 25 giri si è fermato ai box, ma secondo Hasegawa la telemetria non ha palesato anomalie sulla power unit.
Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Dopo la buona sesta posizione conquistata nel Gran Premio d’Ungheria Fernando Alonso e la McLaren-Honda sul circuito di Spa-Francorchamps sono ritornati a vivere un incubo a loro familiare.
Il pilota spagnolo ha fatto una gran partenza, ma è tornato ai box dopo 25 soffertissimi giri, nei quali la mancanza di velocità massima della sua MCL32 è stata imbarazzante. Un copione non inedito, ma che continua a stupire negativamente, considerando gli sforzi profusi dalla Honda nello sviluppo della power unit.
"In generale, è stato un fine settimana con degli spunti positivi – ha commentato Fernando Alonso dopo la gara di Spa - abbiamo utilizzato al meglio un buon gioco di squadra in qualifica, ed abbiamo avuto un ottimo avvio di gara".
"I primi giri per me sono stati anche divertenti, poi ho provato a difendere la posizione (Alonso è transitato settimo al primo giro) ma sui rettilinei gli avversari mi passavano anche senza utilizzare il DRS! Non è facile così, non c’è alcuna possibilità di avere la meglio nei ruota-a-ruota, e non è stato possibile puntare alla zona punti. Nel mio caso è poi sopraggiunto un problema al motore che ha messo fine anticipatamente alla gara”.
Questa la versione di Alonso, ma dopo la gara si è sparsa la voce che lo stop dello spagnolo non sia stato realmente motivato da problemi tecnici, quanto da una decisione personale di Fernando, ormai frustrato dal vedersi sfilare dagli avversari (tutti, senza alcuna esclusione) come se fosse di una categoria minore.
Un’ipotesi ovviamente non confermata né dallo spagnolo, né dalla squadra, ma il responsabile della Honda, Yusuke Hasegawa, qualcosa ha ammesso:
“Dopo una partenza brillante Fernando ci ha informato via-radio di avere un problema alla monoposto, ed anche se i dati non confermavano la presenza di anomalie abbiamo deciso di fermare la vettura a titolo precauzionale”.
Le speculazioni non sono certo nuove in Formula 1, ma i team-radio di Alonso hanno confermato una gara al limite della sopportazione per lo spagnolo.
Il primo è stato un chiaro “imbarazzante, molto imbarazzante”, poi quando il suo ingegnere gli ha comunicato i distacchi da Palmer e Grosjean è arrivata una risposta molto indicativa:
“Non mi interessa sapere i gap, (questa gara) è soltanto un test. Non mi parlate più per il resto della corsa”.
Infine dal team è arrivata la comunicazione che Vandoorne era entrato ai box per il cambio gomme, commentata da Fernando con un chiaro…
“Perché? Era l’unica fottuta macchina che avrei potuto superare in questa gara”.
In questo contesto il “no power, no power” finale potrebbe anche essere stato il segnale di resa da parte di un pilota che semplicemente non ce la faceva più a recitare il ruolo di spettatore non pagante (anzi molto pagato!). Difficile, in queste condizioni, immaginare che il binomio Alonso-McLaren possa proseguire insieme anche nel 2018.
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